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03 Febbraio 2021

Roma, aggiornamento piano riordino demanio e patrimonio immobiliare in concessione

Aggiornare e superare il piano di riordino del patrimonio immobiliare indisponibile in concessione (previsto da delibera 140/2015, prevedendo anche l’applicazione di misure temporanee di salvaguardia connesse alle criticità dell’emergenza sanitaria da Covid19, consentendo alle realtà che svolgono attività importanti per la città, di proseguire le attività fino al termine delle procedure amministrative per la nuova assegnazione. Procedendo a verifica e ricognizione integrale del patrimonio immobiliare comunale, verificando titoli di assegnazioni pur «continuando a garantire le attività sociali e culturali, ma anche imprenditoriali, che utilizzano beni comunali, purché in regola con il versamento del canone».

È l’obiettivo del mandato che la Giunta di Roma Capitale ha conferito al Dipartimento Patrimonio e Politiche Abitative per lo svolgimento – si legge in una nota del Campidoglio – ad una azione di riordino, in coordinamento con Municipi, Polizia Locale e altre strutture capitoline, «secondo un cronoprogramma a tappe definite: entro 18 mesi, si concluderanno le attività di verifica dei requisiti in capo agli utilizzatori degli immobili, delle attività e della coerenza delle stesse con quella prevista dal titolo originario di assegnazione e con il supporto di Aequa Roma si procederà alla verifica della regolarità contabile dei rapporti; entro 3 anni si chiuderanno tutte le attività di ricognizione e regolarizzazione amministrativa, compresi i sopralluoghi e la redazione di una due diligence con il supporto della Società Risorse per Roma per le verifiche tecniche, urbanistiche, edilizie e catastali degli immobili».

Questo intervento – prosegue il comunicato – «consentirà di ricondurre gli immobili già reimmessi nel possesso dell’amministrazione o da riassegnare in concessione alla corretta destinazione edilizia ed urbanistica, attività che potrà essere attivata anche per gli immobili attualmente utilizzati, di aggiornare i canoni e individuare eventuali lavori di manutenzione straordinaria. Questa fase vedrà il coinvolgimento delle Direzioni Tecniche Municipali competenti per territorio e del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica».

(FN)

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