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06 Giugno 2023

Il Superbonus traina i redditi degli architetti: +36,7% nel 2021. In crescita le iscrizioni all’Ordine di Roma: +9,1% nell’ultimo decennio

La spinta dei bonus fiscali, il rilancio del settore dell’edilizia, l’impatto del Pnrr, lo slancio alla ripresa che ha fatto seguito allo stop imposto dalle grandi crisi degli ultimi anni, a partire dalla pandemia da Covid19. Sono alcuni degli elementi che hanno contribuito a favorire una dinamica di crescita del reddito degli architetti. In aumento le iscrizioni agli Ordini, OAR in testa.

Gli ultimi tre anni sono stati segnati da grandi crisi: quella pandemica e poi l’incremento dei prezzi delle materie prime e dell’energia, aggravato dalla guerra in Ucraina, cui hanno fatto seguito politiche economiche espansive. In Italia i bonus edilizi e l’avvio dei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) hanno generato un aumento consistente degli investimenti nel settore delle costruzioni dal 2020 ad oggi. In Italia, l’economia è ripartita nel 2021, con il Pil che ha segnato un +7%, trainato dagli investimenti, soprattutto nei settori delle costruzioni e delle esportazioni. Nel 2021, infatti, il valore aggiunto del settore delle costruzioni è cresciuto di oltre il 20% e la crescita, continuata anche nel 2022, ha fatto registrare un +11% per gli investimenti nelle costruzioni. Ovviamente, un contributo rilevante lo hanno dato i bonus edilizi, per i quali, a dicembre 2022, si è toccata la cifra di 62 miliardi ammessi a detrazione. Rilevante anche l’effetto del Pnrr, con le gare per servizi di architettura e ingegneria che, secondo i dati dell’Osservatorio Oice Informatel, hanno totalizzato nel 2022 un valore complessivo di 4,4 miliardi, segnando un +107% rispetto al 2021.

Tale espansione ha generato, da quanto rileva l’Inarcassa (bilancio consuntivo 2022), un rilevante aumento dei redditi degli iscritti in tutto il territorio nazionale. Nel 2021, infatti, il monte redditi e il fatturato degli iscritti è aumentato di oltre il 30% rispetto al 2020. Più nel dettaglio, dopo la contrazione del 2020 (-2,6% per il reddito totale e -3,4% per il reddito medio degli iscritti a Inarcassa), causata dalla pandemia, i redditi sono tornati a crescere, evidenziando uno straordinario ed eccezionale aumento del reddito medio. In particolare, per gli architetti il reddito medio è cresciuto nel 2021 del 36,7% rispetto all’anno precedente, passando da 20.692 a 28.279 euro. Un incremento che ha permesso agli architetti di recuperare le perdite che erano state causate prima dalla crisi finanziaria del 2007-08 e poi da quella dei debiti sovrani del 2012-13. Il reddito medio 2021 delle donne architetto (20.784 euro) è aumentato del 32% rispetto al 2020 mentre quello degli uomini (33.525 euro) di quasi il 40%. Il dato più positivo è stato quello della Calabria, con un +79% per i redditi medi degli architetti ed un balzo da 10.147 a 18.183 euro.

L’andamento nazionale e, in particolare, l’incremento dei redditi nel 2021 si riscontra anche a livello regionale. Il reddito medio degli iscritti a Inarcassa (architetti e ingegneri) nel Lazio si attesta nel 2021 nella fascia 30-35mila euro, molto vicina a quella precrisi. Nel 2007, infatti, il reddito medio nel Lazio si collocava nella fascia 35-40mila euro per poi scendere vertiginosamente fino a fermarsi nel 2014 nel range 20-25mila euro.

I dati nazionali rilevano, inoltre, un inesorabile decremento dei redditi degli architetti dal 2008 al 2014. Un crollo che ha fatto seguito alla crisi finanziaria del 2007-2008 e alla crisi dei debiti sovrani (2012-13). Prima della contrazione sperimentata nell’anno della pandemia (2020), dal 2015 al 2019, invece, la crescita annua dei redditi è stata costante. Quanto al 2022, Inarcassa stima (bilancio preventivo 2023) un’ulteriore crescita, pari al 6,0% per il monte redditi e al 4,4% del reddito medio degli iscritti (architetti e ingegneri), che dovrebbe attestarsi sui 32mila euro.

Significativi anche i dati del Lazio in anni importanti relativamente all’andamento dei redditi. Il reddito medio degli architetti nel Lazio superava di poco i 17mila euro negli anni 2015-16 per attestarsi a 18.343 euro nel 2020 e beneficiare nel 2021 della crescita, di cui si è detto, sperimentata in tutto il territorio nazionale. Se si guarda al monte redditi prodotto dagli iscritti Inarcassa del Lazio, la crescita rispetto al 2007 è sostanziale, così come il balzo concretizzatosi nel 2021. Nel 2007, nel Lazio, il monte redditi degli iscritti a Inarcassa (architetti e ingegneri) si attestava intorno ai 420 milioni di euro (420.180.000) per scendere a 386 milioni di euro nel 2016 (386.976.000), salire a 422 milioni nel 2020 (422.498.448) e, infine, sperimentare una impennata nel 2021 che porta il monte redditi a oltre i 575 milioni di euro (575.578.087).

Gli architetti in Italia e nel Lazio. Oltre 19mila gli iscritti all’Ordine di Roma, +9,1% nell’ultimo decennio

Gli iscritti all’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia hanno superato nel 2022 la soglia delle 19mila iscrizioni – quasi il 12% del totale nazionale (su dati 2022), segnando un aumento di oltre il 9% nell’ultimo decennio: dai 17.470 del 2013 ai 19.072 del 2022. Lo scorso anno, in particolare, sono stati 521 i nuovi iscritti, dato che include 490 nuove iscrizioni e 31 trasferimenti da altri ordini. La composizione degli iscritti in termini di genere si muove sempre più in direzione di un pareggio tra la componente maschile (50,5) e quella femminile (49,5%), in continuità con un trend pluriennale: al momento (dato 2022), il totale degli iscritti è suddiviso in 9.636 uomini (+0,2% sull’anno precedente) e 9.436 donne (+1,6%). Un boom di iscrizioni (707) si è registrato nel 2021 (+47,5% rispetto al 2020) presumibilmente connesso, in parte rilevante, agli effetti della semplificazione (causa pandemia) delle prove per gli esami di Stato.

A livello nazionale, gli architetti al 2022 risultano 160.201, aumentati in numero quasi dello 0,9% rispetto all’anno precedente. Se si guarda alla distribuzione in base al genere, i dati rilevano una costante crescita delle “quote rosa” che nel 2005 si attestavano intorno al 35,9% e oggi raggiungono il 43,6% degli iscritti. Dunque, in Italia (dato 2022), il 43,6% degli architetti è donna (le donne architetto sono 69.895). Ne viene fuori che sulla parità di genere l’Ordine di Roma e provincia è un passo avanti rispetto al dato nazionale. In Italia, comunque, in 10 anni (2011-21) il numero di donne architetto è aumentato di ben 9.327 unità. E, giacché la quota di laureate donne è attualmente pari al 55%, non è difficile prevedere che la percentuale di iscritte all’Ordine continuerà a crescere. Questo dato è confermato se si guarda alle fasce più giovani della popolazione di architetti (dato nazionale): tra gli under 40 gli architetti sono in prevalenza donne (58,5% di donne tra gli under 30; 52,7% nella fascia 31-35 e 50,3% in quella tra 36 e 40 anni).

È interessante rapportare il trend di costante crescita del numero di iscritti all’Albo di Roma e provincia negli ultimi 10 anni al dato nazionale. Il numero degli iscritti nel primo decennio del nuovo millennio ha sperimentato una crescita repentina: si è passati dai 93.790 architetti nel 2000 ai 145.591 nel 2010. Nel secondo decennio (2011-2020), invece, l’incremento annuo del numero di iscritti ha perso forza. Una curva, quella che disegna l’andamento nazionale delle iscrizioni anno per anno, che ha iniziato ad appiattirsi dal 2014, per l’equivalenza registrata tra nuove iscrizioni e cancellazioni, salvo poi impennarsi nuovamente nel 2021. Contrariamente, infatti, agli ultimi anni, nel 2021 la crescita degli architetti è stata più consistente (dai 153.692 architetti del 2020 si è passati a 158.748 nel 2021) anche a livello nazionale. Nel 2021 anche le nuove iscrizioni alla Cassa hanno sperimentato un enorme balzo in avanti, segnando un +50,1% sull’anno precedente.

Rapportando il numero degli architetti alla popolazione, si ricava che nel nostro Paese abbiamo circa 2,7 architetti ogni mille abitanti. Un rapporto che cresce notevolmente se si considera la sola provincia di Roma, che, raggiunge quota 4,5 architetti per mille abitanti. Ma, l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia è anche quello con il maggior numero di iscritti, seguito da Milano, Napoli e Torino. Secondo i dati raccolti dal Consiglio europeo degli architetti, l’Italia è in assoluto il Paese con il maggior numero di architetti, solo la Germania si avvicina ai nostri numeri, con 117.500 architetti. Il terzo Paese europeo con più architetti è la Spagna (47.600 architetti) seguita dal Regno Unito (42.500) e dalla Francia (30.000).

di Mariagrazia Barletta e Francesco Nariello
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