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Architettura
13 Giugno 2025

Addio a Franco Luccichenti, sognatore di architetture per immagini

Scomparso a 84 anni l'architetto romano, scrittore e appassionato d'arte, che ha incentrato la propria ricerca di progettista e studioso sul disegno, quale strumento imprescindibile di proiezione del pensiero e ideazione dello spazio.

È morto Franco Luccichenti, discendente di una famiglia di progettisti il cui nome è legato indissolubilmente al razionalismo e alla Scuola Romana di architettura. Dopo avere conseguito la Laurea presso l’Università La Sapienza nella Capitale, dove era nato l’8 giugno del 1941, nel 1968 aveva ottenuto l’abilitazione all’esercizio della professione e l’anno dopo si era iscritto all’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Roma.

Franco Luccichenti nel corso della sua carriera ha alternato l’attività in Italia alla collaborazione a iniziative di pianificazione urbana per il Medio e l’Estremo Oriente. Sul territorio laziale, firma il progetto per la Villa La Triangola a Fregene (1970), il Piano Particolareggiato di Attuazione del centro storico del Comune di San Felice Circeo e il Piano Particolareggiato di Attuazione del Parco Nazionale di San Felice Circeo (entrambi nel 1974), il progetto pre-esecutivo per un hotel nell’area aeroportuale di Fiumicino (1985).

Inoltre, coordina il progetto esecutivo dello Studio Valle per il Nuovo terminal internazionale dell’Aeroporto intercontinentale Leonardo da Vinci Roma – Fiumicino (1994), e dirige il progetto architettonico esecutivo per il “Satellite Ovest” dello stesso aeroporto (1997). A Guidonia Montecelio si occupa della progettazione architettonica esecutiva del Nuovo Centro Agroalimentare di Roma (1998), mentre nella Capitale, per lo Studio Valle, sviluppa un pre-progetto della Nuova Fiera di Roma.    

Nell’arco di trent’anni di attività, contribuisce anche alla ideazione di nuovi centri urbani, come la Città Meravigliosa d’Oriente per ottantamila abitanti a Sharjah, Emirati Arabi Uniti (1977), di cui sviluppa la pianificazione di massima e la rappresentazione planovolumetrica, o la Città polivalente Red Sea Free Zone (RSFZ) – Port Sudan, un insediamento per ventimila abitanti di cui cura sempre il progetto preliminare (1978). Per un villaggio turistico a Bourg el Arab, Egitto, lavora alla pianificazione urbanistica e al progetto di massima (1983) e, in seguito, realizza concept e progetto preliminare per una “Città dei divertimenti” nell’isola di Singapore (1993). 

L’elemento che unisce le opere di progettazione alla componente più concettuale del lavoro di Franco Luccichenti, che amava l’arte ed era anche autore di un romanzo di fantascienza (Viaggio alla fine del mondo, 1997), è la passione per il disegno, esercizio di raffigurazione meticolosa e di “chiarezza cartesiana”, nella definizione di Franco Purini. Il volume “Architettura Nascente” di Valentina Piscitelli cataloga i progetti di Franco Luccichenti dal 1977 al 2007 attraverso le riproduzioni di cento suoi disegni eseguiti a mano, ovvero le sue idee “(…) messe su carta con un senso di totale libertà e, insieme, di forte concretezza e di attenzione alla Storia e alla Natura”, come scrive Claudio Strinati nell’introduzione.

Convinto della funzione cruciale del disegno, Franco Luccichenti temeva che, senza l’immediatezza dello schizzo a mano, le linee dell’architettura diventassero meno incisive: “Il disegno, anticipando addirittura il linguaggio come forma di comunicazione tra gli uomini, ha accumulato nel tempo straordinarie possibilità di modellare il pensiero e di trasmetterlo in modo semplice ed efficace (…). Rispetto ad altre modalità di espressione più complesse e approfondite, il disegno ha in sé un principio di ‘conservazione dell’energia’ più significativo, l’azione semplice e immediata del disegnare non permette all’idea di divagare e perdere forza (…). L’era dell’elettronica ha sostituito il computer alla matita. La potenza del computer ha infranto le gabbie culturali, ma ha unificato i sogni del mondo. Le geometrie si sciolgono in forme ‘liquide’ (…).  Il fine ultimo è destare meraviglia o forse, più nobilmente, aiutare l’uomo e il suo destino a trascendere i vincoli del mondo materiale” (dal saggio “Sul disegno”; sta in Disegnare Idee Immagini, rivista semestrale del Dipartimento RADAAR, “Sapienza” Università di Roma, n. 39 / 2009).

L’Ordine degli Architetti di Roma, ricordando l’esperienza professionale di Franco Luccichenti, esprime vicinanza ai familiari.

Immagine in evidenza: Franco Luccichenti  / Progetto di Waset City a Sharjah (Emirati Arabi Uniti), con Eurotecnica SpA Milano, 1977 – Vista prospettica (da Cinquant’anni di professione – OAR)

di Francesca Bizzarro

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