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29 Aprile 2022

Bonus edilizi, gli architetti scrivono al Premier Draghi: «Serve una via di uscita»

L’iniziativa promossa dall’OAR coinvolge 44 Ordini degli Architetti in rappresentanza di circa 80mila professionisti. Oggi la pagina sul Corriere della Sera

di Redazione OAR

Un confronto per individuare una nuova formula per incentivare la fiscalità d’impresa e favorire il rilancio dell’edilizia. È la richiesta lanciata dagli architetti italiani – per sbloccare il rebus dei bonus edilizi – attraverso una lettera inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri, Mario Draghi. L’iniziativa, promossa dall’Ordine degli Architetti di Roma, supportata dalla Federazione degli Ordini degli Architetti del Lazio e a cui hanno aderito gli Ordini di 44 province italiane, in rappresentanza di oltre 80mila iscritti, punta a tutelare la cittadinanza la collettività e, in particolare, i professionisti, che scontano gli effetti degli strumenti messi in campo dal Governo che «sulla carta avrebbero dovuto semplificare gli iter per superbonus e bonus edilizi» ma che, al contrario, «sono risultati assolutamente fallimentari», si legge nella lettera aperta emblematicamente titolata con «Bonus edilizi. Serve una via di uscita».

Nella missiva – pubblicata oggi sulle pagine del Corriere della Sera (si veda la foto qui sotto) – gli architetti descrivono la situazione di stallo generata dall’incertezza normativa che ha generato blocchi e rallentamenti nell’esecuzione delle opere. «Di fronte a una norma scritta male – scrivono gli architetti – ci si domanda se l’Esecutivo e gli uffici che intervengono nel processo legislativo conoscano i tempi di progettazione e realizzazione di un intervento edilizio. La realtà parla di professionisti che si ritrovano oggi con lavori fatti o quasi conclusi, senza alcuna possibilità di cessione del credito o sconto in fattura, con l’unica prospettiva di un aumento di contenziosi e azioni legali».

Qui la lettera aperta pubblicata sul Corriere della Sera

La lettera al Premier Draghi si conclude con un appello al Governo – «Cambiare strada e trovare una nuova formula per incentivare la fiscalità d’impresa e il rilancio dell’edilizia, settore ormai bloccato da decenni» – e con la conferma della disponibilità dei professionisti al dialogo, «per tracciare una strada nuova che non preveda insidie ad ogni passo».

La lettera aperta è stata firmata dagli Ordini degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori delle province di Arezzo, Asti, Bologna, Bolzano, Campobasso, Caserta, Chieti, Cremona, Fermo, Firenze, Forlì-Cesena, Frosinone, Genova, Gorizia, Grosseto, L’Aquila, Latina, Livorno, Lucca, Macerata, Massa Carrara, Milano, Palermo, Parma, Perugia, Pescara, Pisa, Pistoia, Pordenone, Prato, Ravenna, Rieti, Rimini, Roma, Salerno, Siena, Teramo, Torino, Trento, Trieste, Udine, Varese, Vercelli, Viterbo.

(FN)

di Francesco Nariello

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