NOTIZIE

Normativa
20 Maggio 2023

Eco-vandali, il disegno di legge inizia il suo iter di conversione al Senato

Dopo un mese dall’approvazione in Consiglio dei ministri, il disegno di legge che introduce sanzioni amministrative a carico di chi danneggia beni culturali o paesaggistici, proposto dal ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, arriva al Senato. Il suo iter di conversione – come si legge nei documenti di Palazzo Madama – dovrebbe iniziare in Commissione Giustizia dove è all’esame un Ddl analogo, proposto da Claudio Borghi (senatore della Lega).

Il disegno di legge sugli “eco-vandali”, così è stato battezzata la proposta del ministro, introduce sanzioni amministrative contro chi distrugge disperde, deteriora, deturpa, imbratta o usa illecitamente beni culturali o paesaggistici. Sanzioni (ben più alte delle attuali multe) che vanno ad aggiungersi a quelle di natura penale già previste dall’attuale ordinamento e che consistono nella reclusione da sei mesi a cinque anni.

Più nel dettaglio, la proposta di Sangiuliano prevede l’introduzione di una sanzione amministrativa compresa tra 20mila e 60mila euro per chi distrugge, disperde, deteriora o rende in tutto o in parte inservibili o non fruibili beni culturali o paesaggistici propri o altrui. Per chi deturpa, imbratta o destina i beni culturali a un uso pregiudizievole o incompatibile con il loro carattere storico o artistico, la sanzione – se confermati i contenuti del disegno di legge – sarà compresa tra 10mila e 40mila euro. I proventi saranno devoluti al ministero della Cultura, affinché siano impiegati prioritariamente al ripristino dei beni danneggiati.

Come si diceva, probabilmente il disegno di legge sugli eco-vandali sarà esaminato insieme alla proposta che vede Claudio Borghi come primo firmatario. Quest’ultimo disegno di legge nasce, invece, come risposta alle azioni, sempre più frequenti, che gli attivisti perpetuano rischiando di danneggiare beni culturali, prediligendo i musei come teatro delle loro proteste ambientaliste, nonché beni architettonici, come avvenuto a Firenze a danno delle facciata di Palazzo Vecchio.

Pertanto, il Ddl Borghi punta a introdurre sanzioni (fino a 1500 euro) a carico di chi imbratta i siti e le strutture adibiti all’esposizione, protezione e conservazione di beni culturali in mostra in musei, pinacote­che, gallerie e altri luoghi espositivi. Inoltre, il Ddl Borghi propone una modifica al codice penale, che se confermata, assegnerà agli agenti di polizia la facoltà di arrestare chiunque venga colto in flagranza di danneggiamento e deterioramento di un bene di interesse ar­tistico, storico, archeologico, etnoantropolo­gico, archivistico o bibliografico.

di Mariagrazia Barletta

PHOTOGALLERY

TAG

ATTIVITÀ

DELL'ORDINE

POLITICA

DELL'ORDINE