Lo Studio Fuksas, da lui guidato e da Doriana Mandrelli, è uno Studio internazionale di architettura con sedi a Roma, Parigi (Francia) e Shenzhen (Cina) che ha all’attivo oltre seicento progetti, ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali e conta su uno staff di centosettanta professionisti. Grazie alla continua ricerca, e a un approccio sempre rivolto all’innovazione, lo Studio ha realizzato opere in tutto il mondo con un’attenzione continua alla sostenibilità e all’inclusività per un’architettura sempre più a misura d’uomo.
Di origini lituane, nasce a Roma nel 1944. Ancora studente, appassionato di arte e architettura, viaggia e lavora in molti paesi europei, frequentando, tra gli altri, il prestigioso Studio di Jørn Utzon a Copenhagen (Danimarca) e lo Studio Archigram di Londra (UK). Torna a Roma, dove fonda lo Studio GRANMA nel 1967 e, due anni dopo, si laurea in Architettura presso l’Università “La Sapienza”, relatore Ludovico Quaroni. È iscritto all’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia dal 1970 con il n. 2487.
Nel 1982, con il progetto per la palestra del Comune di Paliano, pubblicato dalla rivista francese Architecture d’Aujourd’hui, lo Studio GRANMA raggiunge la notorietà in Francia. La facciata inclinata e staccata, in un sistema di equilibri apparentemente instabili, sconvolge la percezione dei fruitori e, inserendosi nel contesto dell’architettura postmoderna e decostruttivista, attira l’attenzione della stampa internazionale.
Nel 1985 fonda lo Studio Fuksas, insieme alla moglie architetto Doriana Mandrelli. Nel 1989 apre lo Studio di Parigi e nel 1993 la sede di Vienna (Austria), dove realizza le “Vienna Twin Towers”, uno dei suoi progetti più celebri. Dal 1994 al 1997 è membro della Commissione Urbanistica di Berlino (Germania) e Salisburgo (Austria). Nel 2002 apre lo studio di Francoforte (Germania), dove realizza il “My Zeil Shopping Center” noto per il “vortice” simulato nel design della facciata.
Dal 1998 al 2000 è direttore, insieme a Doriana Mandrelli, della VII Mostra Internazionale di Architettura di Venezia “Less Aesthetics, More Ethics”, dedicata al tema della città contemporanea, mettendo in particolare al centro le megalopoli del XXI secolo.
Dal 2000 al 2015 è autore della rubrica di architettura, fondata da Bruno Zevi, del settimanale “L’Espresso” e, dal 2014 al 2015, insieme a Doriana Mandrelli, cura la rubrica di Design del quotidiano “La Repubblica”.
Nel 2008 fonda lo Studio di Shenzhen, in Cina, dove realizza numerosi progetti, tra cui il Terminal 3 dell’Aeroporto Internazionale Bao’an, la Guosen Securities Tower, il Complesso delle Learown Fuda Square e il Zhaoxin Huijin Center, attualmente in costruzione.
È visiting professor in varie Università internazionali, tra cui la Columbia University di New York, l’École Spéciale d’Architecture di Parigi, la Akademie der Bildenden Künste di Vienna, la Staatliche Akademie der Bildenden Künste di Stoccarda. Nel suo lavoro l’architetto ha sempre dedicato una particolare attenzione all’analisi dei problemi urbani e delle grandi aree metropolitane, con uno sguardo sempre volto all’innovazione e all’inclusività.
Sono numerosi i riconoscimenti ricevuti, tra questi, si ricorda che nel 2000 è insignito dell’onorificenza di “Commandeur de l’Ordre des Arts et des Lettres de la République Française” ed è nominato Accademico di San Luca. Nel 2002 diventa Honorary Fellow dell’AIA – American Institute of Architects (Washington D.C., USA) e dal 2005 è membro dell’International Academy of Architecture di Sofia (Bulgaria); nel 2006 viene nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica italiana. Dal 2006 è membro del RIBA – Royal Institute of British Architects (Londra, UK), nel 2010 è insignito dell’onorificenza della “Légion d’Honneur” dal Presidente della Repubblica Francese e, nel maggio 2022, riceve il titolo di Dottore “Honoris Causa” da parte dell’Università West Attica di Atene (Grecia).
Tra i principali premi ricevuti: “Premio alla Carriera” romArchitettura 6, IN/ARCH, Palazzo Taverna presso l’University of Arkansas in Rome, UARC, Italia (2018); “Patrimoine Award”, per il progetto dei Nuovi Archivi Nazionali di Francia, Parigi, premiati nella categoria “State Cultural Institutions” dal Ministero della Cultura e della Comunicazione Francese (2016); “Architizer A+ Award” e “Architizer A+ Popular Choice Award”, per il progetto di Shenzhen Bao’an International Airport – T3, premiato nella categoria “Trasporti – Aeroporti”, New York, USA (2014); “Idea-Tops Awards”, per il progetto di Shenzhen Bao’an International Airport – T3, premiato come “Best Transportation Space”, Shenzhen, Cina (2013).
Nel 2012 il progetto per il Nuovo Centro Congressi EUR “La Nuvola” riceve il “Wallpaper* Design Awards 2012” come “Best Building Site”, Londra, Regno Unito.
Tra i principali progetti realizzati si ritiene di illustrarne, in particolare, alcuni.
Il Nuovo Polo della Fiera Milano Rho-Pero, costruito nel 2005, si articola in otto grandi padiglioni monoplanari e biplanari che, insieme, costituiscono una superficie espositiva lorda di circa trecentoquarantacinquemila mq coperti, alla quale si sommano sessantamila mq all’aperto. Al di sopra di questo spazio si estende la grande copertura denominata “Vela”. L’andamento della vela è costituito lungo il suo percorso da costanti variazioni altimetriche che trovano riferimento nel paesaggio naturale: “crateri”, “onde”, “dune”, “colline”. E proprio questa spina dorsale di mille e cinquecento metri di lunghezza e trentadue di larghezza rappresenta l’elemento simbolo del progetto: una “colonna vertebrale” che copre circa quarantasettemila metri quadri.
Nel Centro Direzionale e Ricerche Ferrari a Maranello, realizzato nel 2004, luce, acqua, vegetazione e esemplari di bambù vengono utilizzati affinché l’edificio possa diventare esso stesso paesaggio. L’insieme è dominato da un volume a sbalzo che si estende per sette metri sopra la zona di ingresso, separato dal resto dell’edificio e sospeso sopra la superficie d’acqua, che copre il volume più basso. L’acqua diventa veicolo di mutazione per l’architettura disegnando nuovi spazi, grazie alla presenza di riflessi e bagliori dovuti a fasci luminosi provenienti da tagli del volume sospeso.
Il progetto degli Archivi Nazionali di Francia a Pierrefitte sur Seine-Saint Denis, completato nel 2013, trae ispirazione dalla realtà circostante, dalla città vista come una coesistenza di caos e di ordine. Il complesso è disegnato non come un’architettura autoreferenziale, bensì come un’opera custode della memoria e dell’identità collettiva e, al contempo, aperta alle espressioni artistiche contemporanee. Pensato in un’ottica non contemplativa, ma di scoperta, ricerca e di partecipazione per il pubblico. Il progetto si compone di due corpi principali: il primo si sviluppa orizzontalmente, sospeso, leggero, trasparente, il secondo con una tensione in altezza, ancorato al terreno, imponente, riflettente.
Il progetto del Terminal 3 dell’Aeroporto Internazionale di Shenzhen Bao’An in Cina (2016) rimanda all’immagine di una manta, di una razza che respira, cambia forma, si piega, subisce variazioni, muta in un corpo di uccello celebrando l’emozione e la fantasia del volo. La struttura del T3 – un tunnel lungo un chilometro e mezzo circa – sembra come modellata dal vento, evocando l’immagine di una scultura dalle forme organiche. L’andamento della copertura è contraddistinto da variazioni altimetriche che trovano riferimento nel paesaggio naturale. L’elemento simbolo del progetto è il motivo a nido d’ape della doppia “pelle”, esterna e interna, che avvolge la struttura. Attraverso il doppio strato, quest’ultima permette alla luce naturale di filtrare e di creare dei giochi negli spazi interni. L’involucro esterno è composto da pannelli in metallo e in vetro dalla geometria alveolare, di diversa dimensione e parzialmente apribili.
Il Nuovo Centro Congressi EUR “La Nuvola”, completato nel 2016, è diventato ormai un’architettura iconica per la città di Roma. L’edificio è composto da tre elementi principali: il livello interrato, la teca, la “nuvola”, che accoglie l’auditorium, e l’hotel soprannominato “la Lama”. Situato in una zona strategica del settore sud della città, nel quartiere dell’EUR, il complesso richiama nel volume le linee semplici ed ortogonali dell’architettura razionalista degli anni ‘30, che caratterizzano il quartiere.
Sottolinea: “La mia architettura si può definire interstiziale (…). Non sono mai appartenuto a grandi movimenti, a grandi schieramenti di pensiero. Ho sempre vissuto in una forma di spazio ritagliato per me”.
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