NOTIZIE

Architettura
16 Ottobre 2025

Al via Proiezioni 2025: alla Casa dell’Architettura il Cinema incontra la Città

Ieri, 15 ottobre, l’opening della quarta edizione della rassegna che proseguirà fino al prossimo 26 ottobre, e che si svolge in occasione della Festa del Cinema di Roma: film, talk, mostre e incontri per raccontare Roma come «scenografia del quotidiano»

Un racconto – tra immagini e riflessioni condivise – della città contemporanea, dei suoi spazi e delle sue trasformazioni. È questo il senso di «Proiezioni. La città come scenografia del quotidiano», la rassegna curata dalla Casa dellArchitettura di Roma (piazza Manfredo Fanti, 47) che, in occasione della Festa del Cinema di Roma,  si propone come laboratorio culturale in cui architettura, cinema e arti visive si intrecciano e si fondono in un quadro collettivo, indagando lo spazio urbano come luogo vivo e narrativo. Ieri, 15 ottobre, ha preso il via la quarta edizione della manifestazione che fino al prossimo 26 ottobre ospiterà film, talk, mostre e incontri in un fitto programma di appuntamenti (qui l’articolo di presentazione: LINK). Qui il programma: LINK

Ad aprire la serata gli interventi di Claudia Ricciardi, nuova direttrice della Casa dell’Architettura, e Lorenzo Busnengo, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia.

«La Casa dellArchitettura, istituita nel 2003, nasce con una vocazione precisa: aprirsi, diffondere la cultura architettonica e promuovere limportanza del progetto e della qualità progettuale – ha spiegato Ricciardi –. È concepita come una piazza pubblica, un luogo di incontro capace di accogliere non solo i professionisti ma anche i cittadini, coinvolgendoli nella cultura del progetto. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale anche creare sinergie con i grandi eventi della città, e – in questo senso – la Festa del Cinema di Roma rappresenta un’occasione preziosa per intrecciare architettura e arti visive». Con Proiezioni, giunta alla quarta edizione – prosegue la direttrice appena insediatasi -, «vogliamo restituire allo spazio urbano e naturale la sua dimensione viva, non come semplice scenografia, ma come corpo attivo e agente. Talk, proiezioni e mostre indagano il modo in cui cinema e architettura condividono lo stesso gesto fondativo: indagare, immaginare e trasformare gli spazi, prefigurando futuri possibili».

L’estratto video di una parte dell’intervento di Claudia Ricciardi

A rimarcare il ruolo culturale e simbolico della Casa dell’Architettura nel panorama romano è stato anche Busnengo: «All’interno della Festa del Cinema di Roma, la Casa dell’Architettura – ha detto – vuole lasciare il proprio segno, contribuendo con iniziative che raccontano la città e le sue trasformazioni. Questa è la casa degli architetti, ma anche un luogo aperto, un contenitore di idee e di visioni, uno spazio aperto dove si immaginano gli sviluppi futuri — urbanistici, sociali e culturali — della città. Il cinema, in questo senso, è parte integrante del nostro linguaggio: racconta le città, le interpreta, le sogna. Pensiamo a visioni futuristiche come Blade Runner, che hanno anticipato riflessioni sulla città del domani, o al neorealismo, che ci ha restituito immagini autentiche di Roma e dei suoi quartieri». Gli esempi sono tanti altri e il vicepresidente OAR ne ha ricordati alcuni: dalle scene di Nanni Moretti in Caro Diario, tra Garbatella e Casal Palocco, a Il Sorpasso di Dino Risi, con Gassman che parte da una Balduina ancora in costruzione, dalla avveniristica casa di Manuel Fantoni nel film Borotalco di Verdone a Villa Chigi sulla Nomentana, dove fu girato Il Vedovo con Alberto Sordi: luoghi che fanno parte della memoria collettiva e che mostrano come larchitettura e il cinema siano intrecciati nel nostro immaginario».

A seguire è stato presentato «DopoCinema», progetto ideato da Giovanni Calvario (Boanerghes), Andrea Antonelli (Enzima) e Francesco Cianfarani (The Roman Post),  che lo hanno presentato, sottolineando come «quest’anno, per la prima volta, arriva a Roma il ‘fuorifestival’ del cinema. Come accade a Milano con il Fuorisalone o a Barcellona con l’OffSonar, anche Roma ha finalmente un suo spazio diffuso, una festa di dieci giorni lungo tutta la Festa del Cinema. L’idea è portare la magia del grande schermo fuori dai confini tradizionali, per ricrearla ovunque, in spazi della città anche meno conosciuti ma straordinari». Tra questi la Casa dell’Architettura, dove DopoCinema accompagnerà Proiezioni 2025 con dj set e intrattenimento il 24, 25 e 26 ottobre. Ingresso gratuito previa registrazione al seguente LINK

Il talk e la proiezione

Il talk al centro dell’opening, dal titolo «Il paesaggio e la città come scenografia del quotidiano», ha visto protagonisti Egidio Eronico, regista e architetto – autore del film «Amate Sponde», proiettato a chiusura della serata – , Leonardo Baraldi, produttore, e Alfonso Giancotti, architetto e docente della Sapienza, moderati da Claudia Ricciardi.

«Il rapporto tra cinema e architettura è assolutamente inscindibile – ha sottolineato Eronico –. Dietro ogni opera cinematografica c’è uno studio sullo spazio, una ricerca che, anche se il cinema vive in due dimensioni, diventa quasi uno studio volumetrico. Lo spazio e la sua interpretazione, nel cinema, sono sovrani, e forse nessuno più di un architetto può comprenderne fino in fondo il valore narrativo».

La video pillola con Egidio Eronico

«Il documentario ‘Amate Sponde’ – ha osservato Giancotti – è un viaggio nel paesaggio italiano, tra natura e artificio, tra bellezza e contraddizioni. Cinema e architettura condividono la capacità di leggere e interpretare lo spazio, e di restituirlo all’uomo come esperienza sensibile. Il compito dell’architetto, oggi più che mai, è proprio questo: rimettere l’uomo al centro dello spazio».

La riflessione di Alfonso Giancotti

Le mostre

Il programma della serata si è chiuso – prima della proiezione – con l’inaugurazione delle mostre tematiche che accompagneranno Proiezioni 2025 fino al 26 ottobre. Tra queste, al primo anello dell’Acquario Romano, «Claudia. La Forza di una Voce – Autenticità, istinto e libertà oltre il cinema», un omaggio a Claudia Cardinale, la grande attrice italiana recentemente scomparsa, curato da Francesco Della Calce con la supervisione di Daniele Luxardo e Tiziana Appetito, Archivio Appetito. L’esposizionepresenta 18 fotografie inedite e rare provenienti dagli archivi Luxardo e Appetito, restituendo l’essenza autentica di una diva che ha saputo incarnare figure femminili forti e anticonformiste, da «Il giorno della civetta» a «Vaghe stelle dell’Orsa».

Qui il racconto di Tiziana Appetito

In mostra – al piano terra, in sala Monitor P i collage di Remo Remotti, a cura di Gianluca Marziani, con il titolo «Collage Vaticano»: un racconto ironico e poetico della Roma del Novecento, sospesa tra sacro e profano, tra cartoline d’epoca e memoria personale. «Un leggiadro cortocircuito tra spazio e tempo», lo definisce il curatore, dove la Città Eterna è protagonista.

La testimonianza di Luisa Pistoia, moglie di Remo Remotti (intervista di Giulia Villani)

Completa il ventaglio di esposizioni «Cinecalendario. Un anno al cinema», ideata da Sebastiano Barcaroli, Andrea Fiamma e Ale Giorgini: un calendario visivo che associa ogni giorno dell’anno a un film della storia del cinema mondiale, un viaggio tra generi, epoche e autori. Da segnalare anche le installazioni «Hortus» presenti sia all’interno che nel giardino della Casa dell’Architettura. (FN)

Video interviste e fotografie di Francesco Nariello

di Francesco Nariello

PHOTOGALLERY

TAG

ATTIVITÀ

DELL'ORDINE

POLITICA

DELL'ORDINE