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Ambiente
27 Marzo 2020

Energia, post-COP21: Enea analizza politiche nazionali di decarbonizzazione 

Enea ha elaborato scenari di decarbonizzazione «profonda» al 2050 e un’analisi della competitività industriale dell’Italia sulle principali tecnologie energetiche low-carbon (pannelli fotovoltaici, batterie e veicoli elettrici), nell’ambito progetto Ue Cop21 Ripples, che vede la partecipazione di 18 istituzioni di ricerca di 10 Paesi europei ed extraeuropei.

Complessivamente sono state prese in esame le politiche di decarbonizzazione post-Cop21, sia nazionali che globali, passando in rassegna aspetti come sviluppo delle tecnologie, innovazione industriale e flussi finanziari necessari per accelerare il processo di decarbonizzazione.

In generale, si legge nella nota di Enea, «l’analisi mostra che per gli scenari volti a contenere l’aumento di temperatura al di sotto dei 2° C (ad esempio 1,5°C) tutti i paesi dell’Ue dovrebbero perseguire strategie più ambiziose e accelerare le tappe rispetto a scenari di riferimento o anche miranti a 2°C. Entro il 2050 si dovrebbero progressivamente abbandonare le fonti fossili, mentre le energie rinnovabili dovrebbero soddisfare più della metà della domanda di elettricità, così come è previsto per Italia, Spagna e Germania. In Polonia, Repubblica Ceca, Regno Unito è previsto un aumento del ricorso all’energia nucleare da fissione, che Paesi come Francia e Germania hanno deciso di ridurre o abbandonare entro il 2025, e che dovrebbe essere ‘sostituita’ con massicci investimenti in efficienza energetica e rinnovabili».

Per approfondire: LINK

(FN)

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