E’ arrivato il momento di confrontarsi e mobilitarsi per una riflessione condivisa sul Disegno di Legge recante delega al Governo per la riforma degli ordinamenti professionali, affinchè l’Ordine possa farsi portavoce di una posizione condivisa.
Ad oggi i principi su cui si fonda il DDL sono: la presa d’atto della diminuzione del numero dei professionisti ordinamentati, e quindi dell’attrattività delle professioni; il loro rapporto con tecnologie innovative come per esempio l’intelligenza artificiale che sta dilagando come mezzo di semplificazione del lavoro; la necessità di tornare a sottolineare il valore sociale delle professioni; il loro percorso formativo e abilitativo; il riassetto delle competenze per eliminare le sovrapposizioni e il riassetto del sistema di rappresentanza elettorale.
Trattare una riforma degli ordinamenti delle professioni di interesse sociale significa ragionare sul loro motivo di esistenza.
Si vuole, con l’assemblea straordinaria, aprire ad un dibattito ampio sulla base di un’analisi, non solo delle sfide che le professioni si trovano ad affrontare oggi che sono un po’ quelle enunciate dal DDL e smarcate come principi, ma anche fare chiarezza sul senso stesso delle professioni ordinamentate. E’ necessario analizzare quale sia lo scopo assegnato loro dal legislatore nei principi istituzionali e costituzionali e come questi siano cambiati durante l’arco di oltre un secolo di vita e quali siano state le basi che hanno portato alla loro istituzione e il perché si sia ritenuto di modificarle anche recentemente durante il Governo Monti.
Da una parte, cosa siamo chiamati ad essere, per cosa siamo nati, cosa siamo diventati e quale trasformazione ulteriore il legislatore si prepara a fare e, dall’altra, il cambiamento degli strumenti a nostra disposizione che permettono alle professioni di ottenere quegli obiettivi che lo Stato ci consegna: se siamo operatori di garanzia sociale, come eravamo inizialmente, abbiamo bisogno di alcuni strumenti, se siamo imprese come ci è stato detto nel 2011 allora ne servono altri.
I principi ispiratori di un disegno di legge, infine, devono sempre muovere dai principi fondamentali della Costituzione: solidarietà sociale, tutela di ambiente e patrimonio, miglioramento progressivo del Paese, rimozione degli ostacoli che impediscono la partecipazione dei cittadini alla vita nella nostra società.
Gli architetti romani sono dunque chiamati a raccolta il 28 novembre 2025 (ore 14.30), per un’evento non procrastinabile che riconoscerà 4 crediti formativi sulla tematica della deontologia e discipline ordinistiche.
Allegati alla convocazione dell’assemblea:
- Disegno di legge delega al Governo AS n. 1663 collegato alla manovra di finanza pubblica ai sensi dell’articolo 126 bis del regolamento, comprensivo della relazione di presentazione del Ministro Nordio e Ministra Calderone al Senato della Repubblica, della relazione tecnica e della Analisi tecnico normativa
- Supplemento al Disegno di legge delega AS n. 1663 contenente l’analisi di impatto della regolamentazione
Regole dell’assemblea:
- Per dare spazio a quante più riflessioni possibili, gli interventi avranno una durata massima e tassativa di 5 minuti;
- Gli interessati potranno intervenire previa richiesta di iscrizione nell’elenco degli interventi, si consiglia di anticipare il quesito/riflessione tramite email protocollo@architettiroma.it entro il lunedì 24.11.2025 oppure, per partecipare al dibattito conclusivo, si potrà fare richiesta al segretario verbalizzante durante i lavori dell’Assembla. Saranno accolte solo tematiche pertinenti all’argomento in trattazione.
- Per il riconoscimento dei crediti formativi seguire la procedura di registrazione, che sarà attiva al più presto, tramite portale dell’OAR al seguente link: https://formazione.architettiroma.it/index.php?fromsite=1 L’incontro sarà in presenza: fino al raggiungimento dei posti disponibili in sede. Al raggiungimento della capienza sarà attivata anche la diretta webinar dell’incontro.