Dal 1° luglio è partita la Voltura Catastale Web, nuovo servizio digitale messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate per la presentazione delle pratiche catastali: un aggiornamento che punta a semplificare le operazioni di voltura, attraverso una compilazione più rapida e guidata, controlli automatici, riducendo errori e i tempi di lavorazione. Il sistema presenta però ancora diverse criticità operative, alcune gravi, segnalate dai professionisti in un recente confronto presso la Direzione generale Lazio dell’AdE.
La Voltura Catastale Web – pur restando utilizzabili le modalità di invio online e cartaceo, ma solo in casi specifici e previa verifica con l’ufficio competente – ha introdotto, come anticipato, cambiamenti significativi nelle modalità di gestione delle operazioni di dichiarazione e aggiornamento dei dati catastali, grazie all’accesso controllato e all’utilizzo coerente delle informazioni contenute nelle banche dati dell’Agenzia delle Entrate.
Proprio lo scorso 1° luglio, si è svolto un incontro in remoto tra l’Ufficio servizi catastali e cartografici della Direzione generale Lazio dell’Agenzia delle Entrate e gli Ordini e i Collegi Professionali laziali – per l’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia ha partecipato l’architetto Paolo Cianfrocca – in cui i professionisti che quotidianamente si confrontano con queste procedure, a partire da architetti, ingegneri, geometri, hanno chiesto chiarimenti e correttivi.
A seguire un report delle tematiche e delle criticità segnalate dai professionisti.
- Tra le criticità più gravi c’è il fatto che la nuova piattaforma non restituisce gli importi versati in caso di «Voltura Ineseguibile», con potenziale danno economico per gli utenti;
- Obbligo di conservazione dei documenti per almeno 5 anni, anche per le volture web;
- Variazioni su procedure voltura online e cartaceo da inviare per PEC (nuovo servizio online) che possono generare confusione;
- Criticità sul fronte privacy e geolocalizzazione, con la richiesta da parte dei professionisti di poter indicare coordinate geografiche in alternativa a riferimenti diretti agli immobili limitrofi, per evitare problemi di riservatezza nei rapporti con i valori OMI.
- La revisione è in corso di sperimentazione
Gli Ordini e i Collegi hanno presentato inoltre osservazioni su altri aspetti delle procedure catastali.
Come ad esempio per quanto riguarda l’accesso ai servizi degli Uffici Provinciali Territorio, sono stati segnalati: accesso agli atti faticoso, con ritardi nell’acquisizione dei documenti relativi agli atti di compravendita, che risultano ancora in fase di ottimizzazione; la lentezza nella concessione degli appuntamenti, con tempistiche spesso incompatibili con le esigenze di privati, professioni e imprese; modalità di richiesta telefonica inefficace.
Sul fronte del controllo di regolarità catastale sugli immobili oggetto di interventi edilizi agevolati, in particolare quelli legati al Superbonus 110%, i professionisti hanno evidenziato, tra l’altro, difficoltà operative nel gestire le lettere bonarie inviate dall’Agenzia, che preannunciano un possibile nuovo classamento dell’immobile; la metodologia di stima del valore di mercato, che prevede aumento del 15%, comporta difficoltà del professionista e responsabilità nell’individuazione del parametro, con la richiesta di maggiore trasparenza sulle metodologie adottate, evidenziando ancora il divario marcato tra valore catastale e valore di mercato.
L’incontro ha confermato la disponibilità dell’Agenzia delle Entrate al confronto, ma ha anche evidenziato l’urgenza di interventi correttivi e chiarificazioni operative, indispensabili per alleggerire il carico di responsabilità dei professionisti e garantire un servizio efficiente ai cittadini. (FN)