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11 Febbraio 2021

Ordine Milano contro svilimento dei concorsi. «No all’appalto integrato per la Scuola Scialoia»

di Redazione OAR

Non svilire l’utilizzo di uno strumento – il concorso di progettazione – in grado di garantire trasparenza, meritocrazia e la qualità dei progetti di architettura. È questo l’appello lanciato dall’Ordine degli Architetti di Milano, con una lettera al sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, chiedendogli di rivedere la decisione di mandare in gara il plesso della Scuola di via Scialoia nel capoluogo meneghino, sulla base del progetto di fattibilità nato dalla competizione rivolta ai professionisti: escludendoli, quindi, dall’opportunità di seguire il processo nelle fasi successive.

La decisione del primo cittadino, investito dei poteri di commissario per l’edilizia scolastica porterebbe alla «mortificazione del concorso e della professione», – si legge in una nota dell’Ordine di Milano, che osserva come non sia condivisibile «utilizzare l’appalto integrato a seguito di un concorso di progettazione» ed auspica che la decisione possa essere riconsiderata.

Nello specifico, il progetto interessato – che riguarda la realizzazione di una Scuola in via Scialoia, a Milano – rientrava nel Dl Scuola per gli interventi di edilizia scolastica ed è nato da un concorso internazionale bandito dal Comune di Milano nel giugno 2019 sulla piattaforma messa a punto dall’Ordine degli Architetti milanese, Concorrimi (qui il bando: LINK). Il concorso di progettazione è stato aggiudicato – a novembre dello stesso anno – allo studio altoatesino Modus Architects.

L’Ordine degli Architetti di Milano, offrendo la propria disponibilità al confronto, fa anche presente che, la scelta di far sviluppare il progetto «da un team guidato da un’impresa, svilendo così il ruolo tecnico e creativo delle professioni tecniche», ha anche l’effetto di disperdere «lo stesso sforzo di chi dentro l’Amministrazione crede nei concorsi e si adopera per organizzarli».

Qui la lettera

(FN)

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