NOTIZIE

Territorio
15 Maggio 2025

Giornata della Legalità 2025: il «buon governo» come architettura del bene comune

Il 23 maggio a Casal di Principe l’ottava edizione promossa dall’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia: l’evento di quest’anno, organizzato insieme all’Ordine di Caserta presso la Casa don Diana, con focus su legalità, funzione pubblica e rigenerazione urbana

Un confronto tra territori, esperienze e visioni – nel segno della legalità – per riflettere su ciò che rende davvero giusto, sano e condiviso il governo delle città. Si terrà il prossimo 23 maggio 2025 – nel giorno in cui ricorre la strage di Capaci del 1992 -, presso Casa don Diana a Casal di Principe, l’ottava edizione della Giornata della Legalità, dal titolo: «Effetti sul territorio del cattivo e del buon governo – La funzione pubblica quale base di progresso sociale». Organizzata dall’Ordine degli Architetti di Roma e dall’Ordine degli Architetti di Caserta, l’iniziativa mira a porre l’attenzione su una questione cruciale quanto attuale: la legalità come strumento concreto di trasformazione dei territori, che nasce non solo dal rispetto delle regole, ma da una cultura civica e professionale ispirata al bene comune.

Al centro dell’evento, con il coordinamento scientifico del Comitato donore per il 23 maggio dellOAR – formato da Maurizio Artale, Francesco Clementi, Cinzia Esposito, Renato Natale, Luigi Savina, Franco La Torre e Christian Rocchi – e che vedrà la partecipazione di amministratori, rappresentanti delle istituzioni, esperti, docenti, architetti – ci saranno casi virtuosi e situazioni ancora in bilico, dove l’azione pubblica può e deve contrastare l’illegalità, creare spazi di socialità e garantire pari opportunità di partecipazione alla vita della Repubblica. 

La giornata – in particolare – sarà dedicata agli amministratori pubblici che hanno sacrificato la propria vita per un Paese migliore, svolgendosi a Casal di Principe, città simbolo, nel passato, di malgoverno e infiltrazioni camorristiche, ma anche dellesperienza e dell’impegno di amministratori come l’ex sindaco Renato Natale. L’evento, con ingresso libero e gratuito, sarà anche un’occasione di formazione professionale (con 4 Cfp deontologici) e confronto, in modalità mista, in presenza e via webinar (qui registrazione per i Cfp: LINK).

La locandina

Le riflessioni degli organizzatori

«La Giornata della Legalità, che quest’anno si svolgerà a Casal di Principe, rappresenta per noi architetti un appuntamento ormai consolidato, che lOrdine di Roma promuove con cadenza annuale, nella consapevolezza di come la legalità sia un tema centrale anche per la nostra professione», afferma Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia. Gli architetti, prosegue, «operano in settori – come l’edilizia pubblica e la rigenerazione urbana – dove purtroppo si insinuano spesso dinamiche di illegalità, malaffare e infiltrazioni che alterano le regole del mercato e compromettono la qualità dei processi. Per questo, riteniamo fondamentale mantenere sempre alta lattenzione e promuovere una cultura della trasparenza e della responsabilità». Rigenerare i luoghi degradati, riqualificare gli spazi pubblici, restituire dignità ai territori feriti: queste – prosegue il presidente OAR, «sono azioni concrete attraverso cui l’architettura può contribuire alla legalità. Un buon progetto, capace di offrire spazi di socialità e servizi per la cittadinanza – dai parchi alle piazze, dai campi da gioco agli spazi per l’incontro – può cambiare la percezione del territorio, rafforzare il senso di appartenenza e arginare fenomeni di devianza e criminalità. Larchitetto non solo deve operare con rigore e rispetto delle norme, ma deve anche farsi carico della ‘salute’ dei luoghi in cui si vive. Può e deve ascoltare i bisogni delle comunità, interpretare le fragilità e contribuire a costruire condizioni di vita migliori». Questa giornata, conclude Panci, è anche «una occasione per condividere esperienze e riflessioni con gli Ordini degli Architetti di altre province: in passato, ad esempio, si è svolta a Palermo, lo scorso anno a Roma, ospitando colleghi da realtà complesse come Vibo Valentia; quest’anno a Casal di Principe, insieme all’Ordine di Caserta. Si tratta quindi di un momento prezioso di confronto tra esperienze diverse, unite dalla stessa convinzione: che l’architettura può e deve essere presidio di legalità».

«Il tema scelto per la Giornata della Legalità 2025 – Effetti sul territorio del cattivo e del buon governo – nasce da una riflessione profonda, che ha radici storiche ma guarda all’attualità con urgenza: sentire la cosa pubblica come un bene nostro, non come una terra di conquista, è un principio fondamentale per una società giusta e coesa. È da questo che derivano i rapporti corretti tra cittadini, istituzioni e territori». A dirlo è Christian Rocchi, Comitato d’onore del 23 Maggio – Ordine degli Architetti di Roma e past president OAR. Non è un tema nuovo, prosegue: «Non è un caso, infatti, che sia il filo conduttore di un’opera del XIV secolo, l’Allegoria del Buon Governo di Ambrogio Lorenzetti, affrescata nel Palazzo Pubblico di Siena, che ancora oggi ci parla della responsabilità di chi governa e delle conseguenze delle sue scelte sul benessere collettivo. Quando il governo del territorio è ispirato da spirito di servizio e passione civile, tutta la città ne beneficia. Al contrario, quando prevale l’interesse egoistico o criminale, gli effetti negativi si riflettono profondamente nella vita sociale e urbana». Casal di Principe, che ospita quest’anno la Giornata della Legalità, sottolinea Rocchi, «è un simbolo emblematico di questo doppio volto: una città ferita, nel passato, da anni di malgoverno e infiltrazioni camorristiche, ma che grazie all’impegno di amministratori come Renato Natale – medico, ex sindaco, cittadino prima di tutto – ha saputo risollevarsi e restituire dignità al proprio tessuto sociale. La sua testimonianza ci ha mostra come il buon governo e l’impegno civile possano rigenerare i territori e riattivare una coscienza pubblica». Le professioni ordinistiche, come quella dell’architetto o del medico, – conclude – non sono orientate al profitto ma alla tutela del bene comune. Anche noi architetti, insieme alle istituzioni pubbliche e private, facciamo parte di un unico organismo sociale, e dobbiamo operare in coerenza con quanto afferma la nostra Costituzione: che tutte le attività, pubbliche e private, devono essere orientate non solo al progresso materiale, ma anche a quello spirituale della società. La legalità non è solo il rispetto delle regole: è un’ispirazione profonda alla legge fondamentale della Repubblica, al nostro patto costituzionale. Ed è proprio da qui che parte il nostro impegno come architetti e cittadini: dalla volontà di contribuire, con responsabilità e visione, alla costruzione di una società più giusta, coesa e consapevole».

Una giornata, dunque, per ripensare il ruolo delle professioni, il senso della funzione pubblica e la necessità – oggi più che mai – di agire collettivamente per dare forma a una società più equa e consapevole, ma anche per riflettere su esperienze concrete. 

«È particolarmente significativo che quest’anno la Giornata della Legalità si svolga proprio a Casal di Principe, una città simbolo di riscatto, che per decenni è stata nota in tutta Italia come roccaforte della criminalità organizzata camorristica, in particolare del clan dei Casalesi. È qui, dove per anni ha dominato una vera e propria dittatura criminale e militare, che oggi si torna per affermare con forza un’altra verità: quella di una comunità che ha saputo ribellarsi, rigenerarsi e rinascere». Sono le parole con cui Renato Natale, ex sindaco di Casal di Principe – di cui è stato primo cittadino dal 2014 al 2024, e prima, nel 1994, per undici mesi nel periodo dell’assassinio di Don Peppe Diana – commenta l’idea di tenere l’evento 2025 nel comune casertano, ricordando come tale scelta, «nasca anche dal mio intervento alla scorsa edizione a Roma, dove parlai della nostra esperienza, grazie alla sensibilità di Christian Rocchi e del Comitato scientifico dell’Ordine degli Architetti di Roma. Si è deciso di venire direttamente sul posto, per toccare con mano quanto è stato fatto in questi anni: una scelta che ha un valore non solo simbolico, ma anche profondamente politico e civile. La lotta alla camorra qui non è stata solo opera della Magistratura e delle Forze dell’Ordine, che hanno avuto un ruolo decisivo nella destrutturazione dell’organizzazione criminale, ma è stata anche una battaglia di comunità, portata avanti da cittadini, associazioni, cooperative sociali e realtà del volontariato, che hanno saputo trasformare beni confiscati alla camorra in luoghi di vita, lavoro e dignità. Un percorso lungo, faticoso, ma reale. Oggi Casal di Principe è un esempio nazionale di come le pubbliche amministrazioni, se guidate con onestà e visione, possano rigenerare i territori e ricostruire il tessuto sociale». La buona politica, ha ricordato Natale, «non è uneccezione, né unillusione: è una scelta quotidiana, che può arrivare fino allestremo sacrificio, ma che è capace – se praticata con coerenza e coraggio – di cambiare profondamente la realtà». Il tema di quest’anno, dunque, «ci interpella tutti- afferma -: una pubblica amministrazione onesta, competente e vicina ai bisogni dei cittadini può essere il motore di una vera rigenerazione sociale e urbana. Al contrario, una cattiva amministrazione genera inevitabilmente degrado, abbandono e nuova marginalità. Per questo, iniziative come questa non celebrano soltanto la legalità, ma rilanciano con forza l’idea che governare bene significa costruire comunità libere, giuste e consapevoli. E che la politica, se vissuta con spirito di servizio, può ancora essere la più alta forma di impegno civile». L’evento organizzato per la Giornata della Legalità, nell’anniversario della strage di Capaci, è dedicato quest’anno – rimarca l’ex sindaco di Casal di Principe, «agli amministratori pubblici che hanno dato la vita per la propria comunità, ricordandone alcuni: «da Angelo Vassallo, il sindaco “pescatore” di Pollica, nel cui ricordo si aprirà l’incontro – anche grazie alla presenza del fratello Massimo –; fino a Marcello Torre, sindaco di Pagani, Mimmo Beneventano, medico e consigliere comunale di Ottaviano, Antonio Cangiano, vicesindaco di Casapesenna, e a Pasquale Cappuccio, consigliere comunale di Ottaviano. Figure diverse per estrazione politica e storia, ma accomunate dalla stessa passione civile e dallo stesso sacrificio».

Sulla stessa linea Raffaele Cecoro, già presidente dell’OAPPC della provincia di Caserta, presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Caserta. «Ospitare in questa provincia, in questa cittadina, l’ottava Giornata della Legalità, è un grande onore. Io sono figlio di questa bellissima terra, terra che purtroppo è stata per anni devastata, martoriata da una forte presenza criminale. Non a caso è stato necessario intervenire con una forte azione di contrasto e repressione da parte della Magistratura e delle Forze dell’Ordine durata per anni e ancora oggi presente. Quindi la celebrazione del 23 maggio, a di Casal di Principe, nella Casa Don Diana, intitolata al Don Peppe, parroco assassinato dalla camorra, è simbolicamente qualcosa di straordinario. Questo ci fa capire che le cose pian piano stanno cambiando, che le coscienze si stanno risvegliando e che non sarà più possibile accettare quello che è successo in passato».   L’evento – ha ribadito Cecoro – «sarà focalizzato sullimportanza della funzione pubblica vista come possibilità di sviluppo sociale. Ci sono territori in cui le azioni di amministratori virtuosi, che in alcuni casi hanno dato la loro vita per cercare di rendere migliore la nostra situazione sociale, hanno portato ad un netto miglioramento del vivere quotidiano, del benessere sociale dei cittadini. Altri territori invece hanno ancora oggi bisogno di efficaci azioni amministrative affinché ad ogni cittadino vengano offerte le giuste possibilità di partecipazione ad una vita sociale in cui la cosa pubblica viene prima degli interessi personalistici. Ritengo quindi quanto mai centrata l’idea di celebrare in questa ottava edizione celebrare il ruolo degli amministratori pubblici virtuosi. Il nesso di questa giornata con gli ordini professionali, ha poi concluso, «è dovuto al fatto che gli Ordini e i professionisti in generale sono assimilabili a sentinelle di legalità del territorio, un piccolo pezzo di un ingranaggio più ampio ma che reputo fondamentale per il rispetto del bene comune e della legalità. In qualità di sentinelle della legalità è nostro dovere andare anche oltre la nostra sfera di competenze professionali, arrivando ad essere una voce che porti il concetto di legalità e bene comune a tutti. Inoltre, c’è da dire che il concetto del buon governo per noi architetti è strettamente legato a quello che è il governo del territorio, in questi termini una giusta evoluzione urbanistica è centrale, direi prioritaria. Casi virtuosi di un buon governo del territorio hanno avuto ottime ripercussioni sullo sviluppo sociale dei territori, casi meno fortunati hanno generato dinamiche particolare con interi quartieri divenuti oggi simbolo di criminalità e malaffare».

Il programma della Giornata 

La Giornata della Legalità 2025 inizierà alle 10.15 con la visita dei luoghi di Don Peppe Diana con Renato Natale, con partenza da Casa don Diana. Il convegno avrà inizio alle 11.30 con i saluti di Salvatore Cuoci, Comitato don Diana, coordinamento a cura di Franco La Torre. Seguiranno il video messaggio di S.Em. Cardinale Don Matteo Zuppi, presidente Conferenza Episcopale Italiana; e di una lettura dal libro «La verità negata» di D. Vassallo e V. Iurillo, con Massimo Vassallo in ricordo del padre, Angelo Vassallo. L’introduzione alla giornata della Legalità (ore 12) sarà affidata a Christian Rocchi e Renato Natale, del Comitato d’onore del 23 Maggio OAR.  A chiudere la mattinata l’intervento su «L’etica dell’amministrazione pubblica e le ricadute
nei territori» di Enrico Carloni, professore ordinario di Diritto Amministrativo Università di Perugia. Dopo la pausa pranzo (con Nuova Cucina Organizzata) ili lavori riprenderanno alle 14:30, con i saluti istituzionali di Ottavio Corvino, Sindaco di Casal di Principe; Tommaso Garofalo, oresidente Ordine degli Architetti di Caserta; Alessandro Panci, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Roma e provincia; e Raffaele Cecoro, presidente Fondazione ARCE OAPPC Caserta. Alle 15 è in programma il panel dal titolo «Il Buon Governo, l’interesse pubblico e l’interesse privato: due strumenti di progresso spirituale e materiale del paese», con introduzione e conduzione di Renato Natale, e la partecipazione di Gaetano Manfredi*, Sindaco di Napoli e Presidente Anci; Nazario Pagano, presidente Commissione Affari Costituzionali; Ottavio Corvino, Sindaco di Casal di Principe; Francesco Emilio Borrelli*, Vicepresidente Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo di rifiuti e su altri illeciti agro alimentari; Josi Gerardo Della Ragione, Sindaco di Bacoli; e Paola Lanzara, Sindaco di Castel San Giorgio. A seguire il tavolo su «Il non governo del territorio incubatore di illegalità», con introduzione e conduzione Franco La Torre e la partecipazione di Elena De Filippo, presidente della Coop Dedalus; Maurizio Artale, presidente Centro Padre Nostro; Valeria Ruffo, Cooperativa Eva, Punto Luce Casal di Principe; Luigi Savina, Comitato d’Onore del 23 maggio OAR; e Antonio Caiazzo, Save the Children. A tirare le fila della giornata (17.30) saranno le sintesi di Renato NataleChristian Rocchi, prima di lasciare spazio alle 17:58 (orario della strage di Capaci del 23 maggio1992), al minuto di silenzio in onore dei caduti per la difesa della legalità. A chiudere la giornata, saranno il videomessaggio «In ricordo di Falcone» di Raffaele Cantone, Procuratore della Repubblica di Perugia; e il dibattito e le conclusioni a cura del Comitato d’onore per il 23 maggio OAR. (FN)

di Francesco Nariello

PHOTOGALLERY

TAG

ATTIVITÀ

DELL'ORDINE

POLITICA

DELL'ORDINE