È stato pubblicato in Gazzetta ufficiale e va in vigore subito, ossia oggi 23 marzo, il decreto del ministero delle Infrastrutture, emanato con il concerto del Viminale e del dipartimento della Protezione civile, che integra e modifica le Norme tecniche per le costruzioni (Ntc) attualmente in vigore (Dm 17 gennaio 2018).

Più nel dettaglio, vengono modificate le norme del periodo transitorio del Dm 17 gennaio 2018 che hanno permesso di far riferimento alle Ntc del 2008 per i contratti pubblici di lavori già affidati al 21 marzo 2018 e per i progetti definitivi ed esecutivi affidati prima del 22 marzo 2018 (data di entrata in vigore delle Ntc del 2018). In entrambi i casi, la possibilità di restare ancorati alle vecchie Ntc, fino all’ultimazione dei lavori ed al collaudo statico degli stessi, era però esercitabile solo nel caso in cui la consegna dei lavori fosse avvenuta entro cinque anni dalla data di entrata in vigore delle nuove norme tecniche, ossia entro il 22 marzo 2023.

Con le modifiche inserite nel Dm del ministero delle Infrastrutture appena pubblicato, la possibilità di far riferimento alle vecchie Ntc è applicabile per un periodo più lungo, perché può valere nel caso in cui la consegna dei lavori avvenga non più entro cinque, ma entro sette anni dalla data di entrata in vigore delle Ntc del 2018. Dunque, ai fini dell’applicazione delle Ntc del 2008, per i contratti pubblici già affidati e per i progetti definitivi e esecutivi affidati prima del 22 marzo 2018 la consegna dei lavori può avvenire entro il 22 marzo 2025.

Sono presenti anche altre due modifiche nel nuovo Dm, queste mettono in stand-by fino al 22 marzo 2025 due punti del capitolo delle Ntc dedicato ai materiali e ai prodotti ad uso strutturale. Si tratta dei punti 11.4.2 sui giunti di dilatazione stradale e 11.5.2 limitatamente ai tiranti di ancoraggio per uso geotecnico di tipo passivo.

Il Dm Infrastrutture pubblicato sulla Gazzetta ufficiale del 22 marzo 2023