Prosegue l’impegno della Commissione Parità di Genere dell’Ordine degli Architetti di Roma (OARPG) sui temi della progettazione finalizzata al superamento di tutte le barriere che ostacolano l’inclusione e frammentano il tessuto sociale: dopo il successo della Call “Architettura non esclusiva” lanciata a febbraio 2023, lo sviluppo di una sinergia con la Commissione Capitolina delle Pari Opportunità ha consentito al gruppo di lavoro della OARPG (Roberta Bocca, Lucia Furfaro, Antonia Genco, Ilaria Olivieri, Emma Tagliacollo, Barbara Tetti) di dare vita a un laboratorio per la mappatura dei Centri Anti Violenza (CAV) presenti a Roma.
Il progetto incentrato su dodici CAV nella Capitale si propone di fotografare la situazione attuale con un approccio partecipato, coinvolgendo il personale che opera negli spazi dei Centri e analizzandone le esigenze. I sopralluoghi verranno effettuati nell’arco di un anno e, per garantire l’omogeneità dei dati che confluiranno nella mappatura finale, si baseranno su una metodologia di raccolta delle informazioni all’interno di un modello standard di scheda.
Nati a partire dal 2018, con l’urgenza di fornire una risposta immediata alla esigenza sempre più evidente di punti di ascolto e protezione, i Centri Anti Violenza di Roma non sono stati definiti da uno specifico piano, ma si sono spontaneamente configurati rispetto a tre tipologie: Centri realizzati in immobili confiscati alla criminalità; Centri all’interno di semplici appartamenti a disposizione della Capitale; Centri ospitati in spazi dell’Amministrazione.
Attraverso lo studio dei risultati dell’indagine estesa al territorio cittadino, la Commissione OARPG auspica una fase successiva alla mappatura, che possa portare all’elaborazione di soluzioni architettoniche per i CAV in grado di renderli più funzionali e accoglienti, anche in relazione alle necessità di una utenza eterogenea come quella delle vittime di un fenomeno che colpisce ogni strato della società.
“Per portare avanti una indagine finalizzata a migliorare le strutture che ospitano i Centri Anti Violenza e, di conseguenza, i servizi offerti al loro interno,” evidenzia Roberta Bocca, Vice presidente e Consigliera OAR, Coordinatrice Commissione Parità di Genere “bisogna analizzare una serie di fattori quali l’accessibilità, ma anche la visibilità, che rappresenta un aspetto molto delicato: il Centro Anti Violenza deve essere tempo un luogo facilmente individuabile, ma allo stesso tempo uno spazio in cui le persone non si sentano esposte“.
Come sottolinea Emma Tagliacollo, membro OARPG, “Questo progetto di mappatura dei Centri Anti Violenza è molto importante perché consente di riflettere sull’architettura di questi luoghi, di comprenderne le caratteristiche e la consistenza per farli capire meglio ai nostri iscritti e alle nostre iscritte. Conoscere i CAV ci permette anche di raccontare un pezzo di storia della nostra città, che è anche la nostra storia”.
L’attività di verifica e schedatura dei Centri Anti Violenza verrà presentata nell’ambito del convegno “Architettura partecipata e inclusiva come reazione alla violenza di genere”, in programma alla Casa dell’Architettura il 25 novembre, Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne: all’incontro, che si pone come momento propositivo rispetto alla riflessione sui temi connessi alla ricorrenza, prenderanno parte Michela Cicculli, Presidente Commissione Capitolina delle Pari Opportunità; Simona Feci, docente di Storia del Diritto all’Università di Palermo; Lucia Krasovec-Lucas, Presidente IN/Arch Triveneto.
“Architettura partecipata e inclusiva come reazione alla violenza di genere – Studio e ricerca di soluzioni sociali e progettuali per i centri Anti Violenza”
Convegno
25 novembre 2023
ore 15:40 – 19:00
Casa dell’Architettura
Piazza Manfredo Fanti, 47 – Roma