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Architettura
16 Settembre 2025

Biennale dello Spazio Pubblico 2025. Un laboratorio internazionale: «Insieme» per ripensare le città

Al centro dell’ottava edizione della manifestazione la sfida di restituire agli spazi urbani la loro natura di beni comuni. - Nella giornata inaugurale, il prossimo 18 settembre, l’intervento del presidente OAR, Alessandro Panci

«Insieme/Together/Juntos» è il tema che guiderà l’ottava edizione della Biennale dello Spazio Pubblico (BiSP 2025), in programma a Roma dal 18 al 20 settembre prossimi presso gli spazi del Dipartimento di Architettura di Roma Tre, preso l’ex Mattatoio (Piazza Orazio Giustiniani, 4 – Roma – ingresso libero). Una manifestazione, lanciata nel 2011 dall’Inu, che rappresenta un osservatorio privilegiato sullo stato di salute dello spazio pubblico, inteso non solo come infrastruttura urbana ma come luogo di cittadinanza, diritti e innovazione. Al centro dell’edizione 2025 c’è la sfida di restituire agli spazi urbani la loro natura di beni comuni, in un contesto internazionale segnato da crescenti tensioni e da un clima sociale che spesso spinge all’isolamento. 

L’obiettivo è ribadire il valore dello spazio pubblico come terreno di incontro, dialogo e cooperazione, in linea con i principi dell’Agenda 2030 e con le urgenze legate – tra l’altro – all’ambiente, alla giustizia sociale e alla trasformazione digitale. La Biennale affronterà questi argomenti attraverso sei sessioni tematiche che declinano il tema «Insieme», oltre 30 seminari, più di 360 relatori e una serie di mostre e iniziative collaterali. Inclusione, prossimità, città pubblica e beni comuni, intelligenza artificiale, transizione ecologica e professioni saranno i filoni principali di confronto, sviluppati attraverso esperienze accademiche, istituzionali e di cittadinanza attiva provenienti da tutto il mondo. Per le sessioni del giovedì e del venerdì sarà possibile accreditarsi per i crediti formativi.

Qui la presentazione della Biennale ed il programma completo

La giornata di apertura

La cerimonia inaugurale, prevista per giovedì 18 settembre nell’Aula Magna Adalberto Libera, sarà aperta dai saluti istituzionali dei rappresentanti degli enti organizzatori e delle istituzioni coinvolte. Parteciperanno Maurizio Veloccia, Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Formica, Direttore del Dipartimento di Architettura, Università Roma Tre, Michele Talia, Presidente INU, Paolo Colarossi, Presidente INU Sezione Lazio e Alessandro Panci, Ordine degli Architetti PPC di Roma e Provincia. La seduta sarò introdotta e moderata da Pietro Garau, presidente della Associazione Biennale Spazio Pubblico (AssoBiSP). Seguirà il ricordo dell’urbanista Mimmo Cecchini, scomparso lo scorso maggio da parte di Silvia Cecchini, Mario Spada, Francesco Cellini; ed il focus su i temi della Biennale a cura di Manuela Alessi di AssoBiSP. A chiudere la mattinata il keynote di Ayanda Roji del Centre on African Public Spaces sul tema «Together in Public Space with UN-Habitat: Global Perspectives», ed il dialogo promosso da UN-Habitat (il programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani) offriranno una prospettiva globale sul futuro della città pubblica.

Nel pomeriggio della prima giornata, tra le sessioni parallele, spicca quella dedicata a «Insieme nella prossimità» (Aula Musmeci – 14.00-18.00)), che approfondirà come ridisegnare le relazioni tra cittadini e spazi urbani attraverso il principio della vicinanza. In questo contesto, insieme a studiosi e professionisti provenienti da università e centri di ricerca internazionali, interverrà Alice Buzzone, consigliera OAR: il panel rifletterà su come il design urbano possa rafforzare la coesione sociale, promuovere comunità resilienti e migliorare la qualità della vita attraverso soluzioni a misura d’uomo.

Panci: a Roma il dibattito internazionale sullo spazio pubblico, tra Giubileo e Pnrr

Per Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, «ci sono due aspetti particolarmente importanti da sottolineare. Il primo riguarda la collaborazione che lOAR porta avanti con la Biennale in un momento storico in cui il tema dello spazio pubblico assume un rilievo ancora maggiore. Penso agli interventi legati al Giubileo 2025 e al PNRR, ambiti sui quali il nostro Ordine è fortemente impegnato. Abbiamo promosso concorsi di progettazione, tavoli tecnici e, alla Casa dell’Architettura è in corso una mostra dedicata proprio alle opere del Giubileo». Il secondo aspetto, prosegue Panci, «riguarda la costruzione di reti: anche grazie al lavoro con Pietro Garau, coordinatore della Biennale, abbiamo avviato percorsi condivisi che vedono il diretto coinvolgimento dell’Ordine e dei suoi rappresentanti, che consente di portare temi come l’accessibilità e la fruizione inclusiva dello spazio pubblico in un dibattito che non è solo locale, ma che si apre ai territori e al contesto globale». Oggi Roma – ribadisce il presidente OAR – vive un momento di grande fermento, con interventi già realizzati o in corso che trasformano il territorio urbano. La Biennale, in questo senso, rappresenta un’occasione significativa: porta nella Capitale un panorama nazionale e internazionale di esperienze e riflessioni che arricchiscono il confronto sul corretto uso dello spazio pubblico, inteso come luogo di vita e di relazione dei cittadini. Per una volta – conclude -, possiamo guardare a Roma come protagonista attiva del dibattito sul futuro delle città».

Le giornate successive, gli altri focus, mostre e installazioni

La Biennale proseguirà venerdì 19 settembre con numerose sessioni speciali dedicate a temi come il rapporto tra città e fiumi, l’uso temporaneo degli spazi urbani, la rigenerazione attraverso lo sport, l’inclusione di genere e il ruolo delle scuole. Tra i momenti attesi, la riflessione sui progetti di Roma Capitale, dal programma delle Cento Piazze alle nuove prospettive per il Giubileo 2025, fino ai dibattiti sui waterfront e sulle aree marginali.

Sabato 20 settembre, infine, la plenaria conclusiva ospiterà la presentazione del Rapporto BiSP sullo Spazio Pubblico, insieme a proposte per il futuro come un concorso dedicato alle «componenti verticali» dello spazio pubblico urbano. A chiudere, un keynote internazionale (Juntos en el Pasado, Presente y futuro de l’espacio público) di Xavier Matilla, urbanista di Barcellona, e il consuntivo dei lavori.

Accanto ai dibattiti, il programma dell’ottava edizione prevede anche una sezione espositiva – che punta a far percepire la Biennale anche come un’esperienza partecipativa -, tra cui: «Insieme. Architettura, Spazio Pubblico, Città» (Padiglione 2B, 18-30 settembre), mostra dei lavori di studenti e docenti del Dipartimento di Architettura, Università degli Studi Roma Tre; «Le quinte dello spazio pubblico», a cura di Alessandro Acciarino (Aula Pirani, 18-20 settembre); «Healthy, Livable, and Adaptive Public Spaces», a cura di Marichela Sepe (Aula De Renzi, 18-19 settembre). (FN)

di Francesco Nariello

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