50 ANNI DI PROFESSIONE

Galdieri Eugenio
Galdieri Eugenio

Nasce a Napoli il 29.10.1925 e si laurea in Architettura presso l’Università degli Studi di Roma, la Sapienza, il 23.11.1950 e si iscrive all’ Albo degli Architetti di Roma.

I primi anni di attività professionale lo vedono impegnato nella progettazione e in molti casi nella realizzazione di diversi interventi prevalentemente legati al tema della residenza, ville, edifici di civile abitazione, con alcune interessanti eccezioni rappresentate da allestimenti di mostre e dalla progettazione del Metro Drive-in Cinema a Casal Palocco, struttura originalissima e innovativa per l’Italia di quel periodo e ancora oggi funzionante.

A partire dagli anni ’60 si dedica quasi totalmente ai problemi della conservazione di monumenti – in particolare nei Paesi orientali – e agli studi sull’architettura islamica.

Dal 1962 al 1978, in qualità di Direttore tecnico e Consulente di due Imprese specializzate, progetta e dirige una sessantina di opere di restauro archeologico e monumentale per conto delle Soprintendenze archeologiche di Roma e del Lazio: tra l’altro, la Basilica Emilia al Foro Romano, alcuni acquedotti ecc.
A partire dal 1966 la sua preminente attività si sposterà nel campo della conservazione dei monumenti, quando nello stesso anno viene chiamato, su indicazione del prof.De Angelis d’Ossat, a progettare e dirigere i restauri condotti in Iran dall’Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (lsMEO).

A partire dal 1970 e sino al 1979 soprintende, come responsabile scientifico, all’intero programma di studi e interventi di conservazione e restauro, condotto dal medesimo Istituto in Iran, Oman e Afghanistan.
Tra il 1975 e il 1980 progetta e dirige opere di consolidamento e restauro del palazzo Farnese di Gradoli (VT); ha progettato e sta dirigendo le opere di consolidamento e restauro del palazzo Famese di Làtera (VT), opere finanziate dalla Regione Lazio.
Tra il 1985 e il 1995 ha diretto, per conto dell’lsMEO, la missione italiana di restauro nella Valle di Kathmandu (Nepal).

Tra il 1990 e il 1993 ha esercitato la Direzione lavori, per conto del Ministero degli Affari Esteri, sulle opere di intervento urbano e di restauro, progettate dallo Studio Quaroni, a Sana’a (Yemen).
Nel 1994 e 1996 è stato consulente per un programma di conservazione del sito archeologico di Penjikent (Repubblica del Tajikistan, CSI) per conto del Dipartimento di Studi Orientali dell’Università di Roma e dell’ Accademia delle Scienze di San Pietroburgo (Rep.Russa).

In qualità di Consulente della Soprintendenza di Caltanissetta, è stato impegnato dal 1995 al 2000 in un complesso programma di salvataggio e consolidamento delle strutture in mattoni crudi sulle mura greche di Capo Soprano a Gela.

Dal 1980 è Senior Consultant dell’ICCROM (Intern. Center for Conservation, Rome).
Dal 1986 è socio dell’ICOMOS-Comitato italiano. Dal 1990 è Active Member nell’International Committee for the Study and Conservation of Earthen Architecture / ICOMOS (sull’architettura di terra).

Ha fondato ed è coordinatore dell’ AICAT (Associazione Italiana tra i Cultori dell’Architettura di Terra). E’ presidente del ‘Centro di Studi e Ricerche sul Territorio Farnesiano’ e direttore dei Quaderni di Gradoli, bollettino del Centro.

E’ membro del Comitato scientifico della ” Fondazione Paola Droghetti – Per una cultura della conservazione d’arte”.

Parallelamente alla sua attività professionale, ha sempre rivestito grande importanza l’attivita didattica e di ricerca. Dal 1975 infatti, collabora con Istituti Universitari e Scuole di Specializzazione in Restauro, col Ministero Italiano per gli Affari Esteri e con Enti di tutela come l’Università di Harvard e il M.I.T (Boston,USA), le facoltà di Architettura di Genova, Firenze, Lyon (Francia), Granada (Spagna), Roma, l’ Aquila, Pescara e Perugia, Bologna.

Relatore (o correlatore) in oltre 20 tesi di laurea o dottorati di ricerca in Architettura a Roma, Firenze, Napoli, Milano.
Nell’anno accademico 1987-88 ha tenuto il Corso di restauro architettonico presso la Facoltà di Architettura di Reggio Calabria.
Per tre anni (dal 1989 al 1991) ha tenuto il Corso di Storia dell’Architettura Islamica presso la Facoltà di Architettura di Roma.
Nell’anno 2001-2002 ha tenuto il Corso di Storia dell’Arte Islamica presso la Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali, sede di Ravenna (Università degli Studi di Bologna) .

Tutt’oggi continua a svolgere attività di ricerca nei seguenti campi:
– Storia della architettura dei Paesi islamici;
– Conservazione dei monumenti;
– Storia della Famiglia Farnese;
– Architettura e tecnologia della terra cruda.
Su questi temi, dal 1968 ad oggi, ha pubblicato 170 titoli tra monografie ed articoli.
Dal 1968 è membro dell’ Asia Institute, Teheran, Londra.

Nel 1972 viene nominato accademico ordinario dell’Accademia Archeologica Italiana, Roma.
Nel 1982 riceve l’Aga Khan Award per il restauro di monumenti islamici e l’anno dopo nel 1983 è nominato accademico d’onore dell’Accademia Fiorentina delle Arti del Disegno. Nel 1987 diventa membro della Societas Iranologica Europaea, Uppsala.

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