50 ANNI DI PROFESSIONE

Pavone Antonio

Antonio Pavone nasce a Roma il 9 novembre 1925 e nel 1945, per entrare subito nel campo dell’edilizia che crede congeniale alle sue tendenze, si diploma geometra e si iscrive alla Facoltà di Scienze Economiche, allora, unica accessibile. Interrompe tale percorso e nel 1949, non appena conseguito il diploma artistico presso il liceo di via Ripetta a Roma, si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma “Sapienza”, laureandosi nel 1962. Nello stesso anno consegue l’abilitazione all’esercizio della professione ed è iscritto all’Albo dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia con la matricola n. 1453.

Dopo una breve esperienza presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Roma, entra a far parte di un servizio tecnico speciale della Federconsorzi – Federazione italiana dei consorzi agrari – la quale aveva avuto l’incarico da parte dello Stato di conservare il grano proveniente dagli USA, dalla Russia, dal Canada e da altri Paesi produttori. A questo scopo, è subito incaricato di progettare un granaio a celle di grande capienza, singoli o a gruppi, da costruire in prossimità dei principali porti della Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna, raccordabili con le Ferrovie dello Stato (segue quindi lo studio ed il progetto dei raccordi) e meccanizzati con la consulenza della Bühler, Società svizzera primaria del settore.

Di seguito, passa alla direzione lavori di importanti cantieri in Calabria e in Sicilia; in queste occasioni conosce i più grandi imprenditori siciliani. Dopo aver risolto un delicato problema (economico – sindacale) su incarico diretto del Cav. Mizz, Direttore generale della Federconsorzi, con reciproca soddisfazione entra in contatto con due capi del sindacalismo del triangolo Prizzi, Partinico, Corleone, in provincia di Palermo, ottenendo gratificazione e promozione.
Si occupa, quindi, di enopoli, oleifici, caseifici, centri ortofrutticoli e industria del freddo, che progetta e dirige da Roma in su, divenendo grande esperto nel campo ed apportando innovazione attraverso un profondo studio dell’ultima generazione di queste strutture.
Progetta per conto dell’Impresa Pierini di Terni, ma a firma di un suo parente in quanto non ancora laureato, cinque edifici plurifamiliari, che danno il via alla ricostruzione e ammodernamento di Terni.

Subodorando la strana fine della Federconsorzi riesce ad approfittare di un’occasione favorevole e, forte dell’esperienza ormai maturata, con pochissimo denaro a disposizione, nel 1962, ormai architetto a tutti gli effetti, fonda una Società di costruzioni, Impresa ICG Cosmos, e nel 1963 appalta la costruzione del “Covatoio” Italico in via Naro a Pomezia (Roma), per il quale progetta la palazzina degli uffici. Da questo momento in poi avviene un eccezionale crescendo professionale con clienti prestigiosi o famosi, tra cui l’Ecc. De Marzi, Consigliere della Corte dei Conti per il quale progetta una villa al Lido dei Pini, frazione di Ardea (Roma). Per conto del dott. Sergio Romano, ambasciatore e noto storico, si occupa della ristrutturazione dell’abitazione in via dei Foraggi a Roma. Su incarico della Società ASPA del petroliere Monti di Milano, progetta e costruisce la centrale frigorifera a Civitavecchia (Roma).

Tra il ‘64 e il ‘70, in qualità di Impresa di fiducia dell’Ambasciata statunitense, progetta e realizza una serie di restauri di numerosi ambienti di Palazzo Margherita in via Veneto a Roma, del Consolato e di Villa Taverna, residenza dell’ambasciatrice di allora, Signora Luce, e successori. Realizza opere speciali nel quartier generale dell’Aeronautica Militare USA a Ciampino (Roma). Tra il ‘67 e il ‘71, per conto della Cooperativa MACH 15, progetta e costruisce venticinque ville, una diversa dall’altra, al km 1.800 di via Nettunense a Marino (Roma), comprese le opere di urbanizzazione. Per l’Ecc. Attilio Ambrosini, Primo Presidente della Corte Costituzionale, effettua la ristrutturazione della palazzina di via Farnese a Roma.
Nel 1972 costituisce l’Impresa ICG Pavone Srl in sostituzione della Cosmos Srl, con la carica di Amministratore unico.

Su incarico dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese, progetta, eseguendone personalmente i rilevanti calcoli strutturali, e costruisce il teatro polivalente nell’area stessa dell’Ambasciata cinese in via Bruxelles a Roma, inaugurato nel 1981 con la partecipazione delle massime autorità istituzionali italiane. Per conto della CMC di Ravenna progetta le strutture in cemento armato per le scuole in viale Egeo a Roma e a Maccarese, Fiumicino (Roma) e opere di urbanizzazione, Isola 18, a Casal Palocco, Roma.
In collaborazione con l’Impresa Gaetano Privitera e altri associati, esegue, per conto della RAVI, la costruzione della sede della Mercedes al km 13 della via Pontina, comprese le opere di urbanizzazione. Per il Consulente dell’Italia all’ONU e alto magistrato Ecc. Spagnolo, esegue i rilievi di villa Vanda ad Arezzo e della villa personale a Roma. Per il dott. Fichera, Direttore amministrativo della RAI, segue la ristrutturazione dell’appartamento in vicolo del Leopardo a Roma, curando sia il progetto che il calcolo delle strutture. Per conto della signora Fiammingo, esegue il restauro del palazzetto di piazza di Pietra, dove il padre, senatore Fiammingo, aveva fondato con il grande giornalista Renato Angiolillo il quotidiano “Il Tempo”, scoprendo nello scantinato antiche mura del Campo di Marte. Pertanto, su ordinanza della Soprintendenza ai Monumenti del Lazio, rende il sito accessibile al pubblico apponendo un cancello. Il tutto a titolo gratuito, “… ma con grande soddisfazione personale”.

Di particolare rilievo, e segnalato con molto interesse dalla stampa nazionale, è il lavoro svolto per il Comune di Calcata (Viterbo) consistente nel tracciato di tutti i lotti assegnati dal Genio Civile agli abitanti di case pericolanti, eseguito personalmente con due soli operai. Oltre a ciò, elabora il Piano di Fabbricazione di tutto il territorio comunale, approvato dal Ministero dei Lavori Pubblici e ottiene l’incarico di Capo della Commissione edilizia, al quale decide di rinunciare per motivi di correttezza. Unico compenso, l’impegno del Comune ad intitolargli, a tempo debito, una strada di Calcata: “… Si ricorderanno, visto che a distanza di 50 anni sono ancora qui a raccontare queste cose? Mah! Proverò a ricordarglielo, se sono ancora vivi”.

Successivamente, in altra occasione, rinuncerà anche alla nomina a Commendatore dell’Ordine del Sacro Sepolcro proposta del redattore capo dell’Osservatore Romano, dott. Cinelli.

Altra importante prestazione è la presentazione all’Ispettorato Agrario di Roma – e a tempo di record – di sei grandi cartelle contenenti i progetti di costruzione nella tenuta “Il Pero“ di proprietà del Cardinale Tisserant, relativi alla costruzione di un’industria di lavorazione di tacchini, comprese relazioni tecniche ed economiche sulla base di dati forniti dal Banco San Paolo di Torino, agenzia EUR, dietro specifico incarico. A titolo gratuito.

Altre attività riguardano il progetto, la costruzione ed i calcoli del c.a. di stabilimenti e palazzine. La ragione per cui è in grado di eseguire calcoli strutturali in cemento armato, e collaudi, è dovuta alla promessa fatta al prof. ing. Pier Luigi Nervi, dopo un suo giusto rimprovero durante un esame, di studiare a fondo la Scienza delle Costruzioni; e così è stato. Alcune perizie di successo, possono confermare il suo impegno: “… e fare testo per tanti giovani colleghi che vogliono affrontare la nostra nobile professione con serietà di intenti e che, se vogliono affermarsi, la devono percorrere in tutti i suoi vasti meandri.”.

Realizza i primissimi prototipi di impianti solari per le stazioni di Roma – Casilina e Avezzano, studiati ad hoc.

Oltre all’intensa vita professionale, dal ‘64 al ‘84, con nomina del Rettore della Facoltà di Architettura di Roma, su proposta del prof. Chiaraviglio, è assistente volontario alla cattedra di Disegno dal Vero. Il suo è un amore puro per l’insegnamento e ricorda di non esser mai stato assente alle lezioni, anche nel periodo cruciale della contestazione studentesca, rimanendo più volte solo con molti studenti volenterosi, che, quando era impossibile restare in facoltà, portava a far visita nei suoi cantieri; inoltre, ricorda con onore, di non esser mai mancato agli esami, “… come possono attestare i relativi verbali sottoscritti.”.

Da alcuni anni ha abbandonato la matita e fa lo scrittore. Ha pubblicato tre libri. Altri tre sono ultimati e altri tre ancora in gestazione. Vive di splendidi ricordi, anche se ha subìto rapine a mano armata e attentati: “… tutto fa brodo …” dice ironicamente. Vorrebbe trasferire ai giovani le sue esperienze ed ha una Fede incrollabile nel suo formidabile Angelo Custode.

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