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Architettura
26 Luglio 2021

Spam 2021. Mobility, service & networks – Roma marittima e la navigabilità del Tevere. Dall’acqua alla gestione dei rifiuti

di Redazione OAR

Nuove opportunità per Roma a partire dalla cultura, dai servizi e dal rapporto con l’acqua, per ritornare a sognare e scommettere per ridisegnare il futuro della Capitale. Mobility, service & networks è il tema della quarta giornata di Spam che ha acceso i riflettori sui temi della qualità della vita, dello spazio pubblico, della pedonalizzazione e della sanità, delle strategie di sviluppo strategico, delle smart city e della città digitale.

Recuperare il rapporto con il mare e con il Tevere che i romani hanno saputo comprendere più di noi, e credere nell’assoluta bellezza della Città Eterna che ha fatto emergere nei secoli l’esigenza di lasciare un pensiero nei più grandi esponenti della storia, come ha ricordato Luca Ribichini, Presidente Commissione Cultura della Casa dell’Architettura, che commenta: “Capire le nostre radici per capire il senso futuro. Senza tornare alla Roma imperiale o papale, puntiamo sulla vocazione fatta di cultura, scienza e sapere”.

“Una Roma marittima a cui aspirare se si crede nella Capitale come città metropolitana, che allunga la sua influenza fino a Civitavecchia – osserva Rosario Pavia, che insiste sulla navigabilità del Tevere a livello turistico – Il porto fluviale di Roma è esistito fino agli anni ’60, ad Ostiense, e mi piacerebbe lavorare sull’idea di Tevere come Central Park”. Senza dimenticare che Roma può contare sui porti di Civitavecchia, Ostia e Fiumicino.

“Possiamo credere ad una Roma vicina al tema dell’acqua, creando infrastrutture che sostengono la navigabilità del Tevere attraverso un sistema misto destinato ad utenti e turisti. Una mobilità sicuramente più pulita e veloce, se si considera il traffico di oggi – commenta l’architetto romano Fabrizio Capolei dello studio Capolei Cavalli | Architetti Associati – Se pensiamo ad una città dove il turista torna una seconda volta, Roma è al 50esimo posto, dopo Oslo e Londra che hanno molte meno attrattività. Abbiamo bisogno di nuove scoperte per stimolare il turista”. Pensando in grande, l’intero sistema acquatico del Lazio permetterebbe di creare un trasporto alternativo al ferro e gomma: fiumi, torrenti, canali ed affluenti potrebbero essere dotati di pedane o sistemi di mobilità per una rete fluviale accessibile e fruibile.

“I quasi 13 km di muraglioni del Tevere potrebbero diventare l’opera d’arte più lunga d’Europa”, rilancia Guendalina Salimei di Tstudio. Senza dimenticare il Lungotevere che Roberto Pavia definisce la più interessante infrastruttura capitolina per un progetto moderno, accostandolo ai boulevard europei.

In attesa dell’incontro con i candidati Sindaco di Roma, che si terrà a SPAM giovedì 29 luglio, molte le questioni aperte che SPAM Roma 2021 ha fatto emergere, compresa la spinosa questione dei rifiuti.

Interessante la ricerca dell’Università La Sapienza, in collaborazione con Ama Roma che ambisce a creare spazi suddivisi in isole ecologiche per lo smaltimento dei rifiuti e centri per il riuso, in cui dare nuova vita agli oggetti attraverso laboratori artigianali, come hanno descritto Roberto Panei e Patrizia Trovalusci del laboratorio di laurea Lab-Recycling.

“Nel contesto delle politiche legate all’economia circolare, si può ripartire anche dai rifiuti e soprattutto dal riuso di risorse. Un Restart, riprendendo il tema della terza edizione di Spam, che deve partire sempre da termini concreti, come i progetti di Ama Roma che sono calati in aree specifiche” spiega Tommaso Brasiliano, Presidente AR Edizioni.

Fondamentale una buona gestione dei rifiuti, ultimamente carente nella Capitale: “dal 2008 il PRG di Roma ha inserito gli impianti per la raccolta differenziata nelle opere di urbanizzazione secondaria, superando la concezione degli standard del DM 1444/68. Si devono trovare le aree più adatte per evitare contestazioni, sperando si capisca che le isole ecologiche non sono discariche” commenta Roberto Panei sulla pianificazione dei rifiuti.

Un modo particolare di riutilizzo di oggetti è stato realizzato da Diele Kerciku Architetture, uno studio italo albanese impegnato nella progettazione di spazi residenziali, commerciali e di lavoro. A Gaza hanno riusato le macerie per costruire un piccolo edificio, dando nuova linfa ad oggetti pieni di memoria. “Trattare i progetti con la stessa dignità sia che si tratti di una pensilina che di una cattedrale: questa è la qualità dell’architettura – osserva Kerciku – e una visione a lungo termine per ripartire”.

Non secondario il tema delle infrastrutture, soprattutto a Roma, che, a differenza di Milano, è una città centripeta che non può vivere senza una fitta rete di trasporto pubblico. “Non è vero che non abbiamo pensato all’uso importante delle metropolitane, anche se le esperienze passate non sempre sono state felici. Puntiamo sulle stazioni museali come San Giovanni, perché il potenziamento delle infrastrutture sia occasione di riqualificazione e valorizzazione del bello, accanto alla funzionalità – racconta l’Assessore alle Infrastrutture di Roma Linda Meleo – Con un occhio alle due grandi occasioni che la Città Eterna vede all’orizzonte: Giubileo 2025 e candidature Expo 2030”.

“Il PUMS – Piano Urbano della Mobilità Sostenibile – è stato proposto a tutti i Municipi e ogni cittadino è potuto intervenire in proposito. È una proiezione di ferrovie, tram e funivie previste per i prossimi 10 anni: dal tram Palmiro Togliatti al TVA-Termini Vaticano Aurelio. È un’occasione anche per riqualificare gli intorni delle infrastrutture come è stato fatto a Casalotti”, spiega Linda Meleo.

Una filosofia, quella di includere la valorizzazione del contesto in cui si opera, che Marcial Jesus, fondatore e direttore principale di 100architects, racconta essere una consuetudine in Cina: “I costruttori devono creare spazi pubblici di qualità e abbellire l’intorno delle costruzioni, restituendo parte del proprio guadagno alla collettività”.

Le città sono alla ricerca di una nuova forma di mobilità. “A Roma ci sono 15mila monopattini, diverse società per il noleggio auto, compreso un carsharing comunale. L’integrazione dei sistemi di mobilità esiste già in alcune app, ma dobbiamo confrontarci con le politiche commerciali delle varie aziende. I cittadini hanno bisogno del primo mezzo a disposizione – racconta Stefano Brinchi, Presidente e AD Roma Servizi per la Mobilità – Ridare ai quartieri la centralità di qualche anno fa è una priorità. Se scardiniamo il paradigma della distinzione tra luogo di lavoro e di abitazione, magari riusciamo a trovare posti in cui svolgere attività lavorative in coworking vicino casa, in luoghi raggiungibili con mezzi leggeri ed ecologici. Pensiamo ai 310 km di piste ciclabili realizzati, partendo da 240 km: la bicicletta ben si adatta ai tempi pandemici privi di assembramento e con la pedalata assistita”.

In un processo di rinascita, è necessario mettersi d’accordo anche sulle regole del gioco. Andrea Iacovelli, consigliere Oar e responsabile area concorsi commenta: “Anche se le esperienze passate non sono sempre andate a buon fine, la tipologia a due gradi consente di mettere al centro il progetto che interessa al cittadino al di là di fatturati”.

Fotografie di Daniele Raffaelli

di Giulia Villani
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