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07 Maggio 2024

Sala prove del Teatro dell’Opera di Roma Capitale: al via il concorso di progettazione

Pubblicato su CAN - Competition Architecture Network la procedura per acquisire la proposta progettuale per realizzare il polo didattico all’interno del Programma di Riqualificazione Urbana denominato Centro Servizi Prenestino - Bando senza requisiti speciali lanciato da un soggetto privato

Lanciato il concorso di progettazione in unico grado per la realizzazione di una «Sala prove del Teatro dell’Opera di Roma Capitale» all’interno del Programma di Riqualificazione Urbana denominato Centro Servizi Prenestino. Il bando – appena pubblicato su CAN – Competition Architecture Network, la piattaforma telematica per gestire le procedure concorsuali realizzata e messa a disposizione dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia – è stato indetto da Impreme Sud Srl, stazione appaltante (soggetto privato), ed è finalizzato ad ottenere la redazione di un Progetto assimilabile a quello di Fattibilità Tecnico-Economica (Pfte). Il termine per la consegna degli elaborati e della documentazione amministrativa è fissato all’8 luglio 2024 (ore 12).

Sulla piattaforma CAN tutte le info e la documentazione: LINK

Oggetto della procedura concorsuale, dunque, è la redazione di una proposta progettuale per la realizzazione di un polo tecnico-didattico legato al Teatro dell’Opera di Roma, «così da consentire  – si legge nella descrizione dell’intervento – di caratterizzare un ambito territoriale con una identità sociale e culturale importante, definita anche nella sua futura gestione da parte di un importante soggetto istituzionale di Roma Capitale». Nello specifico si prevede di realizzare una sala prove scenografiche, «che sia al servizio del Teatro e dei vicini previsti nuovi laboratori, aperta al territorio (in particolare scuole e associazioni locali), connessa con spazi di formazione sempre a tema spettacolo gestiti dal Teatro stesso».

Per il concorso, come detto, è stata adottata una procedura telematica aperta in un unico grado, mentre il costo stimato per la realizzazione dell’opera è di 2,75 milioni di euro (al netto di Iva e comprensivo degli oneri della sicurezza). Il vincitore del concorso riceverà un premio di 80.186,76 euro, al netto di Iva se dovuta (di cui 25.000 euro quale anticipo parziale come premio per il progetto vincitore del concorso e 55.186,76 euro come importo da corrispondere a saldo dopo il perfezionamento del progetto); mentre ai concorrenti classificati al secondo e terzo posto verranno riconosciuto rimborsi spese pari, rispettivamente, a 14.000 euro e 8.000 euro.

Sul fronte delle tempistiche, la consegna degli elaborati e della documentazione amministrativa dovrà avvenire, come anticipato, entro le ore 12.00 del prossimo 8 luglio (termine ultimi per ricezione quesiti: 27 maggio 2024), con la seduta pubblica per la proclamazione della graduatoria provvisoria prevista per il 22 luglio (verifica requisiti e classifica definitiva entro il 30 luglio). Perfezionamento Pfte a cura del vincitore e consegna elaborati, infine, entro il 20 settembre 2024.

«È importante sottolineare – osserva Claudia Ricciardi, consigliere OAR delegata ai Concorsi, in riferimento alla procedura scelta per acquisire il progetto della nuova Sala prove del Teatro dell’Opera – che si tratta di un concorso promosso da un soggetto privato come ente banditore, a dimostrazione del fatto che la procedura concorsuale è uno strumento virtuoso – in grado di garantire la qualità della progettazione – che può essere utilizzato non solo dalla pubblica amministrazione». Fondamentale inoltre, ha aggiunto, «è l’assenza nel bando di requisii speciali, che consente la più ampia partecipazione».

«La realizzazione di questa nuova opera – spiega l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Maurizio Veloccia, in una nota del Campidoglio – è davvero una notizia importante perché rientra nella strategia dell’Amministrazione di portare funzioni pregiate in modo diffuso e omogeneo nella città. Un nuovo teatro, dunque, in un quartiere popolare di Roma come quello del Prenestino sotto l’egida del Teatro dell’Opera, ed è una grande occasione di rigenerazione urbana. Un luogo che, peraltro, sarà raggiungibile con la nuova tranvia che sarà realizzata su Via Palmiro Togliatti a servizio di tanti quartieri del quadrante est di Roma. L’utilizzo, inoltre, del concorso di progettazione non solo costituisce prassi consolidata per le più importanti opere realizzate da Roma Capitale, ma è diventato uno strumento utilizzato anche dai soggetti attuatori privati per la realizzazione di opere a scomputo, come in questo caso. Voglio, quindi, ringraziarli perchè hanno accettato la sfida della qualità urbana lanciata dall’Amministrazione».

Per quanto riguarda l’approccio al progetto, anche sul fronte dell’impatto sul tessuto urbano – dagli spazi pubblici e alla valorizzazione delle rilevanze archeologiche – nella descrizione dell’intervento si sottolinea la «lettura attenta delle indagini storiche ed archeologiche sul contesto», con i percorsi individuati negli spazi esterni che «convergeranno all’interno dello spazio pubblico di progetto, all’interno degli spazi comuni, dove sarà integrato un percorso museale, divulgativo della storia antica del territorio e di quanto riscontrato nella campagna di scavi archeologici». L’auspicio dichiarato, dunque, è che «tutto il sistema, integrato con gli spazi aperti e verdi adiacenti all’edificio», possa «creare quell’effetto città in grado di emancipare un territorio attualmente carente di tali qualità». (FN)

di Francesco Nariello

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