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06 Ottobre 2022

Il MAXXI ad Amatrice: un Forum tra cultura e ricostruzione per il futuro del territorio

di Redazione OAR

Ricostruzione all’insegna dell’innovazione e della condivisione, senza dimenticare la tradizione.

Questo il tema centrale del Forum che si è svolto, ieri 5 ottobre, presso l’Auditorium della Laga. Un dibattito aperto tra esperti e cittadini per confrontarsi su temi ed un programma di sviluppo e implementazione delle risorse culturali intese anche come volano alla rinascita urbanistico – edilizia in grado di innescare la rigenerazione sociale del territorio ancora oggi in sofferenza.

Ad aprire i lavori, oltre al Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi, il Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 Giovanni Legnini, l’Assessore della Regione Lazio Claudio Di Berardino, la Presidente Fondazione MAXXI Giovanna Melandri.

L’evento ha raccolto intorno ad un tavolo esponenti, tecnici e professionisti del mondo dell’architettura che hanno posto un’attenzione particolare alle modalità operative di ricostruzione e alle visioni progettuali, partendo anche dall’apparente dicotomia tra innovazione morfologica ed architettonica e forte identità storica – tradizionale.

Presenti, tra i tanti personaggi di rilievo, il Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma Alessandro Panci, il PresidenteFederazione degli Ordini degli Architetti PPC del Lazio Paolo Vecchio e il Presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Rieti Fabrizio Miluzzo, con la moderazione della giornalista Elena Polidori.

Nel pomeriggio invece il Forum, con la partecipazione di istituzioni e soggetti locali, coinvolti nel processo di ricostruzione, si è focalizzato sul Museo civico Cola Filotesio, tappa di un percorso culturale più ampio che partirà dall’ex Cinema Garibaldi per concludersi alla Casa del Futuro.

Una procedura nuova, dunque, che mira all’ascolto ed al confronto affinchè Amatrice non perda la sua occasione di riscatto dopo il devastante sisma del 2016, ma recuperi quell’identità riconoscibile, nell’abitato come nella vita della gente, che a distanza sei anni sembra essersi dissolta.

Lanciato anche l’atteso sito web (www.ideeperamatrice.it), ulteriore strumento di partecipazione della cittadinanza, in cui è presente la sezione “Condividi le tue idee” nella piena consapevolezza che gli abitanti di Amatrice debbano avere un ruolo primario nella ricostruzione e che sia necessario coinvolgere tutti gli enti competenti. Una raccolta di proposte che saranno poi selezionate  e valutate da un comitato scientifico della Fondazione MAXXI per divenire elementi  concreti per interventi culturali o workshop tematici.

Tre i concorsi di progettazione lanciati durante il Forum per altrettante aree nevralgiche e di grande valore simbolico della città all’interno del centro storico. Pubblicate entro ottobre 2022, le procedure di gara rientrano nel programma di ricostruzione del centro storico, promosso dalla Struttura Commissariale in accordo con il Comune di Amatrice.

Emblematica la vocazione culturale degli edifici pubblici e degli spazi pubblici oggetto di gara, il cui motto è “la cultura della ricostruzione e la ricostruzione della cultura”.

Aree di concorso:

Ex chiesa di San Giovanni

Ripensare il sedime della chiesa e l’antistante piazza Cacciatori del Tevere, in posizione baricentrica rispetto a Corso Umberto I di Amatrice, per dotare il nuovo impianto urbano di un’area densa di funzione sociale, culturale e di incontro. Nel rispetto del luogo, si richiede la valorizzazione del ricordo dell’edificio preesistente anche mediante l’uso di materiale recuperato.

Ex chiesa di San Giuseppe

Un edificio che da poco era stato ristrutturato, ma che ha subito ingenti danni durante il terremoto del 2016 tanto da dover essere ricostruito. Il concorso prevede la sua ricostruzione, con un’accezione culturale di contenitore di spazi espositivi e laboratori, ma anche una residenza a tempo per artisti a cui affidare l’edificio per un periodo medio breve, in modo da poter tirare fuori le proprie opere ispirandosi all’immagine che il territorio restituisce in quel momento. Le proposte dovranno mantenere la volumetria pre sisma e la facciata storica su Corso Umberto I, senza lesinare architettura innovativa di qualità.

Ex Cinema Teatro Comunale Giuseppe Garibaldi e area contermine

Il sito si trova all’ingresso di Amatrice e proprio per questo assume un forte valore simbolico, come la destinazione d’uso che il concorso di idee gli destina: l’ex Cinema e Teatro Comunale sarà sede di un ulteriore spazio espositivo, messo a sistema con gli altri, e del Parco della Memoria per non dimenticare mai ciò che è stato.

«La filosofia della ricostruzione “com’era dov’era” non mi ha mai convinto: non vogliamo una città fantasma e la cultura può divenire stimolo per una rigenerazione del tessuto umano senza dimenticare le nostre tradizioni – commenta a margine dell’evento il Sindaco di Amatrice Giorgio Cortellesi – Abbiamo istituito un laboratorio di controllo delle progettazioni private per garantire la qualità delle architetture, nel rispetto del nostro meraviglioso territorio. Dopo mille peripezie, tra covid, bonus ed incentivi che hanno infervorato il mercato, oggi, se lo Stato non interviene, rischiamo il fermo economico del settore edile per l’aumento dei prezzi di materie prime come gas e petrolio. Questo il pericolo più grande per la ricostruzione».

di Giulia Villani
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