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Architettura
16 Giugno 2022

FAR 2022 | Turismo+Cultura: il futuro dei centri storici. Grandi eventi volano per Roma: la call OAR per Expo 2030

Nella sessione pomeridiana del 15 giugno il convegno sulla tutela e valorizzazione del Moderno a Roma e in Italia

di Redazione OAR

Il futuro dei centri storici – in Italia e a Roma, in particolare – tra flussi turistici, dinamiche urbane e qualità della vita. Le grandi opportunità per la Capitale legate ai grandi eventi dei prossimi anni, dalla candidatura per Expo 2030 – con la call appena lanciata dall’OAR – al Giubileo, fino alle manifestazioni sportive. Le potenzialità della rete degli istituti di cultura internazionali presenti sul territorio capitolino. Ma anche focus specifici sugli studi romani (al parco Schuster) selezionati da una call e un intero pomeriggio, alla Casa dell’Architettura, dedicato alla tutela e valorizzazione del Moderno.

Sono alcuni degli highlights della giornata di FAR svoltasi ieri, 15 giugno, incentrata su «Turismo + Cultura». Ospite di punta il ministro della Cultura, Dario Franceschini, per confrontarsi – tra l’altro – sul futuro, la tutela del centro storico della Capitale e capire quali politiche attuare per conservarne l’identità, anche con il supporto delle nuove tecnologie. «Il turismo è tornato e così le opportunità di crescita, e gli stessi problemi – ha detto -. Tra tutti: il sovraffollamento delle città turistiche che porta con sé il rischio dell’omogeneizzazione dell’offerta commerciale cancellando involontariamente l’identità locale». Il turismo del futuro «sarà esperienziale, ha spiegato il ministro – bisogna trovare soluzioni e non certo quella di Venezia – mettere un ticket per i turisti». Roma, infatti «non può rischiare di essere trasformata in Disneyland, ma è necessario gestire gli accessi con il supporto delle nuove tecnologie». E ancora, su Roma: «La storia, la bellezza, l’arte della Capitale porteranno flussi turistici sempre crescenti. Occorre immaginare una diffusione degli attrattori che contribuiscano a spargere tali flussi sul territorio cittadino e non solo in alcuni luoghi».

Qui la video pillola con Dario Franceschini realizzata dalla Redazione OAR

Intervenuta, tra gli altri, la presidente del I Municipio di Roma Capitale, Lorenza Bonaccorsi, che ha ricordato come Roma abbia «il centro storico più grande del mondo, con una zona a traffico limitato con 400mila targhe autorizzate a fronte di 3mila parcheggi. C’è troppo di tutto e da 30 anni perde abitanti e aumentano i b&b». E ha lancia un appello all’Ordine degli Architetti: «Vietare tutto non si può, bisogna tornare a un equilibrio tra un turismo di qualità e una mobilità che deve essere più pubblica che privata. Ma serve lavorare insieme per trovare punti comuni, preservare l’identità ma anche cambiare i materiali: mi appello al supporto degli architetti».

Qui la pillola di Lorenza Bonaccorsi

Il potenziale propulsore rappresentato per Roma dai grandi eventi previsti per i prossimi anni è stato affrontato in un panel specifico nel corso della mattina all’Acquario Romano. Matteo Gatto, direttore tecnico Expo Roma 2030 ha raccontato anche delle opportunità per il territorio, della sintonia con i temi al centro del Festival – inclusione, rigenerazione, comunità – e dell’impegno con l’OAR allo scopo di raccogliere idee e proposte per il futuro: «Stiamo lavorando con Ordine degli Architetti dei Roma al lancio di una Call per tutti gli iscritti per raccogliere i contributi degli architetti nella costruzione candidatura, guardando ai modi in cui un evento come Expo possa dare nuove opportunità alla città. Gli Stati Generali del 20 luglio a Tor Vergata raccoglieranno le proposte ricevute».

Qui il video di Matteo Gatto

A focalizzare il ragionamento sul fronte degli eventi sportivi – e non solo – è stato Alessandro Onorato, assessore capitolino a Grandi Eventi Sport e Turismo: «Roma ha nel suo dna una sana vocazione ai grandi eventi di carattere sportivo, culturale, concertistico, capaci di generare leve importanti turistiche, che si aggiungono a quelle di carattere monumentale archeologico. Nel caso dello sport, queste occasioni sono anche un importante volano per diffondere pratica sportiva nelle nuove generazioni: per questo puntiamo a investire nei parchi per impianti sportivi aperti a tutti».

Qui la pillola dell’assessore Onorato

Uno spazio di riflessione dedicato al turismo, con un respiro internazionale, è stato al centro dell’appuntamento moderato da Paolo Anzuini, consigliere OAR delegato all’internazionalizzazione, alla presenza dei rappresentanti di istituti di cultura e università estere presenti a Roma, in particolare dagli Stati Uniti. «Abbiamo ragionato su un nuovo modo di vedere il rapporto tra turismo e cultura – ha detto Anzuni -. Il risultato ci ha portato ha inquadrare un turismo ‘lungo’, piuttosto che ‘lento’. L’OAR cercherà di rafforzare il proprio rapporto con istituzioni internazionali culturali presenti a Roma per contribuire a costruire un turismo sempre più di qualità».

Qui la video pillola di Paolo Anzuini 

Elizabeth Rodini, direttrice dell’American Academy, ha sottolineato come «siamo uno delle circa quaranta accademie straniere a Roma. Una presenza unica e importante come punto di riferimento per la community di artisti, architetti, scrittori, creativi che vengono a Roma per periodi più o meno lunghi».

Qui il contributo di Rodini

Spazio alla grande architettura con la lecture di Marlon Blackwell, architetto americano nato in Germania e alla guida del proprio studio a Fayetteville, negli Usa (Arkansas), che ha prodotto design iconici e pluripremiati tra varie tipologie, scale e budget. Nella sua presentazione ha raccontato come «nonostante lavori dove l’architettura è spesso inattesa e spesso non apprezzata, i progetti dello studio sono mirati a creare opere per tutti. L’architettura deve puntare a creare la ‘cornice’ adatta a migliorare la vita delle persone». Tra le sue realizzazioni progetti pubblici nel campo dell’istruzione, della sanità e del tempo libero. Dalla sua nascita (1992), lo studio ha ottenuto oltre 160 premi nazionali e internazionali, inclusi 17 National Aia Awards.

Qui la video pillola di Marlon Blackwell

Presso il Rettorato dell’Università Roma Tre, a Ostiense – quartiere in cui si sviluppa una parte rilevante del Festival dell’Architettura di Roma, nella formula diffusa che caratterizza l’edizione di quest’anno – sempre ieri è stata presentata dall’OAR la «Proposta d’innovazione e semplificazione delle procedure per la rigenerazione urbana e modifica delle Nta di Prg di Roma Capitale». All’evento – afternoon talks nell’ambito di FAR – hanno partecipato tra gli altri Lorenzo Busnengo, consigliere OAR, Maurizio Veloccia, assessore all’Urbanistica Roma Capitale e Umberto Marroni, consulente dell’Ordine.

Per tutti i dettagli qui la notizia: LINK

La giornata si è conclusa con riflessioni, dibattiti e proposte sulla tutela e sulla valorizzazione del Moderno, a Roma e in Italia.  Ragionare sulla necessità di tutelare tale patrimonio è stato l’argomento al centro del convegno alla Casa dell’Architettura dal titolo «Città ‘900. Estetica, valorizzazione, tutela del moderno» proposto dall’Osservatorio 900 dell’Ordine degli Architetti P.P.C. di Roma e provincia». L’evento – con il coordinamento scientifico di Marco Maria Sambo, segretario OAR, direttore AR Magazine/AR Web e coordinatore della Commissione Osservatorio 900 OAR – è partito dal presupposto che «valorizzare il Novecento sia un’istanza del contemporaneo, per comprendere la Storia e il nostro presente, per studiare nuove prospettive per il prossimo futuro».

Tra i momenti clou del convegno: il lancio del protocollo di intesa OAR – Maxxi per la realizzazione (congiunta) di un portale internazionale su Luigi Moretti e sull’Archivio Moretti Magnifico, digitalizzato dall’OAR e acquistato (i materiali cartacei) dal Maxxi; la presentazione di AR Magazine 125-126 su Luigi Moretti; la presentazione del film Città Novecento, di Dario Biello con Alessandro Haber.

Molti gli spunti di riflessione il dibattito che si è svolto nel corso dell’evento. Emma Tagliacollo, segretario Docomomo Italia e componente Comitato tecnico formazione e Commissione Osservatorio 900 dell’OAR si chiede: «Perché è importante valorizzare l’architettura contemporanea del Novecento? Per poter lavorare sulla nostra identità e sulle nostre radici, che sono sempre mutevoli. Importante anche poter valorizzare il Moderno che si trova nei centri storici, nella loro stratificazione, dove l’architettura del Novecento ha spesso la necessità di ritrovare il proprio valore estetico».

Qui la riflessione di Tagliacollo

Per Luigi Prestinenza Puglisi, presidente Associazione italiana di Architettura e Critica, è urgente una «rivalutazione della tradizione dell’architettura romana del Novecento. Ci sono nomi come Venturino Ventura, come i fratelli Luccichenti o Luigi Pellegrin che sono stati grandi architetti ma poco valorizzati. Dovremmo avere il coraggio di ristudiarli, riproporli e, a partire dal loro insegnamento, attivare una strategia per la rivendicazione della qualità dell’architettura, coinvolgendo anche gli studi che operano nella realtà romana».

Qui la pillola di Prestinenza Puglisi

(FN)

di Francesco Nariello
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