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05 Giugno 2025

PPP e Conto Termico: nuove opportunità per la transizione energetica dei territori

Il convegno presso la sede dell’OIR - Tra i focus le strategie dei Comuni per l’efficientamento energetico

Il partenariato pubblico-privato (Ppp) e il Conto Termico possono rappresentare strumenti centrali per lefficientamento energetico del patrimonio pubblico, anche nei piccoli comuni italiani. È stata una delle riflessioni al centro del seminario tecnico organizzato lo scorso 4 giugno dall’Ordine degli Ingegneri di Roma e dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, con la collaborazione, tra gli altri, di Antel – Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali

 e FederEdilizia. L’evento – dal titolo «Partenariato pubblico-privato e Conto Termico» e ospitato nella sede dell’Oir, in piazza della Repubblica – ha coinvolto amministratori locali e professionisti, mettendo in luce il ruolo chiave della progettazione integrata e della pianificazione strategica.

«Il partenariato pubblico-privato consente di coniugare la visione dellamministrazione con la capacità realizzativa dei privati», ha sottolineato – introducendo il convegno, Michele Colletta, consigliere dell’Ordine degli Ingegneri di Roma, che ha rimarcato anche la solidità normativa del Conto Termico, attivo da oltre dieci anni: «È uno strumento ormai consolidato, con 400 milioni di euro erogati, il 65% dei quali destinati a interventi della Pa. Ma serve estendere la possibilità di prenotazione dell’incentivo anche al settore privato».

Qui la video intervista a Michele Colletta

A sottolineare, tra gli altri elementi, il ruolo degli architetti anche sul fronte dell’efficientamento energetico, in particolare del patrimoni esistente, è stato Lorenzo Busnengo, consigliere dell’Ordine degli Architetti di Roma. «Lefficienza energetica va progettata. Larchitetto è centrale nelle trasformazioni urbane complesse, dove la qualità degli interventi deve essere garantita fin dall’origine».

Qui la video pillola di Lorenzo Busnengo

Tra i promotori della giornata l’Associazione Nazionale Tecnici Enti Locali – Antel, con Fabrizio Mazzenga ha evidenziato il ruolo fondamentale delle competenze interne alla PA nella gestione dei progetti in PPP: «Serve una figura manageriale pubblica capace di guidare il processo – ha detto -. Dove manca, si può ricorrere a professionalità esterne, purché ben coordinate».

La riflessione di Fabrizio Mazzenga

Per il presidente di FederEdilizia Catalin Pintilie, la sfida è anche culturale: «Efficientare un edificio pubblico significa ridurre i costi ma, soprattutto, migliorare il benessere della comunità. È questo il vero obiettivo condiviso da imprese, professionisti e amministrazioni».

Il video con Catalin Pintilie

Il quadro, nell’ambito dei saluti istituzionali, si è completato con il messaggio della Viceministra dell’Ambiente, Vannia Gava, intervenuta in video collegamento su delega di rappresentanza da parte di Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica: «Il PPP è uno strumento essenziale per sostenere i piccoli comuni nella transizione energetica. Serve agire in tempi rapidi, con fondi adeguati e regole semplici, per coniugare sostenibilità ambientale e competitività economica».

A declinare il ragionamento in una chiave più tecnica è stato Ruggero Giannini, presidente della Commissione Urbanistica dell’Ordine degli Ingegneri di Roma. «Quello di oggi – ha sottolineato – è un evento di grande interesse dedicato al Partenariato Pubblico-Privato (Ppp) applicato al Conto Termico, una nuova misura introdotta dal Governo che prevede importanti investimenti nel campo dell’efficientamento energetico. A mio avviso – sebbene impropriamente – potremmo considerarla una versione evoluta e più raffinata del Superbonus 110%, perché canalizza le risorse verso soggetti qualificati, come ledilizia residenziale pubblica, e verso fasce sociali particolarmente delicate e ben individuate. Inoltre, introduce un elemento fondamentale: la programmazione. Non si tratta di incentivi a pioggia, ma di progetti selezionati e inseriti in un piano strategico», in grado di garantire un impiego mirato ed efficace dei fondi disponibili. Nel contesto del PPP, assumono particolare rilievo le recenti modifiche al Codice dei Contratti dall’utlimi correttivo – in particolare all’art. 193 – e l’introduzione del nuovo progetto di fattibilità tecnico-economica semplificato (Pfte semplificato), che fa in modo che in una fase iniziale il proponente non sia più gravato da un eccessivo onere  nella redazione della proposta».

Qui la video intervista a Ruggero Giannini

Nel corso del convegno sono stati affrontati – nei diversi panel in programma – i numerosi temi legati all’efficientamento energetico del patrimonio pubblico e al ruolo strategico del partenariato pubblico-privato. Dal quadro normativo e statistico alla base dei contratti PPP, illustrato da esperti giuridici e istituzionali, all’analisi degli strumenti di incentivazione come il Conto Termico e le Comunità Energetiche Rinnovabili. Si è discusso anche del coinvolgimento dei privati e delle opportunità offerte dai programmi europei per l’efficienza energetica. Rappresentanti di associazioni di categoria, consulenti ed esperti di impresa hanno posto l’accento sulle criticità legate alla carenza di risorse tecniche nei piccoli comuni, proponendo strategie di supporto integrate e reti di imprese come soluzioni operative. Così come specialisti in finanza, diritto e sostenibilità hanno approfondito il ruolo delladvisor, delle banche e delle società di servizi energetici (Esco) nella strutturazione dei contratti di performance energetica. (FN)

di Francesco Nariello

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