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Ambiente
10 Dicembre 2021

Il Covid19 non ferma le Ecomafie: nel 2020 quasi 35mila reati. Il report di Legambiente

La pandemia non frena le illegalità ambientali in Italia. Nel 2020, nonostante la flessione dei controlli effettuati (-17%) i reati ambientali toccano quota 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di oltre 95 reati al giorno, 4 ogni ora. Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%). È quanto emerge dal nuovo rapporto Ecomafia 2021, realizzato da Legambiente.

In aumento – prosegue la rilevazione, le persone denunciate (33.620, +12%), le ordinanze di custodia cautelare eseguite (329, +14,2%), i sequestri effettuati (11.427, +25,4%). Scende, invece, il numero complessivo dei controlli, da 1.694.093 a 1.415.907 (-17% rispetto al 2019). Cresce l’impatto nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa (46,6% del totale) e aumentano sia le persone denunciate (+12%) che gli arresti (+14,2%).

Codice rosso per boschi e fauna: 4.233 i reati relativi agli incendi boschivi (+8,1%). 8.193 quelli contro gli animali, poco meno di uno ogni ora. Illeciti in calo ma più arresti (+15,2%) nel ciclo dei rifiuti e più persone denunciate in quello del cemento (+23,1%).

Per saperne di più, la nota di Legambiente: LINK

di Francesco Nariello

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