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21 Novembre 2025

Legge Regionale 12/2025, tra semplificazione e rigenerazione urbana: l’incontro a Tivoli

Lo scorso 20 novembre il convegno sulle novità del testo normativo sul governo del territorio, occasione di confronto tra professionisti, amministratori e rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali

Dal recupero dei sottotetti e dei piani seminterrati alla modifica delle tolleranze costruttive dal 2% fino al 6%, da nuove agevolazioni nellinstallazione di impianti fotovoltaici in edilizia libera all’utilizzo della Scia in forma più snella rispetto al passato. Ma anche l’inserimento del ricorso al concorso di progettazione come strumento ordinario per garantire qualità architettonica e qualità delle trasformazioni urbane. Sono alcune delle novità introdotte dalla nuova Legge Regionale 12/2025 che ha puntato, tra l’altro, ad ampliare gli ambiti di intervento nei tessuti urbanizzati, favorendo il recupero e la delocalizzazione di edifici esistenti, con premialità legate all’efficientamento energetico, al miglioramento sismico e alla qualità architettonica. Una norma frutto di un confronto continuativo con tecnici, operatori, associazioni e istituzioni – a partire dagli ordini professionali – che ha permesso di arrivare a un testo condiviso e operativo. 

Questi sono stati i temi al centro dell’incontro dal titolo «Legge Regionale 12 del 30 luglio 2025» svoltosi lo scorso 20 novembre presso il Grand Hotel Duca d’Este di Tivoli: un’occasione di confronto operativo e istituzionale – evento formativo per gli architetti, promosso dall’Ordine degli Architetti di Roma e Commissione Città Metropolitana OAR guidata dal consigliere delegato Raffaele Bencardino, e per ingegneri e geometri – tra professionisti, amministratori e rappresentanti delle istituzioni regionali e nazionali, per illustrare contenuti e ricadute della legge e offrire strumenti utili alla sua applicazione immediata.

La parola ai professionisti

A mettere in evidenza il possibile impatto della nuova legge sul territorio, vista l’ampiezza dei temi affrontati, è stato il vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, Lorenzo Busnengo, che ha sottolineato come «la legge 12/2025 abbia modificato circa una ventina di norme regionali sul governo del territorio, sulla rigenerazione e sulla semplificazione amministrativa». Tra i punti di maggiore interesse, in particolare per l’OAR, «c’è quella del ricorso al concorso di progettazione allinterno della legge regionale 7/2017 per garantire la qualità dell’architettura e delle trasformazioni. L’Ordine, con la piattaforma CAN, si mette a disposizione degli amministratori comunali e dei privati che vogliono ricorrere al concorso per avere maggiore qualità, soprattutto negli spazi pubblici e nelle relazioni urbane». Importante, ha poi aggiunto, «anche il contributo sul tema dei cinema dismessi, dando priorità alla rifunzionalizzazione culturale e al ripristino delle funzioni cinematografiche: a Roma più di 101 sale sono oggi chiuse, e questa legge ne sostiene la valorizzazione architettonica e urbana».

Le parole di Lorenzo Busnengo

Sulle connessioni tra legislazione di livello regionale e il contesto normativo nazionale in evoluzione è invece soffermato Alessandro Panci, presidente emerito OAR e delegato alle politiche nazionali: «La riflessione di oggi – ha detto – è legata alle modifiche della legge regionale 12, su cui si è lavorato a lungo insieme agli Ordini professionali e ai tecnici della Regione. Le norme recepiscono, tra l’altro, le ultime modifiche del ‘Salva Casa’ e del Testo Unico dell’Edilizia, ma sono legate anche alle proposte di legge attualmente in corso. Da tempo chiediamo una modifica organica del Testo Unico dellEdilizia: bene le facilitazioni attuali, ma serve una revisione complessiva dell’intero impianto normativo».

La riflessione completa di Alessandro Panci

Dal mondo degli ingegneri, Massimo Cerri, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, ha evidenziato come la nuova legge regionale «sia un passo importante verso la semplificazione amministrativa e verso un utilizzo migliore del territorio. La legge permette, ad esempio, di portare linstallazione dei pannelli fotovoltaici in edilizia libera e di utilizzare la Scia in forma semplificata. L’altro aspetto fondamentale è la riduzione del consumo di suolo: l’opportunità di riutilizzare edifici vetusti e non più utilizzati, coinvolgendo pubblico e privato, riducendo degrado e restituendo funzioni socialmente utili ai territori».

Il video di Massimo Cerri

Molto concreti anche i punti analizzati da Antonio Scaglione, presidente del Collegio dei Geometri di Roma. «La legge 12/2025 è frutto di un lavoro coordinato sul tavolo regionale e risponde alle esigenze del territorio. Tra le misure principali ricordiamo la modifica delle tolleranze dal 2% al 6%, che permette di regolarizzare immobili che non rientrano più nel contesto abusivo, il recupero dei sottotetti e il recupero dei piani seminterrati, facilitando l’accesso all’abitazione senza consumo del suolo».

L’intervista di Antonio Scaglione

Il confronto con la politica

Al convegno hanno preso parte diversi esponenti istituzionali, che hanno messo in luce – innanzitutto – il proficuo dialogo con il mondo delle professioni portato avanti nella definizione del testo normativo – a partire dalla consigliera regionale del Lazio Nicole Grasselli, protagonista nel percorso di proposta, condivisione e approvazione della nuova legge, e da Marco Bertucci, consigliere regionale tra i promotori dell’iniziativa.

«È stata una legge attesa a lungo da tecnici e amministratori – ha detto Grasselli – che va a modificare numerose norme regionali esistenti e semplifica procedure introducendo nuovi concetti, come il recupero di locali seminterrati e interrati. Una norma che già esisteva in altre regioni ma non ancora nel Lazio. Da oggi è possibile recuperare volumi non utilizzati, offrendo nuove possibilità ai cittadini e più strumenti per rigenerare il tessuto urbano».

La video intervista a Micol Grasselli

Per Alessandro Palombi, parlamentare e sindaco di Palombara Sabina, «la riforma è una grande novità per l’urbanistica della Regione Lazio. Nasce dal confronto con professioni e Ordini, ed è un esempio virtuoso di come dovrebbe nascere un percorso legislativo: ascolto, lavoro condiviso e risposte concrete ai cittadini».

L’intervento di Alessandro Palombi

A completare il dibattito le voci dei sindaci, testimoni diretti dell’impatto sui territori. Marco Innocenzi, sindaco di Tivoli, ha rimarcato come la nuova legge «permetta il recupero dei seminterrati e allinei la nostra Regione alle altre che già avevano normato il tema: è unoccasione di vicinanza concreta tra tecnici e comunità politica e offre soluzioni reali ai territori laziali».

La riflessione di Marco Innocenzi

Soddisfazione anche da parte di Mauro Lombardo, sindaco di Guidonia Montecelio: «Una legge importante che parte dalle realtà dei territori – ha detto – e dà ai cittadini e ai tecnici strumenti nuovi per governare la complessità. Un vantaggio per amministrazioni e cittadini, e un ottimo esempio di collaborazione tra politica regionale e ordini professionali. È questo il metodo giusto».

Il video di Mauro Lombardo

Video interviste di Francesco Nariello (FN)

di Redazione OAR

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