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Architettura
16 Aprile 2020

Post Covid19. Annalaura Spalla: «L’architettura è salute»

di Redazione OAR

In questi giorni di quarantena siamo stati costretti tutti a riflettere sulla salute e sulla salubrità degli ambienti, soprattutto quelli vissuti in condivisione con altri.

Preziosi spunti sul come l’architettura post Covid-19 possa garantire il diritto fondamentale alla salute vengono da Annalaura Spalla, architetto genovese d’origine e romana di adozione, che più volte si è confrontata con il tema degli spazi pubblici.

Le cronache di questi giorni ci raccontano di strutture sanitarie da ripensare e riprogettare e in questo gli architetti devono essere in prima linea. “Gli ospedali del futuro sono hub in cui la tecnologia e la robotica diventano centrali – precisa l’architetto Spalla – la cura giusta, nel momento e nel posto giusto è possibile non in una singola struttura, ma in una rete di ospedali, da quelli che trattano malattie acute, a quelli di livello di terapia intermedia fino all’assistenza domiciliare”.  Entra in gioco necessariamente una sapiente pianificazione pubblica della città, in cui le strutture sanitarie sono inserite: “Abbiamo assistito al fallimento del modello regionale, a favore di un’urbanistica centralizzata”.

Un ruolo decisivo di cui l’architetto deve sapersi riappropriare perché l’architettura è sinonimo di benessere. “La salute è nel progetto, nel costruire e progettare bene. Per farlo però il professionista deve essere pagato e tutelato”, questa la ricetta per un’architettura di qualità diffusa secondo Annalaura Spalla.

Un auspicio o un ammonimento per il futuro? “Il covid-19 è una grande sveglia per non aver investito in spazi pubblici, ma solo in brandelli di città – conclude Spalla – Adesso questo pesa”.

(GV)

https://www.facebook.com/ordinearchitettiroma/videos/272843943878485/
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