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18 Marzo 2020

Covid-19: da Inarcassa 100 milioni per prestazioni assistenziali

di Redazione OAR

Eliminare la discriminazione contro i liberi professionisti. Sanando, in parte, la disparità di trattamento tra lavoratori autonomi assoggettati alla gestione separata Inps e gli iscritti alle Casse di Previdenza privatizzate – tra cui la stessa cassa di ingegneri e architetti – che nemmeno i provvedimenti varati d’urgenza dal Governo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 sono riusciti a superare. E’ questo il senso dell’iniziativa intrapresa da Inarcassa, che ha stanziato 100 milioni di euro per misure assistenziali riservate agli iscritti, con l’obiettivo di arginare, in un momento di eccezionale emergenza, «una situazione già drammatica per le categorie di ingegneri e architetti liberi professionisti».

Si tratta, nel dettaglio, di una variazione nel bilancio di previsione 2020 dell’ente – varato con una determina d’urgenza del presidente Inarcassa, Giuseppe Santoro – che permetterà di reperire le risorse per prestazioni assistenziali da erogare agli architetti e ingegneri iscritti. In totale, le risorse per il capitolo assistenza passano così da circa 42,2 a 142,2 milioni di euro (riducendo della stessa cifra, 100 milioni, l’avanzo economico). Il provvedimento, dopo la ratifica da parte del Consiglio di Amministrazione (prevista per il 25 marzo in videoconferenza), sarà sottoposto al Comitato nazionale dei delegati.

Nel testo della determina si fa esplicito riferimento ai decreti d’urgenza varati dal governo a partire dall’inizio di marzo per affrontare l’emergenza Coronavirus: dal Dpcm 1° marzo 2020 con le misure urgenti per contenimento e gestione dell’emergenza Covid-19 al Dl 9/2020 del 2 marzo per il sostegno a famiglie, lavoratori e imprese (quest’ultimo, in particolare, sospende, nei comuni interessati, i termini per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali per l’assicurazione obbligatoria in scadenza nel periodo dal 23 febbraio al 30 aprile 2020), fino ai successivi Dpcm. Provvedimenti che, sottolinea Inarcassa, non eliminano «una generale disparità di trattamento (art.16 dl 9/2020)», in particolare, «tra i lavoratori autonomi assoggettati alla Gestione separata Inps e quelli iscritti alle Casse di Previdenza privatizzate» (ai sensi dei Dlgs 509/1994 e 103/1996).

Le misure previste da Inarcassa saranno di «estrema importanza» – ha ribadito il presidente Santoro – poiché le misure varate finora dal Governo «non sanano affatto le disparità di trattamento tra dipendenti e liberi professionisti, lasciati interamente a carico delle Casse di Previdenza privatizzate. Una discriminazione tra cittadini di serie a e serie b che ci sconcerta e non fa onore a questo Paese».

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