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29 Giugno 2021

I candidati sindaco rispondono alla chiamata dell’OAR: il confronto il 29 luglio a SPAM Restart!

di Redazione OAR

L’appello dell’OAR ai candidati sindaco per la Capitale – per aprire il dialogo sui contenuti in vista delle prossime elezioni amministrative – ha avuto un immediato riscontro, con l’adesione dei diretti interessati. E l’appuntamento per il confronto è già in agenda: il 29 luglio nell’ambito di SPAM Restart!, la terza edizione del Festival dell’Architettura di Roma, organizzato dall’Ordine alla Casa dell’Architettura.

La lettera dell’OAR: Aprire un dialogo sui contenuti

«Gli ordini professionali possono dare un grande contributo nell’individuazione dei nodi irrisolti della nostra città: a questo proposito, da tempo l’Ordine degli Architetti di Roma porta avanti la sua causa per l’efficientamento della macchina burocratica capitolina e dei suoi uffici tecnici, mosso dalla consapevolezza che il futuro della città passi necessariamente attraverso un radicale rinnovamento di questi apparati». È uno dei passaggi della lettera predisposta dall’OAR e inviata ieri, 28 giugno, ai candidati sindaco per Roma per invitarli a un «dialogo sui contenuti». Tra gli obbiettivi principali indicati: battere il «vero mostro», la burocrazia.

Qui la lettera dell’OAR: LINK

L’adesione dei candidati sindaco: pronti al confronto

Immediata la reazione dei diversi esponenti politici, che hanno risposto alla chiamata dell’OAR, offrendo la propria disponibilità al dialogo.

«Ringrazio l’Ordine degli Architetti di Roma e provincia, che in una lettera ha evidenziato l’importanza di mantenere un dialogo costante con l’Amministrazione per migliorare ulteriormente la macchina amministrativa, semplificare e digitalizzare i processi». Lo ha detto in una nota la sindaca di Roma, Virginia Raggi, che ha aggiunto: «Questo processo lo abbiamo già avviato e andrà avanti anche con il contributo dei professionisti del settore». Rimarcando poi le azioni già intraprese sul fronte della digitalizzazione dei servizi, in particolare sul forte del Dpau: «dall’avvio della piattaforma tecnologica SUE – Servizi Unificati per l’Edilizia» ad una «azione di potenziamento delle risorse umane e della strumentazione in atto al fine di implementare la digitalizzazione dell’archivio», fino al «tavolo di confronto permanente con gli ordini professionali» su diverse tematiche, tra cui «la piattaforma, l’agibilità, le affrancazioni, anche in termini di formazione».

Ascolto garantito anche da Carlo Calenda: «appello sacrosanto, incontriamoci. Vediamoci quando e dove volete per parlare di come rendere più efficienti gli uffici comunali. Non c’è alternativa a digitalizzare – partendo da pratiche Superbonus – l’importante è sempre il come. Parliamone». Così ha scritto su Twitter il candidato sindaco per la lista civica ‘Calenda sindaco’.

La risposta di Roberto Gualtieri, candidato per il centrosinistra, è arrivata attraverso il suoi sito e con un tweet. «Roma Capitale – ha scritto – è sempre stata una istituzione in grado di esprimere grande capacità tecnica nella progettazione e nella programmazione delle opere edilizie, ma questa tradizione negli ultimi dieci anni si è assai ridotta. Occorre potenziare i dipartimenti tecnici con personale e con un programma di digitalizzazione. Occorre rilanciare la capacità dell’amministrazione di bandire concorsi, favorire una competizione tra idee, per la qualità e per nuovi interventi coerenti con gli obiettivi della transizione eco-digitale, dando spazio ai giovani». Rimettere al centro il progetto «è uno degli obiettivi per una nuova stagione di trasformazione urbana» ha sottolineato, concludendo: «Roma può fare molto superando l’arida gestione di questi anni fatta purtroppo solo di ‘paura della firma’. Si deve restituire entusiasmo e voglia alle competenze tecniche attualmente presenti e rafforzarle con un programma di modernizzazione tecnica dell’amministrazione».

Per Simonetta Matone, candidato prosindaco al Campidoglio con la coalizione di centrodestra, «le richieste degli architetti sono più che condivisibili. È necessario snellire la burocrazia, puntare sulla digitalizzazione e investire su giovani e personale altamente qualificato. Sono aperta al confronto, certa che dal dialogo con tutte le parti sociali che compongono la nostra città possa nascere una bella idea di futuro». Ha rimarcato, infine, come «serva una revisione della macchina amministrativa. I tempi della burocrazia sono troppo lunghi e i sistemi interni spesso obsoleti. La mancanza di efficienza all’interno degli uffici genera lentezza nelle pratiche e procedure bloccate. Sono a completa disposizione degli Architetti romani per capire insieme come risolvere le questioni più spinose della categoria».

Rocchi: Roma non può permettersi due anni di transizione. Puntare sulla sussidiarietà

A scattare una fotografia sulle criticità attuali e ad indicare urgenze e priorità per il prossimo futuro è il presidente OAR, Christian Rocchi: «Manca il personale – afferma -. E quel poco che c’é non é incentivato da prospettive di futuro. I più bravi se ne vanno. I concorsi non sono una soluzione nell’immediato, per le lungaggini delle procedure, ma anche perché in alcuni uffici del dipartimento (il riferimento, in particolare, è al Dpau) bisogna essere formati per i servizi che si forniscono». Roma non può permettersi due anni di transizione, con gli uffici che non funzionano: in questa situazione, infatti, nessuno sarà disposto a investire sulla nostra città». La proposta degli architetti – ribadisce Rocchi – «punta ancora una volta sulla sussidiarietá quale azione-ponte concreta. I professionisti si mettono a disposizione per far funzionare gli uffici, anche attraverso la ‘commissione integrata consultiva per la bollinatura delle pratiche edilizie’, proposta tre anni fa dall’attuale Consiglio dell’OAR. E oggi attivata con grande profitto: a Milano, però, non a Roma, purtroppo».

L’appuntamento il 29 luglio a SPAM Restart!

Una data per il confronto c’è già: il 29 luglio, nell’ambito dell’ultima giornata di SPAM Restart!, la terza edizione della Settimana del Progetto di Architettura nel Mondo, il Festival dell’Architettura di Roma organizzato dall’OAR (dal 23 al 29 luglio alla Casa dell’Architettura). Le «Azioni per ripartire» saranno al centro dell’evento che si propone, ancora una volta, come piattaforma dal profilo internazionale per la riflessione e il dialogo intorno ai temi dell’architettura e delle città; con un focus, in particolare, su misure e opportunità per ripartire nel post pandemia. La giornata del 29 luglio – dedicata al tema «Architecture and politics» – avrà uno spazio dedicato proprio al confronto con i candidati sindaco di Roma in vista delle elezioni amministrative.

Il sito web di SPAM Restart!: LINK

Qui l’articolo di presentazione del Festival: LINK

I primi spunti sui social

A mostrare l’interesse per i temi sollevati dall’OAR sono stati alcuni dei commenti sui social media nell’ambito del flusso di reazioni aperto dall’invito al dialogo dell’Ordine di Roma e dalle adesioni dei candidati sindaci. C’è chi chiede «progetti con fattibilità, tempi di realizzazione ed impegni finanziari», ma anche un «approccio sistemico per rimettere in piedi la città». Chi ricorda come agli architetti, quotidianamente, sia «affidata la salvaguardia delle norme e del decoro della città», e come la digitalizzazione, ad oggi, sia servita – in alcuni casi – «solo a creare un muro tra i professionisti e la Pa e a trasferire responsabilità e incombenze all’esterno». Digitalizzare «è inutile – sottolinea provocatoriamente qualcun’altra – ti viene chiesto lo stesso dato su 20 moduli diversi». (FN)

di Francesco Nariello

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