Una due giorni di presenza istituzionali alla Casa dell’Architettura presso il complesso monumentale dell’Acquario Romano, che apre le sue porte ad eventi di valenza nazionale ed internazionale.
Nel cuore dell’Esquilino la sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia centra l’obiettivo di essere fulcro di condivisioni ed incontro, con un particolare sguardo all’architettura ed alle sue ricadute in termini di sviluppo culturale e sociale.
L’11 dicembre viene infatti conferito il premio Margaret Thatcher al Primo Ministro Giorgia Meloni, nel centesimo anniversario della nascita della premier britannica. L’iniziativa è promossa da New Direction – The Foundation for European Conservatism, che riconosce il merito a colore che promuovono e rafforzano i valori del pensiero conservatore. Tra i presenti il co-presidente del gruppo ECR al Parlamento Europeo Nicola Procaccini, il Presidente del Senato Ignazio La Russa, il Vicepresidente esecutivo della Commissione Europea Raffaele Fitto, il co-presidente del gruppo Ecr Patryk Jaki, il Vicepresidente del Parlamento Europeo Roberts Zīle e la Vicepresidente dell’Eurocamera Antonella Sberna, insieme a ministri e sottosegretari del governo italiano, a vari eurodeputati e al capo delegazione di Fratelli d’Italia, Carlo Fidanza.
«Il premio Thatcher che abbiamo avuto l’onore di ospitare alla Casa dell’Architettura ci permette di esprimere la nostra volontà di metterci a disposizione come ente pubblico nei confronti della politica nazionale – commenta il Presidente OAR Christian Rocchi – Fondamentale il miglioramento delle leggi sulla città e l’ambiente costruito, oltre che rigenerazione e DPR 380/01, strumenti necessari ed efficaci per poter agire su binari certi di sviluppo urbano. Ringraziamo il Primo Ministro per la Sua disponibilità all’ascolto e l’aspettiamo per un confronto e dialogo costruttivo sui temi della città».
E’ la volta oggi di Roma Capitale, con l’Assessore al Patrimonio e alle Politiche Abitative Tobia Zevi, che lancia una conferenza sul futuro dell’abitare e della città, un confronto tra istituzioni, mercato e società civile, con l’obiettivo di connettere pubblico e privato verso un orizzonte comune di inclusione sociale e diritto all’abitare. Presenti il Sindaco di Roma Roberto Guatieri con l’Assessore all’Ambiente Sabrina Alfonsi, l’Assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture Ornella Segnalini, l’Assessore alle Periferie di Roma Capitale Giuseppe Battaglia e il Presidente della Commissione Patrimonio e Politiche abitative di Roma Capitale Yuri Trombetti.
«La necessità di migliorare le condizioni comuni implica un grande sforzo di proiezione futura. Il “cuore” citato dal Sindaco Gualtieri riflette la necessità di avere estrema cura delle politiche complessive sulla città e sui suoi cittadini – osserva il Presidente OAR Christian Rocchi – Tutte le parti sociali, compresi gli altri enti pubblici, tra cui l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, sono chiamati ad essere un ingranaggio del miglioramento complessivo della Capitale. Noi rispondiamo a questo appello con tutto il nostro entusiasmo e con la professionalità che contraddistingue gli architetti».
«Come Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia e come Vicepresidente voglio esprimere immensa gratitudine e felicità per la partecipazione istituzionale di questi giorni alla Casa dell’Architettura. Dal Premier Meloni al Sindaco Gualtieri, la Casa dell’Architettura è e rimane un luogo di incontro e formazione culturale a disposizione dell’architettura, della città e della cittadinanza finalizzato allo sviluppo in termini qualitativi della Capitale e della nazione intera, nonché presidio di cultura e legalità – conclude il Vicepresidente OAR Lorenzo Busnengo – È un’emergenza di valore monumentale che garantisce sicurezza in quartieri con problemi di integrazione e socialità, con ricadute profondamente positive sul territorio circostante. Siamo orgogliosi, ma con profondo senso di responsabilità, del lavoro fatto e di quello che ci aspetta, nel rispetto del ruolo che ci viene dato».
Un bilancio sul ruolo culturale e sociale del complesso monumentale dell’Acquario Romano lo traccia l’AD Remo Tagliacozzo: “Abbiano trasformato il post covid in opportunità. Volevamo diventare il Beaubourg di Roma, ovvero la Casa dell’Architettura presso l’Acquario Romano, un polo culturale strategico che, attraverso un’azione di marketing territoriale, potesse promuovere, nella città di Roma, la sua ricchezza storica architettonica e culturale.Tale sviluppo ha attratto cittadini, player privati e istituzioni, sia come partecipanti che come organizzatori di manifestazioni all’Acquario Romano, in un ambiente unico e suggestivo, ideale per eventi di alto livello. L’offerta culturale e la domanda di spazi per eventi è aumentata, attirando istituzioni e aziende che vogliono sfruttare il potenziale culturale e strategico di questo luogo unico. Questo ha generato un circolo virtuoso, che promuove la città di Roma ed il Paese e pone l’architettura al centro delle priorità di Roma”.