50 ANNI DI PROFESSIONE

Cantoni Carlo Maria
Cantoni Carlo Maria

Carlo Maria Cantoni nasce a Roma il 26 marzo 1928 e si laurea presso la Facoltà di Architettura di Valle Giulia l’11 marzo del 1957, dopo aver ottenuto il diploma di geometra e avendo successivamente frequentato l’ultimo anno del liceo artistico con relativo diploma, allora necessario per accedere alla Facoltà.
Durante gli studi universitari lavora presso lo studio dell’ing. P. Coltellacci, prima come disegnatore e poi collaborando alla progettazione di opere civili e pubbliche come l’Esattoria comunale di via dei Normanni a Roma. È iscritto all’Ordine degli Architetti di Roma dal 10 aprile 1957.
Il 27 maggio 1959 ottiene l’incarico dal Comune di Roma, con altri nove liberi professionisti, per lo studio e l’elaborazione del Piano Regolatore Intercomunale. Dal
primo giugno del 1976 gli viene attribuito dal Comune di Roma lo status di Personale giornaliero con la qualifica di Architetto dirigente per poi essere immesso in pianta organica con la stessa qualifica dal primo luglio 1977.

Termina il suo rapporto di lavoro con il Comune nel 1992, presso l’Ufficio Tecnico della XIIIa Circoscrizione, come Primo dirigente. In questo ambito dirige i lavori di ristrutturazione di diverse scuole e fa realizzare il divisorio spartitraffico tra i due sensi di marcia del lungomare A. Vespucci, da piazzale Magellano alla Rotonda ad Ostia, tratto allora spesso soggetto a gravi incidenti stradali.
Prima di essere assunto in pianta stabile al Comune di Roma, dal 1957 svolge attività di libero professionista come progettista e soprattutto come direttore dei lavori e costruttore, in particolar modo di abitazioni civili: palazzine, intensivi e ville a Roma e dintorni e a Termoli (Campobasso). In tali progetti si preoccupa di contemperare la complessità delle esigenze funzionali e distributive con l’impegno economico, la tipologia di famiglie che avrebbe fruito degli immobili e l’inserimento nel contesto ambientale.
La sua attività professionale si concentra prevalentemente ad Ostia (Roma), quartiere che dagli anni Sessanta si sviluppa rapidamente, anche grazie alla vicinanza all’aeroporto di Fiumicino e al collegamento
a Roma con le due arterie della via del Mare e della Cristoforo Colombo, oltre che con la ferrovia Roma – Lido. Nelle costruzioni qui realizzate è uno dei primi a creare camere stagne per i garages degli edifici, spesso soggetti a danni dovuti all’innalzamento del livello delle acque dal sottosuolo durante i periodi di pioggia; utilizza poi tra i primi i sistemi prefabbricati, impiegandoli per i rivestimenti delle facciate, come negli edifici di via dei Panfili, via delle Baleniere e piazza Giuliano della Rovere. Il prefabbricato é presente anche in alcuni edifici pubblici da lui progettati, come la Caserma dei Carabinieri in via dei Fabbri Navali, in cui è utilizzato per ovviare al degrado dovuto alla salsedine marina e per articolare maggiormente la costruzione, in modo da inserirla meglio nell’intorno.
Successivamente realizza anche il Comando di legione a Frascati (Roma) dove, per la particolare ubicazione sotto al piazzale principale della cittadina, sono stati affrontati notevoli problemi di drenaggio delle acque.
Realizza anche delle lottizzazioni e tra queste merita di essere citata quella presso Sutri (Viterbo) per l’ing. A. Cavazza, con ville e luoghi di svago armonicamente integrati con la natura circostante.

Negli ultimi anni, ritiratosi dall’attività professionale, riprende il disegno a mano libera, realizzando piacevoli studi di facciate e interni, di chiese e monumenti, oltre a realizzare icone con argento meccato e oro su tavola, in cui fa brillare di luce e di colori vivi e splendenti l’iconografia cristiana

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