Nasce ad Altamura (BA) il 26 giugno 1946. Dopo aver conseguito la maturità scientifica, nel 1964 si trasferisce a Roma per iscriversi alla Facoltà di Architettura de “La Sapienza”. Allievo, tra gli altri, di Bruno Zevi, Ludovico Quaroni e Giulio Roisecco, nel 1970 si laurea con una tesi in Composizione architettonica, relatore Pasquale Carbonara e correlatore Mariano Pallottini.
Dopo aver conseguito l’abilitazione, nel giugno 1971 si iscrive all’Ordine degli Architetti delle Province di Bari, Foggia e Taranto con il n. 171, trasferendosi il 3 maggio 1978 al nostro Ordine con la matricola 4529.
Nel 1971, dalla collaborazione con Rosario Scrimieri, nasce lo Studio GS al quale collaborano, oltre allo scultore Armando Marrocco e altri professionisti, gli ingegneri Giuseppe Genco e Giacomo Servedio per la partecipazione a numerosi concorsi e in molteplici incarichi professionali. Gli anni degli esordi professionali (1971-‘76) sono caratterizzati da due concorsi di idee, il primo per la sistemazione a parco della vallata del Ticino (1971), il secondo per il nuovo cimitero di Modena (1972), nonché da un’ampia produzione di case e ville. Nei concorsi prevale una vena polemica, autoironica e provocatoria; negli incarichi professionali, il tema dell’abitare è tradotto in forme geometriche tridimensionali composte secondo leggi matematiche rigorose con forti richiami all’architettura razionalista.
Dal 1971 al 1986 è docente di ruolo di Disegno tecnico presso istituti tecnici industriali e dal 1973 al 1976 è assistente tecnico laureato presso l’Istituto di Urbanistica della Facoltà di Architettura di Roma nei corsi tenuti da Mariano Pallottini e Enrico Teodori.
Dal 1977 lo Studio GS si avvale della collaborazione di Maurizio Caproni, con il quale nel 1984 nasce lo Studio Associato Architetti Caproni Genco Scrimieri, esperienza che si conclude nel 2002 con lo scioglimento della società.
Nell’anno 1977 avviene l’incontro con la Comunità delle Suore Agostiniane di Cascia (PG) che, con la loro fiducia e il loro sostegno, segnano fortemente l’attività dello Studio in tutti gli anni a seguire.
Dal 1977 al 1986 si apre un periodo caratterizzato da progetti di restauro e consolidamento e dalle prime e fondamentali esperienze di architettura liturgica.
Nel 1980, su incarico della Congregazione delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C., con l’ingegnere Giuseppe Genco, viene progettato e realizzato per lotti l’Istituto per l’Infanzia “Pietro Alberotanza” nel quartiere S. Paolo di Bari, opera che si conclude nel 1990.
Nel 1979, in seguito al sisma che colpisce la Valnerina, l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia conferisce allo Studio l’incarico per il restauro e la riparazione di diverse chiese danneggiate dal terremoto: tra le altre la riparazione, il consolidamento e il restauro della Chiesa di S. Pietro e dell’Eremo di S. Claudio nella frazione di Serravalle di Norcia (PG).
È dello stesso periodo, committente il Comune di Norcia, il Piano di Recupero di Aliena, frazione di Norcia (PG), e la riparazione di diversi edifici del centro abitato.
Queste esperienze si rivelano preziose nel 1984, anno della crisi sismica di Gubbio e Valfabbrica, a seguito della quale lo Studio associato è incaricato dalla Soprintendenza ai monumenti dell’Umbria di redigere diversi progetti di consolidamento e restauro particolarmente impegnativi, tra i quali si distingue quello per la Chiesa di S. Martino in Abeto di Preci (PG), in cui si ritrovano molte problematiche del restauro architettonico.
In quegli stessi anni la realizzazione del nuovo Presbiterio della Basilica di S. Rita di Cascia (1981) e della Penitenzieria (1986) all’interno della stessa Basilica segnano due momenti fondamentali per l’attività dello Studio.
Nella prima l’incarico del Monastero di S. Rita a Giacomo Manzù e Armando Marrocco per realizzare gli arredi sacri li impegna in tre anni di rapporti professionali e umani con uno dei più grandi artisti del secolo.
Nella nuova Penitenzieria i dettami del Concilio Vaticano II sul sacramento della riconciliazione, con i suggerimenti e la guida di valenti liturgisti, la sensibilità dell’artista Armando Marrocco nella realizzazione del programma iconografico e la progettazione, impegnata e documentata di tutto l’insieme, consentono una realizzazione ancora oggi unica ed “eccezionale”.
Degne di nota le esperienze di pianificazione urbanistica condotte per i Comuni di Grottole (MT), di Bitetto (BA) e Sannicandro (BA), ai cui Piani Regolatori Generali segue la pianificazione esecutiva di alcuni Piani Particolareggiati e la Valutazione di Impatto Ambientale per la realizzazione di un impianto di imbottigliamento di acqua minerale nel parco paesistico di Cerreto di Spoleto (PG).
Con il progetto di questo singolare stabilimento industriale si apre un nuovo periodo (1987 – ’93) caratterizzato da concorsi, da diversi progetti integrati e dalla nascita, nel 1988, del Centro per l’arte SIGNUM, fondato con l’intento di riallacciare il legame con l’arte, sempre più attenuatosi nella cultura architettonica contemporanea. Tra i concorsi si citano la realizzazione dei nuovi complessi parrocchiali nei quartieri milanesi Gallaratese e Valera (1989), particolarmente significativi per le forti connotazioni simboliche e artistiche. Tra i progetti integrati si ricorda quello del 1991 per il recupero del complesso monumentale di S. Michele Arcangelo, la più antica chiesa di Perugia, e i progetti per le chiese e i locali annessi di S. Scolastica al porto e di S. Chiara nel centro storico di Bari, commissionati nel 1992 dall’Arcidiocesi di Bari e Bitonto, svolti in collaborazione con l’ing. Genco.
Il periodo dal 1993 al ’99 è caratterizzato da una produzione piuttosto diversificata: su incarico del Pontificio Istituto Maestre Pie Filippini di Roma viene eseguito (1990) il restauro e consolidamento di Palazzo Brisconi di Gubbio (PG) e, nel 1995, del Centro di Spiritualità “S. Lucia Filippini” di Tarquinia (VT); nel 1994 partecipa al concorso per il nuovo Complesso parrocchiale di Tor Tre Teste bandito dal Vicariato di Roma; esegue sempre in quell’anno le “attrezzature per il pellegrinaggio” lungo il viale del Santuario a Cascia (PG), ultimo e impegnativo tra gli incarichi del Monastero di S. Rita, e il restauro e recupero del Complesso monumentale di S. Benedetto a Norcia per il Grande Giubileo del 2000.
Dal gennaio 2003 apre un nuovo studio professionale che dal 2013 si avvale della collaborazione di Antonia Genco. Nel marzo 2003 costituisce un’associazione temporanea tra professionisti con lo Studio Associato PAV di Norcia con cui svolge numerosi incarichi di progettazione e direzione lavori nella Regione dell’Umbria.
Numerose le partecipazioni a corsi di aggiornamento e seminari: tra gli altri, il “Seminario sui problemi delle costruzioni in zona sismica” svoltosi a Foligno (PG) nel 1981 sotto gli auspici della Regione dell’Umbria e dell’Ordine degli Architetti dell’Umbria, i seminari di arte sacra tenutisi a Roma su iniziativa della Pontificia Commissione per l’Arte Sacra in Italia, e i più recenti “Corso di formazione per la sicurezza del lavoro nel settore edile e successivi – Aggiornamenti”, a cura dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, nei quali consegue la qualifica di Coordinatore per la sicurezza.
Dal 1990 si avvale, per le opere strutturali, della collaborazione dell’ing. Marcello Leoni. L’esperienza maturata nel restauro e riadattamento di antichi edifici e nell’architettura religiosa produce, nella ventennale collaborazione con la Diocesi di Porto – Santa Rufina di Roma, iniziata nel 2003, numerosi e prestigiosi incarichi per il recupero di edifici di culto compresi nel territorio diocesano: la ristrutturazione di un complesso immobiliare in località La Storta destinato a seminario vescovile (2003); il restauro e risanamento conservativo della Chiesa di S. Croce del Sasso a Cerveteri (RM) del 2007; il restauro di un antico casale destinato a luogo di culto a Malagrotta (2009 – 2010); il consolidamento e restauro del Complesso parrocchiale di S. Martino nel Borgo S. Martino di Cerveteri (2012 – 2014); il restauro e risanamento conservativo del Complesso parrocchiale di S. Maria di Nazareth in Roma (2014 – 2016); il consolidamento e restauro della Cappella della Natività della Vergine a Sambuco di Bracciano (RM) del 2017 – 2019; il restauro e risanamento conservativo del Santuario Immacolata Concezione di Ceri, Cerveteri (2019 – 2020) e del Santuario di S. Maria in Celsano a Galeria (2018 – 2020); il recupero del Complesso Madonna di Loreto a Furbara di Cerveteri con il rifacimento delle strutture di copertura in legno lamellare (2020 – 2022).
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