50 ANNI DI PROFESSIONE

Vetriani Giuseppe
Vetriani Giuseppe

Giuseppe Vetriani nasce a Roma il 24 dicembre 1929.
Conseguita la maturità scientifica, si iscrive alla Facoltà di Architettura dell’Università di Roma. Già da studente inizia la sua attività lavorativa presso lo studio dello zio, prof. arch. Costantino Vetriani, collaborando alla progettazione di complessi edilizi per il programma INA-Casa.
Si laurea nel 1957 con una tesi in architettura industriale discutendo il progetto di un complesso Molino e Pastificio (pubblicato sulla rivista “Molini d’Italia”); nello stesso anno si iscrive all’Ordine degli Architetti di Roma.
Partecipa al corso di Cultura sulle Costruzioni in Acciaio presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Roma.

Fra gli anni 1960 e 1980 esercita la libera professione con attività progettuale in urbanistica, architettura e arredamento; collauda opere pubbliche per il Comune e la Provincia di Roma. Partecipa al concorso nazionale per il PRG di Nettuno (RM), (con Dall’Olio e Serpe, terzo premio) e al concorso nazionale per la progettazione urbanistica ed architettonica di un complesso edilizio a Ferrara-Rione Giardino (con Cecchini e Serpe, secondo premio); redige, con Cecchini, il PRG di Trevignano Romano (Roma). Elabora progetti per committenze pubbliche quali le abitazioni per dipendenti PP.TT. a Terni e l’Ufficio postale a Sambiase (Catanzaro). Collabora con differenti gruppi impegnati alla redazione di
progetti relativi ai programmi INA-Casa (secondo settennio) e ISES per le Provincie dell’Aquila, Agrigento e Brindisi. Per committenze private è impegnato nella progettazione, a Roma e provincia (Anzio, Albano Laziale) nonché in provincia di Latina (Cori e Terracina) di ville, complessi residenziali, villini ad appartamenti, tombe, restauro e trasformazione di palazzetti; esegue anche progetti di ristrutturazione e arredamento per appartamenti e esercizi commerciali in Roma.

Nel 1962 inizia ad alternare l’attività professionale con quella universitaria: è Assistente volontario presso la cattedra di Elementi Costruttivi del prof. Saul Greco, Assistente incaricato e Tecnico laureato presso l’Istituto di Tecnologia dell’Architettura (dal 1968); organizza un programma di studio sulle applicazioni delle tecniche di industrializzazione edilizia nelle realizzazioni dell’Istituto dell’IACP per la Provincia di Roma; elabora e partecipa a diverse ricerche e concorsi, tra cui si ricordano: “Il sollevamento come metodo di industrializzazione edilizia”, “Tutela del paesaggio e sviluppo turistico della costa Venezia Ancona”, “Metodo operativo di definizione delle tipologie edilizie residenziali”, “Il Sole e l’Habitat”,“Sperimentazione e realizzazione di unità modulari per l’utilizzazione delle strutture dell’ex Ospedale Psichiatrico come sede del Corso di Laurea in Scienze Forestali dell’Università della Tuscia”.
Pubblica Identità metodologica progettuale a seguito dell’esperienza maturata nell’assistenza all’elaborazione di tesi di laurea; nel 1982 diventa Professore Associato di Tecnologia dell’Architettura.
Dal 1980 al 1995, si interessa delle problematiche relative alla produzione, organizzazione e diffusione dell’informazione nel processo edilizio, lavorando all’ interno della Commissione W 74 (Information Coordination in the Building Process) del Conseil International du Bâtiment (CIB), Rotterdam (Paesi Bassi). In questo ambito elabora la versione italiana del sistema internazionale di classificazione per l’edilizia SfB, interviene in numerosi Congressi (a Roma, Venezia, Bruxelles, Lund, Dublino, Washington) organizza il Convegno “Il coordinamento della documentazione progettuale mediante l’uso di un sistema di classificazione” al SAIE di Bologna (1983).

Con una missione in Guinea Conakry nell’ambito dell’“Indagine conoscitiva sullo stato delle strutture fisiche di base per la Sanità”, inizia nel 1985 l’attività di consulente in programmi di Cooperazione nei Paesi in via di Sviluppo.
In breve tempo tale attività diventerà dominante e, durante i venti anni successivi, si svolgerà prima nell’ambito dei programmi di Cooperazione Universitaria fra l’Università “La Sapienza” di Roma e le Università “Agostinho Neto” di Luanda (Angola) e “Eduardo Mondlane” di Maputo (Mozambico), successivamente come Esperto UNISTAR – Seniores Italia nel corso di missioni di consulenza tecnica sempre in Mozambico.
Negli anni 1986-87, come docente di Tecnologia da Construção assiste gli studenti laureandi nell’elaborazione di tesi di laurea presso la Faculdade de Engenharia, Curso de Licenciatura em Arquitectura della Universidade “Agostinho Neto” di Luanda (Angola) e partecipa alla formazione del personale docente locale. Pubblica Tecnologia e Progetto, in Luanda: progettare per la ricostruzione, Roma 1991.
Negli anni 1988-89, nell’ambito del progetto di cooperazione universitaria con la Universidade “Eduardo Mondlane” di Maputo (Mozambico) per la costituzione della nuova Faculdade de Arquitectura e Planeamento Físico, è docente di Materiais de Construção.
Successivamente, durante dieci anni (1989-99), assume le funzioni di Coordinatore locale del progetto, gestendo tutte le attività di pianificazione, gestione e monitoraggio relative al suo sviluppo (risorse umane, finanziarie e materiali; logistica e situazioni contabili).
Sotto la sua direzione vengono prodotte dagli studenti e pubblicate le ricerche Arquivo de Legislação sobre Arquitectura, Urbanística e Planeamento Físico em Moçambique, Maputo 1995 (prima pubblicazione mozambicana corredata da supporto informatico su disco) e Seguranças nas Obras, Maputo 1996.

Pubblica inoltre numerosi articoli e fascicoli didattici.
Iniziato nel 1986, il progetto Faculdade de Arquitectura e Planeamento Físico, laurea nel 1991 i primi quattro architetti mozambicani; nel 1999 a fine missione, i laureati saranno 128, la maggior parte dei quali strutturati all’interno di Pubbliche Istituzioni.
Esaurita l’esperienza universitaria e mettendo a frutto la lunga consuetudine mozambicana, si propone come Consulente UNISTAR – Seniores Italia per missioni di appoggio alle attività di ricostruzione conseguenti ai gravi danni provocati dalle inondazioni avvenute nel Paese nel 1999 e 2000.
E’ in questo ambito che effettua nel 2000, 2001 e 2003 missioni presso la ONG Kulima di Maputo (Mozambico), progettando e avviando la realizzazione di Centri di Accoglienza Sociale destinati agli sfollati delle zone inondate; effettua una ulteriore missione nel 2005 presso il Fundo para Fomento da Habitação, istituzione preposta allo sviluppo dell’abitazione, con il compito di procedere alla formazione di tecnici locali e alla redazione progetti architettonici standard.



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