ATTIVITà DELL'ORDINE

Professione
29 Luglio 2020

Rapporti con la PA. Aggiornamenti sui vari servizi e procedimenti. Una lista di contatti degli uffici tecnici di Roma Capitale

di Redazione OAR

Tempi procedurali troppo lunghi, difficoltà nella richiesta di chiarimenti, mancanza di certezze per l’avvio dell’iter istruttorio delle pratiche. Sono solo alcune delle difficoltà che i professionisti incontrano quando si relazionano con gli uffici tecnici delle pubbliche amministrazioni: una situazione – già fortemente critica per la carenza di personale – che si è aggravata a seguito dell’emergenza Covid19, in particolare per quanto riguarda Roma Capitale.

Il corretto funzionamento degli uffici pubblici – che ha come principale conseguenza la dilatazione delle tempistiche per dare risposte alle istanze di cittadini e progettisti – è uno dei nodi principali con cui devono confrontarsi i professionisti: lo confermano anche i primi riscontri forniti dal questionario online lanciato dall’OAR, da cui emerge che uno dei temi di maggiore interesse in assoluto, per gli architetti iscritti all’Ordine, è proprio quello dei rapporti con le pubbliche amministrazioni e la semplificazione. L’OAR ha da tempo rilevato che il problema più urgente e prioritario da affrontare è la mancanza di personale, che finisce di vanificare ogni attività di miglioramento degli uffici oppure di esporli al rischio di ripiombare ripetutamente nel disservizio. La carenza di personale (60 persone in meno secondo il direttore del PAU) potrebbe acuirsi il prossimo anno, in conseguenza del pensionamento di molti dipendenti, compresi quelli con maggior esperienza.

«Come ente pubblico l’OAR non può stare a guardare una situazione drammatica che rischia di deflagrare, facendo implodere il dipartimento Pau – commenta Christian Rocchi, vicepresidente dell’Ordine – Questione che genererebbe un effetto domino sull’intero comparto dell’edilizia romana». 

Le azioni dell’OAR

L’Ordine degli Architetti di Roma, intanto, si è mosso su più fronti, attivandosi sulle questioni più calde segnalate dagli iscritti, avviando iniziative ad hoc e attuando uno stretto monitoraggio sui risultati ottenuti. 

Per quanto riguarda le lungaggini burocratiche dell’ufficio archivi, ad esempio, anche su impulso dell’OAR, sono state messe online le scansioni dei progetti fino al 1967 (ora inviate entro un giorno dalla richiesta) e continua la scansione dei progetti per arrivare a rendere il servizio esclusivamente telematico.  Sul tema agibilità, invece, l’Ordine ha lavorato ad una apposita «Guida» con il tavolo ordini e collegi che ha reso meno interpretabile la pratica dell’agibilità asseverata dal professionista: la cosiddetta Scag. 

Più complessa la situazione per l’ufficio condoni, su cui pesa gravemente la mancanza di personale: anche con una piattaforma digitale funzionante, ma senza personale negli uffici, i problemi si aggraveranno sempre di più (vedi articolo).

Sul fronte della gestione delle tempistiche per la resa dei pareri delle pratiche – dal permesso di costruire alla Scia, in vista della Conferenza dei Servizi, l’OAR ha creato un servizio di assistenza agli architetti per la verifica della correttezza formale delle pratiche per favorire l’emissione dei titoli abilitativi nei tempi stabiliti dalla legge.

In materia di collaudi opere pubbliche, infine, l’Ordine ha avanzato a Roma Capitale una proposta di accordo, in tema di sussidiarietà, per realizzare un bando ad evidenza pubblica per selezionare professionisti iscritti all’albo che possano realizzare i collaudi di opere pubbliche.

La leva della digitalizzazione. Una lista di contatti della PA

Un gancio per risolvere dubbi e sbloccare situazioni anche complesse viene dalla spinta alla digitalizzazione – rafforzata dalla leva della pandemia da Covid19 che ha favorito una certa «apertura» sul fronte digitale –  anche per quanto concerne la Pa.

Per favorire il contatto tra professionisti e pubbliche amministrazioni, l’OAR pubblica online una lista con gli indirizzi email dei responsabili dei principali uffici di riferimento in ambito edile (forniti dalle amministrazioni stesse): dalle informazioni tecniche a quelle amministrative, contabili e anche – più specificamente – relative a pratiche che spaziano dai permessi di costruire alle reversali.

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