50 ANNI DI PROFESSIONE

Cuccioletta Paolo
Cuccioletta Paolo
Paolo Cuccioletta

Paolo Cuccioletta nasce a Roma il 27 novembre 1938 e si laurea alla Facoltà di Architettura della “Sapienza” Università di Roma nel 1964. Nel 1965 consegue l’abilitazione all’esercizio della professione ed è iscritto all’Albo dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia con la matricola n. 1743.

Da libero professionista, nel 1966 frequenta lo Studio dell’arch. Luigi Pellegrin al quale rimarrà legato, oltre che da profonda stima professionale, anche per le conoscenze architettoniche e progettuali che influenzeranno l’intera vita professionale. In questo periodo, infatti, affina gli strumenti e le tecniche della progettazione soprattutto nel campo dell’Architettura. Partecipa come “apprendista” allo sviluppo dei progetti di edilizia scolastica che in quel periodo si eseguivano nello stesso Studio Pellegrin.

Dal 1966 al 1968 è assistente volontario al Corso di Disegno e Progettazione tenuto da Pellegrin presso la Facoltà di Architettura di Roma.

Nello stesso tempo, apre il suo Studio professionale che ha come fine la progettazione architettonica, il calcolo delle strutture in cemento armato ed in acciaio, il calcolo degli impianti e la progettazione degli arredi interni ed inizia l’attività professionale partecipando come singolo progettista al Concorso per l’ampliamento degli Uffici della Camera dei Deputati a Roma.

Dal 1970, anno in cui realizza Casa Brocchetti a Lavinio, frazione di Anzio (Roma), al 1974, si dedica allo studio dell’edilizia ospedaliera e partecipa ai concorsi di progettazione per i nuovi ospedali di Pietralata a Roma e Macomer (Nuoro) in Sardegna in collaborazione con gli architetti prof. Roberto Palumbo e prof. Giorgio Peguiron. Scrive articoli di recensione su organismi ospedalieri realizzati in tutto il mondo sulle riviste Tecnica Ospedaliera e Prefabbricare.
Dal 1974 a tutto il 2002 svolge attività di consulente progettista del Ministero della Difesa GenioDife realizzando una serie di edifici strategici per la Marina Militare e per l’Aeronautica Militare e segnatamente due progetti per la base aerea di Aviano (Pordenone) nell’anno 2001.

Dalla metà degli anni Ottanta diventa consulente del Ministero dei Lavori Pubblici per il Comitato Tecnico e Amministrativo svolgendo l’attività di relatore per l’esame e l’approvazione dei progetti in corso di realizzazione.
Incaricato dal Ministero di Grazia e Giustizia, per la progettazione della ristrutturazione interna dei tre palazzi della Città giudiziaria di piazzale Clodio a Roma, successivamente gli viene affidata la progettazione della nuova sede della Corte d’Appello Penale situata tra via Romei e via Varisco, inaugurata nell’anno 2003.

In questo periodo esercita la sua attività in vari settori relativi alla costruzione e si dedica ad una intensa attività concorsuale.
Nel 2004 fonda la Società d’Ingegneria Archingroup Srl di cui è Amministratore unico, volta alla realizzazione di una serie di progetti che abbracciano un ampio scenario, dalla pianificazione urbanistica con il master plan per la definizione del sistema mobilità e dello sviluppo delle risorse territoriali del Comprensorio costituito dai Comuni di Valmontone, Artena, Labico e Colleferro (Roma) la cui committenza è della Regione Lazio, sino alla riconversione dell’area industriale ex SCAC in area di tipologia edilizia mista comprendente residenze, area commerciale, alberghiera e ricreativa oltre a parcheggi, parco ed una residenza per anziani, adottando tecnologie ecocompatibili, per la Società Condotte Immobiliare (progetto in esecuzione).
La stessa Archingroup Srl cura la realizzazione, per conto della Società Centostazioni, del progetto di recupero ed adeguamento funzionale delle stazioni di Pesaro, Terni, Perugia, Grosseto ed Arezzo e del progetto per l’adeguamento alla normativa di alcune scuole materne a Viterbo.

Studia alcune proposte progettuali per la realizzazione di una marina sul fiume di Casal Velino (Salerno) e per la trasformazione ed ampliamento del cantiere navale della Società Esaom a Portoferraio (Livorno), primo Comune dell’Isola d’Elba.

Svolge attività di restauro e consolidamento ed i progetti più significativi sono quello per la Chiesa di Santa Lucia a San Quirico (Ancona), la ristrutturazione parziale del Conservatorio di Santa Cecilia a Roma e la ristrutturazione e riconversione del Castello Angioino a Gaeta (Latina) per l’utilizzazione da parte dell’Università di Cassino (Frosinone).

Negli anni della maturità si completa in lui il concetto intimistico dell’Architettura che fa guardare con ottimismo al futuro, confortato dal fatto che le nuove generazioni, ancor che intrappolate negli schemi e negli “ismi”, creati per paura della verità, hanno in loro la forza e la creatività per rompere la crisalide ed edificare un mondo nuovo e migliore.
“Ci vorrà del tempo, ma è sempre meglio del nulla. Quando eravamo giovani architetti, ognuno per il percorso professionale scelto, avevamo davanti a noi un sogno di capovolgere il mondo, che la vita potesse essere migliore, ma in realtà rimase solo un sogno.
Chi ha frequentato lo Studio – Laboratorio dell’Architetto Pellegrin, la cosa più importante che ha imparato, al di là della gestione dello spazio e di una visione fantastica dell’Architettura, è l’Etica della professione e sprigionare prima di tutto, per se stessi, la forza e le capacità dell’idea”.

Fin dagli inizi degli anni 2000 si dedica allo sviluppo di alcuni progetti che diventano l’espressione della sua architettura strettamente connessa alla progettazione organica, quali simboli della sintesi dell’esperienza acquisita nel tempo. Nasce da qui la partecipazione al concorso per la progettazione del Museo d’Arte Moderna di Bolzano, al concorso per la progettazione di un complesso scolastico nel Comune di Vignola (Modena), al concorso per la realizzazione di un comprensorio edilizio composto da residenze, area commerciale, area scolastica, verde e viabilità nell’area militare della Cecchignola (Roma) e lo studio per ampliamento del complesso cimiteriale del Comune di Ardea (Roma).

Fedele al suo stile di vita, ha sempre evitato le apparizioni, i convegni, la scrittura di libri che si aggiungono alla montagna di cose scritte e mai lette e che servono solamente ad acquisire notorietà e posti di comando.
Ritiene che l’Architettura si fa con sofferenza e difficoltà di ogni tipo, spesso anche con disagi economici; e si rende conto che “… questa è una visione puritana e calvinista della professione, ma è così”.

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