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Architettura
28 Settembre 2023

Al via la conferenza internazionale sulla progettazione dei luoghi di lavoro del futuro, nel segno del New European Bauhaus

La progettazione sensibile dei luoghi di lavoro e degli spazi di co-working ispirata ai principi del nuovo Bauhaus europeo. È questo il tema che sarà sviluppato giovedì 5 ottobre durante la conferenza internazionale che si terrà nella splendida sede di Villa Altieri a Roma, organizzata dall’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia e dalla Città metropolitana di Roma Capitale.

La conferenza (in italiano con traduzione simultanea) è inserita nel catalogo della Commissione Europea delle attività dell’European year for skills 2023, un’iniziativa dell’Ue che nasce per aiutare le persone ad acquisire le giuste competenze per giungere a lavori di qualità, con attenzione alle crescita sostenibile e ad una transizione verde e digitale socialmente equa. Dunque, si inizia il 5 ottobre con un’intera giornata dedicata alla progettazione dei luoghi di lavoro e degli spazi di co-working e si proseguirà il 6 con il tema della gestione e dello sviluppo della carriera, indagati grazie al contributo di diverse discipline.

Tanti e prestigiosi i relatori che porteranno i loro contributi ed esperienze affrontando il tema della progettazione sensibile dei luoghi di lavoro da diverse e interessanti prospettive (si veda il programma delle sessioni mattutina e pomeridiana), in una giornata di confronto che nasce da un progetto quinquennale di collaborazione europea della Città metropolitana di Roma Capitale.

Giovedì 5 ottobre, focus sugli spazi di lavoro e di co-working

Progettare gli spazi di vita del futuro seguendo le direttive del nuovo Bauhaus europeo (iniziativa creativa e interdisciplinare promossa dalla Commissione europea) significa concepire la progettazione in modo interdisciplinare, mobilitando architetti, designer, ingegneri, scienziati, studenti, placemaker e menti creative afferenti a qualsiasi disciplina, al fine di immaginare e costruire insieme dei luoghi che siano sostenibili, inclusivi e belli per i nostri occhi, le nostre menti e le nostre anime. Di questo e, a partire da molteplici punti di vista, parleranno prestigiosi relatori.

«La progettazione sensibile degli ambienti di lavoro deve tener conto del benessere psico-fisico delle persone e del benessere del nostro pianeta, dell’ambiente in cui viviamo. È un concetto che parte dall’uomo, dall’individuo, per poi estendersi alla comunità e, allargando lo sguardo, al pianeta», sottolinea Roberta Bocca, vicepresidente dell’OAR e delegata alla formazione, nonché coordinatore scientifico della giornata e moderatrice del convegno.

Il ragionamento si allargherà alle cosiddette “competenze connettive“, ossia a quelle capacità che consentono agli architetti e ai designer di mettersi in connessione e collaborare con professionisti esterni al mondo del progettazione. Si parlerà anche della progettazione degli spazi di co-working, come opportunità di scambio di idee, valori e talenti, e del modo in cui la progettazione può amplificare le interrelazioni.

Oggetto del dibattito saranno, inoltre, le opportunità offerte dai Piani urbani integrati, uno strumento che il Pnrr mette in campo con l’obiettivo primario di recuperare spazi urbani e aree già esistenti allo scopo di migliorare la qualità della vita promuovendo processi di partecipazione sociale e imprenditoriale. E poi, il nomadismo digitale come opportunità per lo sviluppo e la valorizzazione dei territori e delle rispettive attività economiche. Un fenomeno che, con l’evoluzione tecnologica e il post-pandemia ha – come è noto – avuto un’ampia diffusione, sprigionando tutti i suoi effetti benefici sul fronte ambientale (ad esempio, per l’annullamento degli spostamenti casa-lavoro), con ricadute positive in ambito culturale, sociale e sociologico, contribuendo a rivitalizzare i luoghi e a ostacolare l’inverno demografico.

Spazio alle best practice

Nella sessione mattutina sarà presentato il progetto di restyling della sede direzionale Enel in Via Regina Margherita a Roma, firmato dallo studio ACPV Antonio Citterio Patricia Viel, un esempio di recupero di un edificio esistente (degli anni Sessanta) che punta al risparmio energetico, al benessere psico-fisico di utenti e lavoratori, includendo un’ampia gamma di servizi alla persona e dando risposta alle più moderne esigenze lavorative.

Spazio alle best practice anche nel pomeriggio con due esempi. Uno è l’hub LVenture alla Stazione Termini, uno spazio (9mila mq) che ospita start-up, spazi di co-working, realizzato mantenendo in equilibrio i due principi apparentemente contrapposti di conservazione e rinnovamento. Conservazione delle architetture razionaliste della Stazione e rinnovamento con l’introduzione di spazi di lavoro condivisi, rispondenti alle più attuali richieste. Infine, Palazzo Canova, sempre a Roma, un progetto realizzato e funzionante di ambiente polifunzionale, insediatosi nell’antico studio dello scultore Antonio Canova. L’edificio, oggi casa-studio dell’artista, Luigi Ontani, ospita al suo interno atelier di artisti, uno studio di architettura, un’agenzia di comunicazione e le più svariate attività, culturali, formative e di lavoro.

Il programma della sessione mattutina
Il programma della sessione pomeridiana

di Mariagrazia Barletta

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