Piero Sartogo, nato a Roma il 6 Aprile 1934, si laurea in Architettura presso l’Università di Roma nel 1959.
Dal 1961 al 1963 collaboratore al “The Architects Collaborative” sotto la direzione di Walter Gropius.
Nel 1965 fonda lo studio Piero Sartogo Architetti a Roma
Dal 1967 al 1976 fa parte del comitato di redazione della rivista internazionale di architettura “Casabella” (diretta da G.A. Bernasconi e G.K. Koenig e dal 1970 da A. Mendini), per la quale realizza nel 1971, con Peter Eisenman, il numero monografico “The city as an Artifact” .
Nel 1971 consegue la libera docenza in Composizione Architettonica.
Nel 1978 ottiene l’abilitazione all’esercizio professionale negli USA e diviene membro dell’American Institute of Architects (AIA).
Nel 1979 fonda lo studio “Design Collaborative” con sede a New York.
Dal 1986 fa parte del comitato scientifico della rivista internazionale d’architettura “L’Arca”.
Dal 1996 al 1999 è membro della Commissione Nazionale Italiana dell’UNESCO, settore cultura.
Dopo il tirocinio nello studio di Walter Gropius, Sartogo realizza a Roma l’edificio dell’Ordine dei Medici, entrato subito nel novero dei monumenti dell’architettura contemporanea.
Piero Sartogo ha una sua idea dell’architettura espressa in numerose pubblicazioni, tra cui è da ricordare
Immagine Reale e Virtuale, pubblicata su “Casabella” n.380, in analogia con la mostra personale presso l’Istituto Nazionale di Architettura, ed il libro Il metodo virtuale dalla percezione come oggetto alla percezione come soggetto, Centro Di, Firenze 1977.
Intorno a questa concezione egli organizza non solo la sua attività di progettista, ma anche quella di docente, che lo vede impegnato in vari periodi alla Facoltà di Architettura di Roma e come visiting professor negli Stati Uniti presso la University of Virginia, Cornell University, University of Pennsylvania, University of California U.C.L.A. Los Angeles, Columbia University di New York e nella collaborazione alle sopra menzionate riviste internazionali specializzate.
Dal 1981 con “Italian Re Evolution: il design nella società italiana degli anni Ottanta”, una esposizione itinerante che è stata nei musei di arte moderna europei e nordamericani, inizia il percorso in comune con Nathalie Grenon, che li porta insieme ad esplorare ogni aspetto dell’architettura, dalla grande pianificazione urbana, all’organismo architettonico, al design industriale, manipolando di regola la percezione visiva a fini costruttivi.
La grande capacità d’interpretare nei loro progetti d’identità culturale, il genius loci, sia esso in contesti urbani che in territorio agricolo, consolida la fama internazionale di Sartogo Architetti Associati. Le architetture di SAA sono pezzi unici con una forte immagine, inscindibili dal contesto per la meticolosa scelta dei materiali, per l’accorta scansione e dimensione degli spazi, per l’uso di tecnologie avanzate sia di progettazione che di realizzazione.
Vincitori di innumerevoli concorsi nazionali e internazionali, premiati dall’American Institute of Architects con l’“Award of Excellence for Extraordinary Achievement in Architecture” nell’anno 2000, i loro lavori sono esposti in mostre congiunte e/o individuali presentate in numerosi musei in Italia e in tutto il mondo: alla Biennale di Venezia, il Cooper – Hewitt Museum e all’Urban Center di New York, presso l’American Institute of Architects di Washington, all’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo, Londra, Mexico City, New York, al Palazzo delle Esposizioni e all’InArch di Roma, alla Triennale di Milano, al Cayac di Buenos Aires, alla Biennale di Venezia, al Museo d’Arte Moderna di Bologna, all’ Architectural Association Londra.
Sue architetture sono pubblicate nelle più importanti riviste di architettura, nazionali ed internazionali, oltre che in libri quali: B. Zevi, Spazi di architettura modema, Einaudi, Torino 1973; “Il Metodo Virtuale: dalla percezione come soggetto alla percezione come oggetto”, ed. Centro Di Firenze 1977; “Roma interrotta”, Officina Edizioni, Roma 1978; “Brunelleschi Anticlassico” collana Universale di Architettura n.56, Testo & Immagine, Torino 1978/1999; “Italian Re-Evolution” Museo di Arte Contemporanea, La Jolla 1982; 730 Fifth Avenue, New York, L’Arca edizioni, Milano 1990; Kekkai, L’Arca edizioni, Milano 1991; Piero Sartogo. Fictions a cura di R. Pedio, collana Universale di Architettura n. 29, Testo & Immagine, Torino 1997; Sartogo/Grenon. Architecture in Perspective, The Monacelli Press, New York, prefazione di Richard Meier 1998; Piero Sartogo/Nathalie Grenon.
Architettura, Skirà, Milano 2001; Sartogo/Grenon. Italian Architects, collana I Talenti, L’Arca edizioni, Milano 2002; Architettura del sublime: la chiesa del Santo Volto di Gesù a Roma di Piero Sartogo e Nathalie Grenon, a cura di Achille Bonito Oliva, prefazione di Gianfranco Ravasi, Electa, Milano 2007.
Tra i riconoscimenti istituzionali:
2005 ▪ medaglia d’oro ai Benemeriti per la Cultura e l’Arte dal Presidente della Repubblica d’Italia.
2004 ▪ Premio Internazionale Dedalo Minosse per la Nuova Ambasciata d’Italia a Washington, D.C.
2003 ▪ Marble Architecture Award: First Prize North America.
2002 ▪ Premio Internazionale “Il Principe e l’Architetto”. Comune di Bologna
2000 ▪ Award of Excellence for Extraordinary Achievement in Architecture dell’American Institute of
Architects, per la Nuova Ambasciata d’Italia a Washington, D.C.
1995 ▪ Illuminating Engineering Society, Award of Excellence for Bulgari Show-Room, New York.
1991 ▪ Progressive Architecture Award for the University Campus of the Fashion Institute of Technology of New York.
1987 ▪ XIV Premio Compasso d’Oro per la sedia Tuscana–Saporiti Italia Spa.
1982 ▪ Award of Exhibition Design for “Italian Re- Evolution. Design in the Italian Society of the eighties”, American Association of Modern Art Museums, Chicago.
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