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02 Marzo 2023

Museo della Scienza. Daniel Libeskind presiede la giuria del concorso di progettazione

Alessandro Panci, presidente OAR: «Alto profilo dei giurati è garanzia di qualità» - Bando e documentazione sulla piattaforma CAN

A presiedere la giuria del concorso internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma sarà Daniel Libeskind, il grande architetto polacco, naturalizzato statunitense, autore di interventi iconici in tutto il mondo, tra i più impressi nell’immaginario collettivo: dal Museo ebraico di Berlino al World Trade Center di New York. Lo ha comunicato oggi il Campidoglio con una nota relativa al bando – pubblicato su CAN, Competition Architecture Network, la piattaforma telematica messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – per la «trasformazione urbana dell’ex Stabilimento Militare Materiali Elettronici e di Precisione di via Guido Reni», nel quartiere Flaminio.

La Giuria presieduta da Libeskind – che nell’ottobre 2019 è stato ospite del Festival dell’Architettura di Roma con una lecture alla Casa dell’Architettura – comprenderà professionisti di chiara fama come l’architetta Benedetta Tagliabue – fondatrice dello studio Embt di Barcellona, che ha firmato opere come il Parc Diagonal Mar a Barcellona, il Parlamento scozzese a Edimburgo e le sistemazioni urbane di Hafencity ad Amburgo – l’architetta olandese Fokke Moerel, socia dello studio di architettura e progettazione urbana Mvrdv di Rotterdam, e l’architetto e critico d’architettura Alessandro D’Onofrio, docente universitario di progettazione architettonica, scenografia e allestimento, curatore della sezione architettura del Maxxi.

«L’altissimo profilo della Giuria prescelta – afferma Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – offre le massime garanzie sulla qualità della proposta progettuale che sarà selezionata attraverso la procedura concorsuale, affermando sempre di più una visione di Roma come Capitale di livello mondiale». Grandi progetti e interventi in siti complessi, come il Museo della Scienza – prosegue – «devono poter essere valutati avendo a disposizione più soluzioni nelle fasi di indirizzo e scelta, come avviene solo col concorso di progettazione, l’unica procedura che pone al centro della valutazione la qualità del progetto», rimarcando l’impegno continuo dell’OAR nella promozione dello strumento concorsuale, anche attraverso la messa a disposizione della piattaforma telematica CAN, con l’obiettivo di favorire l’adesione alla procedura del concorso e di sostenere al meglio gli enti banditori in tutte le fasi. «L’Ordine degli Architetti di Roma – conclude Panci – condivide le scelte compiute dall’amministrazione e augura alla Giuria un ottimo lavoro».

«Il fatto che un gigante dell’architettura mondiale come Daniel Libeskind abbia accettato di presiedere la giuria chiamata a decidere il lavoro migliore nell’ambito del concorso internazionale di progettazione del Museo della Scienza di Roma è una notizia che ci riempie di grande soddisfazione», afferma il sindaco di Roma Capitale, Roberto Gualtieri, in una nota del Campidoglio, e aggiunge: «Quando ho incontrato Libeskind in Campidoglio nelle scorse settimane non pensavo di ricevere una risposta così immediata ed entusiasta: voglio ringraziarlo di cuore per la sua disponibilità così come ringrazio gli altri illustri componenti della giuria. I loro nomi, insieme a quelli del Comitato scientifico presieduto dal premio Nobel Giorgio Parisi, rappresentano la migliore garanzia dell’assoluta qualità tecnica con la quale questo progetto atteso dalla città da troppo tempo sta proseguendo il suo iter».

«Con l’architetto Libeskind a presiedere una giuria composta da professionisti di chiara fama, Roma conferma la sua ritrovata vocazione internazionale – sottolinea Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica di Roma Capitale -. Il Museo della Scienza contribuirà, insieme agli altri progetti in corso nel quadrante, dalla riqualificazione del Borghetto Flaminio da parte dell’Università la Sapienza al grande Maxxi, a trasformare il Flaminio in un esempio di rigenerazione urbana nazionale e internazionale, contribuendo alla costituzione e al riconoscimento del Distretto del Contemporaneo di Roma, un grande polo urbano di interesse culturale».

Il concorso internazionale di progettazione per il Museo della Scienza di Roma – indetto il 4 novembre 2022 da Roma Capitale (Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica), in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Roma e con Cassa Depositi e Prestiti – si articola in due fasi: la prima finalizzata all’acquisizione di proposte ideative è terminata il 23 gennaio scorso con la presentazione di 70 proposte progettuali, tra cui saranno selezionati dalla commissione giudicatrice i cinque finalisti ammessi alla seconda fase finalizzata all’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica, scelto tra le proposte dei cinque finalisti selezionati nella prima fase. L’investimento messo in campo per la realizzazione dell’opera ammonta a circa 75 milioni di euro. (FN)

Sulla piattaforma CAN il bando e la documentazione: LINK

Nella foto Daniel Libeskind alla Casa dell’Architettura nell’ottobre 2019 in occasione del Festival dell’Architettura di Roma (©️Fotografia di Daniele Raffaelli).

di Francesco Nariello

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