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Architettura
20 Maggio 2025

Opere del Giubileo e Architettura Sacra. Dai cantieri di Roma alle chiese contemporanee

Alla Casa dell’Architettura il prossimo 26 maggio il convegno e l’inaugurazione della mostra - visitabile fino al 9 settembre 2025 - che raccontano le trasformazioni nella Capitale per l’Anno Santo e il rinnovamento dell’edilizia di culto

Una occasione di confronto, riflessione e dialogo sul significato dellarchitettura sacra contemporanea e sul ruolo della trasformazione urbana, a partire da numerosi interventi realizzati per il Giubileo 2025. Ma anche uno sguardo approfondito sui processi di cambiamento attivati nella Capitale e non solo, mettendo in relazione le opere infrastrutturali con i più significativi esempi di architettura sacra completati a Roma, e in Italia, negli ultimi venticinque anni. Un dialogo tra memoria e innovazione, che esplora come i luoghi di culto e gli spazi urbani possano evolversi per rispondere a esigenze spirituali, ma anche identitarie e sociali delle comunità contemporanee.

«Opere del Giubileo e Architettura Sacra – I cantieri, le chiese contemporanee» è l’iniziativa che si svolgerà alla Casa dell’Architettura, organizzata dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia, in collaborazione con la rivista Chiesa Oggi, a partire dal prossimo 26 maggio, con una intera giornata dedicata all’incontro e alla discussione sulle tematiche al centro dell’attenzione e con l’inaugurazione dell’omonima mostra (opening ore 13), visitabile fino al prossimo 10 settembre (lun-sab | ore 10-19) presso il primo anello del complesso monumentale dell’Acquario Romano. Un percorso espositivo che racconta le opere realizzate nella Capitale per l’Anno Santo e che punta l’attenzione sulla progettazione del sacro in chiave contemporanea con particolare interesse per la qualità dell’architettura e anche l’utilizzo dei concorsi di progettazione.

Ogni Giubileo è una importante occasione per intervenire sulla città di Roma con interventi che vanno a riqualificare spazi urbani, edifici, potenziando al tempo stesso la viabilità e le infrastrutture a beneficio dei cittadini oltre che dei pellegrini: è la premessa che fa da sfondo agli eventi messi in campo dall’Ordine degli Architetti di Roma, come spiega il presidente OAR, Alessandro Panci: «In occasione dell’anno giubilare, l’Ordine ha organizzato una serie di eventi, già nel 2024, per far conoscere cosa si è fatto e cosa si sta facendo per quanto riguarda la risistemazione di importanti aree della città e laccoglienza di pellegrini e turisti. L’OAR ha realizzato una serie di incontri insieme a gran parte delle figure che sono coinvolte in questo appuntamento straordinario, in particolare la Cei e l’amministrazione capitolina, ma anche enti e personalità dell’associazionismo che hanno ruoli importanti nell’organizzazione dell’accoglienza e delle attività di questo evento straordinario».

A proporre ulteriori elementi di riflessione, con un focus specifico su Roma e sulle sfide che attendono la Capitale nei prossimi anni, è Marco Maria Sambo, segretario OAR e direttore di AR Magazine, oltre che coordinatore scientifico della giornata: «Nell’anno del Giubileo – osserva – le trasformazioni urbane, dallo spazio pubblico alla progettazione dell’architettura sacra contemporanea, rappresentano per la Città Eterna la chiave di lettura per guardare al futuro. Come sta cambiando la città? Quali sono le prospettive per trasformare Roma in Capitale internazionale, mettendo l’architettura di qualità al centro di qualsiasi processo di cambiamento? Come affrontare le grandi sfide che il contemporaneo pone davanti a noi, facendo tesoro del nostro immenso patrimonio ma dando vita a una nuova stagione virtuosa nella quale l’architettura contemporanea possa rinascere a Roma? Queste sono alcune delle domande su cui vogliamo ragionare, operativamente, per comprendere prospettive e obiettivi del prossimo futuro». 

Il convegno e la mostra

Il convegno che si svolgerà nell’intera giornata del 26 maggio 2025 si articola in due momenti principali: la sessione mattutina, che si concentra soprattutto sui cantieri del Giubileo, e quella pomeridiana, in cui il focus si sposta sull’architettura sacra contemporanea e sulle modalità con cui i concorsi di progettazione stanno contribuendo anche al rinnovamento dell’edilizia di culto. Il programma della mattina prevede gli interventi, tra gli altri, del Sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, del Ministro della Cultura Alessandro Giuli, del Sovrintendente Capitolino ai Beni Culturali Claudio Parisi Presicce, del Direttore dell’Ufficio Beni Culturali Ecclesiastici ed Edilizia di Culto della CEI, Don Luca Franceschini, che sottolinea: «Ogni Giubileo è composto di esperienze ecclesiali e spirituali, ma, al contempo, di opere concrete, costruzioni, restauri, aperture di nuovi varchi, costruzione di nuovi ponti, chiusura di percorsi pericolosi. Anche questo operare fa parte dell’unica Opera per eccellenza del Creatore del mondo e Salvatore degli uomini». Nel pomeriggio, a partire dalle 15, il focus si sposta sull’architettura sacra contemporanea, con interventi di esperti, progettisti e rappresentanti della Cei, che offriranno uno spaccato sull’evoluzione delle chiese italiane, sulle modalità di selezione progettuale e sulle nuove esigenze pastorali. In entrambi le sessioni saranno raccontate le esperienze di architetti coinvolti nella trasformazione urbana e nella progettazione di spazi sacri; e sarà rivolta particolare attenzione al ruolo dei concorsi di progettazione nel garantire qualità e innovazione.

Qui le locandine della sessione mattutina e sessione pomeridiana con tutti i panel e relatori presenti

Previsto in mattinata anche l’intervento del direttore editoriale di Chiesa Oggi, Caterina Parrello, che sottolinea: «Attraverso interventi di riqualificazione urbana, valorizzazione del patrimonio edilizio e potenziamento delle infrastrutture, l’Anno Santo si conferma come unoccasione propulsiva per migliorare la qualità della vita urbana, a vantaggio sia dei cittadini che dei pellegrini. Gli investimenti attivati in occasione del Giubileo non sono solo motore economico, ma anche stimolo culturale e progettuale».

In questo contesto, prosegue Parrello, la mostra «Opere del Giubileo e Architettura Sacra»organizzata presso la Casa dellArchitettura dallOAR in collaborazione con Chiesa Oggi, con il supporto dellUfficio Nazionale Beni Culturali e lEdilizia di Culto della CEI e con il patrocinio delle eccellenze istituzionali, «intende diventare punto di incontro, riflessione e divulgazione sui temi legati alle opere realizzate per il Giubileo 2025, con uno sguardo attento all’architettura sacra contemporanea».

La mostra, presso il primo anello della Casa dell’Architettura (Piazza Manfredo Fanti, 47) e visitabile fino al prossimo 10 settembre (lun-sab | ore 10-19) – illustrerà, come anticipato, le opere realizzate nella capitale per l’Anno Santo e le chiese realizzate a Roma e in Italia negli ultimi venticinque anni, con particolare attenzione alla qualità dell’architettura e ai concorsi di progettazione. In tale periodo, infatti, anche per la progettazione delle chiese in Italia la Committenza (Cei e Diocesi) ha adottato lo strumento del «concorso» al fine di «indicare un metodo di lavoro utile a garantire la maggiore qualità dei progetti degli edifici di culto» e alimentando un «continuo e fecondo dialogo tra committente e progettista». Le chiese romane di cui saranno raccontati i progetti spaziano, a titolo di esempio, da Santa Maria della Presentazione (Nemesi Architects, 2002) a San Francesco di Sales (Studio Dattero & Re, 2005); dal Santo Volto di Gesù (Piero Sartogo e Nathalie Grenon, 2006) a San Pio da Pietrelcina (Anselmi e Associati, 2010); da Santa Maria delle Grazie (Garofalo Miura Architetti, 2016) a Santa Teresa di Calcutta (arch. Marco Petreschi, 2016). Oltre alle Chiese già realizzate, la mostra presenta anche una sezione dedicata ai progetti vincitori – non ancora realizzati – dei concorsi banditi dalle Diocesi e dalla CEI fino ad oggi, offrendo uno sguardo sul futuro dell’architettura sacra nel nostro Paese.

Per quanto riguarda gli interventi sulla città di Roma realizzati in occasione del Giubileo, nell’ambito del percorso espositivo si potranno visionare opere che hanno trasformato aree cruciali del tessuto cittadino: dalla riqualificazione di Piazza San Giovanni in Laterano al progetto CArMe con la nuova passeggiata archeologica di Roma, dalla riqualificazione di Piazza Pia al recupero Piazza della Repubblica, da restauro e valorizzazione della Cisterna delle Sette Sale sul Colle Oppio alla riqualificazione del Tevere con Parco Schuster, fino all’intervento su Piazza Risorgimento e Area Vaticano e alla riqualificazione urbanistica e funzionale del nodo Termini e di Piazza dei Cinquecento. Opere pubbliche che hanno mirano a «riqualificare spazi urbani e edifici, potenziando viabilità e infrastrutture a beneficio dei cittadini, oltre che dei pellegrini», azioni volte al «miglioramento della qualità degli ambienti e degli spazi in cui viviamo», caratterizzate da un’elevata qualità esecutiva, realizzata spesso attraverso l’iter del concorso di progettazione.  (FN)

di Francesco Nariello

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