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15 Novembre 2022

I vertici capitolini, il Premio Nobel Parisi e il Presidente dell’OAR Panci presentano il concorso per il Museo della Scienza

Il bando si avvarrà della piattaforma telematica CAN un realizzata dall’Ordine degli Architetti di  Roma e Provincia, coordinata dalla consigliera Claudia Ricciardi.

Con la presentazione del concorso internazionale di progettazione Museo della Scienza di via Guido Reni si concretizza un progetto atteso da tempo nella Capitale. ”E’ una giornata storica – ha esordito nella sala della Protomoteca il Sindaco Roberto Gualtieri. “Roma, – ha sottolineato –  è già un museo della scienza diffuso, con i suoi circa venti musei universitari, con questa nuova struttura si metterà tutto a sistema. Mancava di un hub  – ha proeguito –  un centro di coordinamento e irradiazione di livello nazionale e internazionale”. In Campidoglio è stato presentato, ieri, il bando internazionale di Progettazione per il Museo della Scienza di Roma che coinvolgerà  il quartiere Flaminio. Nella Sala della Protomoteca sono state rese pubbliche le linee guida per il Concorso, riguardanti la realizzazione del progetto, voluto dall’Assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale guidato da Maurizio Veloccia. Per l’occasione sono intervenuti: il Sindaco di Roma Roberto Gualtieri, Giorgio Parisi Premio Nobel e Presidente comitato tecnico scientifico Museo della Scienza di Roma. Maurizio Veloccia Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Miguel Gotor Assessore alla Cultura di Roma Capitale, Francesca Del Bello Presidente Municipio Roma II, Alessandro Panci Presidente Ordine degli Architetti di Roma, Giancarlo Scotti Direttore Area Immobiliare Cassa Depositi e Prestiti e Stefano Brancaccio Area Tecnica Cassa Depositi e Prestiti.
Il Bando verte su un progetto di riqualificazione da dividere in due comparti: pubblico, dedicato al Museo, e privato con diverse funzioni rivolte alla collettività. L’iter prevede la presentazione dei progetti entro il 23 gennaio; a febbraio 2023 verranno scelti i 5 finalisti e il 19 maggio, come detto, è prevista la decisione finale della giuria. Il concorso, indetto dall’assessorato all’Urbanistica di Roma Capitale, è aperto a progettisti italiani e stranieri e si articola in due fasi: la prima finalizzata all’acquisizione di proposte ideative, la seconda all’acquisizione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica, scelto tra i primi cinque classificati nella prima fase. I cinque finalisti e il vincitore del concorso saranno selezionati da una giuria competente composta da 5 membri super partes che sarà nominata dopo la consegna degli elaborati del primo grado concorsuale. Al vincitore sarà corrisposto un premio di 150.000 euro, ai restanti 4 concorrenti un rimborso spese di circa 20.000. Il concorso si concluderà entro maggio 2023 e sarà svolto sulla piattaforma telematica CAN- Competition Architecture Network messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti di Roma e coordinata dalla consigliera Claudia Ricciardi, che garantisce l’anonimato dei concorrenti e uno svolgimento ordinato della procedura (tutta la documentazione è reperibile sulla suddetta piattaforma e sul sito del Comune agli indirizzi:

museoscienza.competitionarchitecturenetwork.it

concorso.museodellascienza

“Il concorso di progettazione è l’unica procedura di gara prevista nel codice appalti che pone al centro della valutazione la qualità del progetto.” HA spiegato intervenedo ala giornata il presidente dell’Ordine degli Architetti di Roma e Provincia, Alessandro Panci. “ In un momento storico in cui i finanziamenti del PNRR chiedono di spendere tanto e in fretta: non possiamo dimenticare che il risultato che rimarrà non sarà il rispetto dei tempi e dei pagamenti, bensì l’opera realizzata- ha sottolineato Panci  –  Un buon progetto corrisponde alla realizzazione di edifici e spazi pubblici che condizioneranno positivamente la nostra qualità di vita – ha proseguito sostenendo che i grandi progetti come questo, interventi in siti complessi, devono poter essere valutati avendo a disposizione più soluzioni nelle fasi di indirizzo e scelta, come avviene solo col concorso di progettazione”.

Intervento di Alessandro Panci | Presidente OAR

“Dopo anni apriamo una nuova pagina di storia – ha spiegato l’Assessore Maurizio  Veloccia. La parte dedicata al Polo museale coinvolgerà 19.000 mq (compresi spazi di servizio, spazi verdi/serre e terrazza della caffetteria), di cui 9.000 mq per spazi espositivi di varia natura e 1.100 mq di spazi per la ricerca. Tenendo conto della sostenibilità e dei requisiti energetici. Il centro sarà ripartito tra aree per il pubblico, per l’esposizione, per la ricerca e di servizio. “Roma è una città della Scienza, la più importante d’Italia”, ha spiegato il professor  Giorgio  Parisi. Per il Premio Nobel il Museo della Scienza: “ha una doppia valenza per Roma e per tutta l’Italia, perchè in Italia ne manca uno che ne abbia una nazionale. Dovrà essere un museo aperto sia all’antico che al moderno, che dovrà puntare a far conoscere a tutti cosa è il metodo scientifico per agevolar  la fiducia di tutti nella ricerca. Anche la didattica dovrà avere un importante ruolo  per aiutare i ragazzi delle scuole a capire cos’è la scienza” tramite laboratori e strumenti atti a dare aiuto nella didattica.”
La volontà di creare un Museo della Scienza affonda le radici al Diciannovesimo secolo, quando Roma venne proclamata Capitale del Regno d’Italia: “Già Quintino Sella ne parlava – ricorda  l’Assessore Veloccia – e già la prima legge per Roma Capitale prevedeva la costruzione di un Palazzo delle Scienze, che doveva ospitare la sede dell’accademia scientifica nazionale e le collezioni annesse, con finalità didattiche, agli ‘stabilimenti scientifici’ dell’Università di Roma. La mancata realizzazione di questo progetto, definitivamente caduto al volgere fra Ottocento e Novecento, lasciava alla gestione dei singoli istituti (universitari e non) le pur consistenti raccolte scientifiche esistenti nella Capitale”.  L’Assessore alle  alla Cultura Miguel Gotor ha sottolineato come Roma avesse la necessità di accendere i riflettori anche su una parte della cultura capitolina spesso sottaciuta o “dimenticata” rispetto ai grandi comparti storico-artistici ricoradndo che a Roma insegnò Copernico, che nell’Urbe venne costruito uno dei primi osservatori astronomici e come la città sia sempre stata accogliente nei confronti di studiosi e ricercatori

“E’ una giornata storica per Roma. Grazie al supporto tecnico-scientifico del comitato guidato dal premio Nobel Giorgio Parisi, che ha sviluppato il concept del museo- ha detto il Sindaco Gualtieri ringraziando l’Ordine degli Architetti per la partecipazione alla giornata e per lo sviluppo della procedura concorsuale attraverso la condivisione della piattaforma concorsi OAR. Il concorso internazionale sarà inoltre l’occasione per proseguire gli interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana che coinvolgono il quadrante Flaminio, area in profonda evoluzione, sulla quale la nostra amministrazione sta lavorando dal primo giorno” concludono.

di Emanuela Bruni e Giulia Villani

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